Finale a sorpresa nello Shell Houston Open (PGA Tour) e successo dell’australiano Matt Jones (273 – 68 68 71 66, -15), che nel turno conclusivo è riuscito ad agganciare Matt Kuchar (273 – 66 67 68 72), recuperando sei colpi di ritardo, e poi a batterlo con un birdie alla prima buca di spareggio.
Sul percorso del Golf Club of Houston (par 72), a Humble in Texas, hanno seguito la coppia di testa lo spagnolo Sergio Garcia, terzo con 275 (-13), Cameron Tringale, quarto con 276 (-12), Shawn Stefani, quinto con 278 (-10), e Rickie Fowler, sesto con 279 (-9). Ha recuperato ben trenta posizioni il nordirlandese Rory McIlroy, settimo con 280 (-8), rinvenuto con un 65 (-7, con sette birdie), miglior score di giornata, e affiancato da Russell Henley, Brice Garnett, Ryan Palmer e dal sudafricano Retief Goosen. Qualche pausa per Phil Mickelson, 12° con 281 (-7), che sembra essersi ripreso dai dolori alla schiena, per l’inglese Lee Westwood, 17° con 282 (-6), per il sudafricano Charl Schwartzel, 19° con 283 (-5), per Steve Stricker e per l’inglese Luke Donald, 24.i con 284 (-4). A ritmo di allenamento per il Masters, in programma ad Augusta in Georgia, da giovedì 10 a domenica 13 aprile (in campo Francesco Molinari e Matteo Manassero), Keegan Bradley, il sudafricano Ernie Els e l’argentino Angel Cabrera, 43.i con 288 (par), lo svedese Henrik Stenson, 54° con 289 (+1), e Webb Simpson, 61° con 291 (+3) e finito in bassa classifica con un 77 (+5).
Kuchar, leader dopo tre giri con quattro colpi su Garcia e su Tringale e con sei su Jones, ha iniziato con qualche affanno e un “più 1” dopo cinque buche per un birdie e due bogey, ma senza essere insidiato dagli inseguitori più diretti, anche loro a passo lento. E’ invece andato in progressione Jones, che dopo un bogey in avvio ha infilato sei birdie e alla 11ª e arrivato a un colpo dallo statunitense. Kuchar, 36enne di Winter Park in Florida con sei successi nel circuito, ha allungato con due birdie, ma nelle tre buche finali ha accusato due bogey, il secondo alla 18ª deleterio, perché si è combinato con un birdie di Jones ed è stata parità. Alla prima buca supplementare (la 18ª, par 4) l’australiano, 34enne di Sydney, ha imbucato l’approccio per il birdie, per il primo titolo nel PGA Tour e per un assegno di 1.152.000 dollari su un montepremi di 6.400.000 dollari.
A partecipato al torneo Matteo Manassero, 91° con 146 colpi (69 77, +2), uscito al taglio dopo due giri insieme al tedesco Martin Kaymer, stesso score, al sudafricano Louis Oosthuizen, 77° con 145 (+1) e fuori per un colpo, all’inglese Ian Poulter, 108° con 147 (+3), e all’irlandese Padraig Harrington, 117° con 148 (+4).