Giovanni Valentini nel libro “La magia del golf” dice che il golf è un’opportunità per migliorarsi all’infinito, passione ed esercizio possono veramente far raggiungere livelli ottimali dal punto di vista atletico. La preparazione di un golfista (anche di livello amatoriale) è qualcosa di estremamente serio, che richiede un connubio simbolicamente perfetto tra allenamento fisico e psicologico, ma il senso del limite comincia seriamente a diventare un problema quando l’uno prevale su l’altro (indipendentemente dall’ordine degli addendi il risultato non cambia), sollecitare eccessivamente lo sforzo fisico non è esattamente una preparazione di bilancio, tutto può essere fatto in una preparazione asintotica ed individuale, ma non senza il senso della misura. L’elemento della forza fisica non è da sottovalutare, l’allenamento muscolare migliora l’efficienza in percentuale relativamente alta, basti pensare solo ai benefici apportati allo swing. Altrettanto sonante è la preparazione psicologica/neuronale: calma e nervi saldi sono le parole d’ordine, bisogna essere concentrati e al tempo stesso rilassati, in tali casi (soprattutto quando si parla di livelli agonistici) ciò può essere garantito solo dalla presenza dello psicologo dello sport, che è l’unico in grado di agire anche sulle dinamiche che si rilevano durante la seduta d’allenamento. Nel mondo si contano circa 50 milioni di giocatori di golf; parliamo di uomini, donne, bambini, che seppur inconsapevolmente quando giocano si trovano a fare i conti con questo binomio: delle volte (spesso) in modo sbagliato, ma bisogna ricordare sempre che tutto è da controllare e quasi sempre da migliorare fino all’infinito, tanto per riallacciarsi al libro di Valentini.
Preparazione pscico-fisica di un golfista

Novembre 15, 2015 / Commenti disabilitati su Preparazione pscico-fisica di un golfistaby Ulderico Di Giancamillo
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