A rubare la scena nel secondo turno del WGC Accenture Match Play è stato il leggendario sudafricano Ernie Els, capace di eliminare il numero 5 mondiale Justin Rose, vincitore dell’US Open, ed ultimo rappresentante della deludente pattuglia inglese.
Gli inglesi sono stati la vera e propria delusione del torneo, mentre gli uomini della Rainbow Nation sudafricana hanno giocato alla grande con le prestazioni del già citato Els, seguito da Luois Oosthuizen che ha inflitto una dura lezione a Stenson e il carneade George Coetzee in ottima forma dopo il successo nel Joburg Open che gli ha permesso di qualificarsi proprio al Wgc.
Dope le assenze annunciate alla vigilia di campioni del calibro di Tiger Woods (tre volte vincitore), di Adam Scott e Phil Mickelson il WGC si è trovato a fare i conti anche con l’eliminazione a sorpresa del favorito, il nordirlandese Rory McIlroy che è stato eliminato da Harris English dopo un brutto doppio bogey.
Oltre a lui sono stati eliminati anche le altre 3 teste di serie a testimonianza della qualità media dei giocatori in gara, sono infatti usciti: Stenson, Rose, Zach Johnson oltre ad altri due giocatori molto attesi come Dustin Johnson e Jimmy Walker, diventato campione a 35 anni vincendo più di ogni altro in questo inizio di stagione: 3 titoli Pga in 3 mesi.
Dopo i primi due turni sono quindi rimasti in gara solo 16 giocatori ovvero: 9 americani, Webb Simpson, Jim Furyk, Harris English che ha buttato fuori McIlroy, Rickie Fowler, il campione uscente Matt Kuchar, Jason Dufner, Jordan Spieth , Hunter Mahan e Bubba Watson; 3 sudafricani, Ernie Els, Louis Oosthuizen e George Coetzee; e con un rappresentante a testa Australia (Jason Day), Irlanda del Nord (Graham McDowell), Francia (Victor Dubuisson e Spagna (Sergio Garcia). Tre gli europei, tre jolly imprevedibili, 6 invece i giocatori dell’European Tour rimasti fra i 15 dopo il primo turno.
Vittorie schiaccianti o nette di Oosthuizen su Stenson, del 20enne Jordan Spieth sul n.1 di Race To Dubai Thomas Bjorn, quasi un cappotto, Webb Simpson su Snedeker, Furyk su Schwartzel, Garcia su Billy Haas e Dubuisson su Peter Hanson. Sono andati per le lunghe Jason Day alla 22 con Horschel, Coetzee alla 21 con Reed, Els alla 20 con Rose.
La nouvelle vague è ben rappresentata da Spieth, Dubuisson, Harris English che ha eliminato Rory McIlroy, un anno fa n.1 mondiale, e Fowler. La vecchia guardia è rappresentata dagli overr40 Jim Furyk e l’incredibile Els indietro 2-3 e 3-4 e grazie e un errore di Rose alla 17 e un birdie alla 20 che gli permetteranno di affrontare Jordan Spieth.
Una nota di colore, agrodolce per lo sfortunato spettatore coinvolto, l’ha regalata Rory che sulla buca 15 con la palla seminascosta da una pietra e troppo vicina a un cespuglio di cactus ha colpito la pianta grassa con la mazza facendo finire numerosi aghi sulla schiena di un malcapitato spettatore nelle vicinanze, regalandogli un ricordo non proprio piacevole del torneo.