Sicuramente effettuare un drive da 200 metri e colpire forte ha un grande faascino, ma per vincere i tornei la cosa più importante è mettere in buca i colpi più semplici.
Infatti troppo spesso perdiamo colpi nel momento teoricamente più facile, il momento del putt.
Il putting è un colpo totalmente diverso da tutti gli altri. Infatti si esegue con un bastone diverso dai ferri e dai legni, la posizione del corpo e delle mani è diversa e la pallina deve rotolare. Possiamo dire tranquillamente che il putt è un gioco all’interno del gioco del golf.
Questi colpi corti ma precisi sono praticamente automatici per i professionisti ma per gli amatori e golfisti di tutti i giorni metterli a segno nel 100% dei casi è spesso un’impresa non indifferente.
Mantenere la mente lucida e fredda nel momento cruciale è un elemento fondamentale per fare la differenza sul campo. Bisogna visualizzare la traiettoria perfetta da far percorrere alla pallina e quindi scegliere un punto preciso della buca da mirare, non basta pensare di mandarla in buca, bisogna essere precisi al millimetro.
Per migliorare questa fase fondamentale del gioco è utile mettere in pratica una routine che ci faccia visualizzare ad ogni istante la traiettoria che vogliamo scegliere, e non solamente guardare ossessivamente pallina e buca.
Visualizzata la traiettoria tutto sembrerà più facile, la buca più grande, la distanza minore e via dicendo.