Volete sfidare un amico? Fatelo secondo il Match Play

Volete sfidare un amico? Fatelo secondo il Match Play

Volete sfidare un amico? Fatelo secondo il Match Play. La regola 2 dispone le caratteristiche della sfida chiamata Match Play, ovvero due giocatori che si affrontano direttamente uno contro l’altro. In questo tipo di gara viene conteggiato il numero di buche vinte da ciascun giocatore e al termine di ogni buca chi dei due ha effettuato meno colpi (tenendo in considerazione anche il suo eventuale handicap), vince la buca. Sembra molto semplice, ma bisogna tener conto di alcune particolarità. Infatti, il vantaggio di un giocatore sull’altro viene definito come numero di buche “up”. Facciamo un esempio: uno dei due ha vinto tre buche, ne ha persa una e ha pareggiato tutte le altre, il risultato sarà 2 up. Il giocatore che lo stesso numero di buche up quante ne rimangono ancora da giocare si definisce dormie, e a quel punto non potrà più perdere la partita, ma potrà solo vincere o pareggiare. Una cosa molto importante: anche se i concorrenti sono soltanto due, non potranno ugualmente accordarsi per stabilire altre regole o non applicare le regole ufficiali. Sarebbe troppo facile! Però un giocatore secondo la regola potrà dare al concorrente le seguenti concessioni: un incontro prima dell’inizio o della conclusione della partita, una buca prima dell’inizio o della conclusione della buca stessa, o anche il colpo successivo all’avversario, purché la palla sia ferma. Si considera cioè che l’avversario abbia messo in buca con il colpo successivo e la palla può essere rimossa da entrambe le parti. Tali concessioni non possono essere né rifiutate, né ritirate. In caso di dubbi o contestazioni, ciascuno dei giocatori può fare un reclamo, ma deve informare l’avversario. Ciò deve accadere prima di trovarsi sulla successiva area di partenza, o nel caso dell’ultima buca, prima di lasciare il green. Un reclamo tardivo non potrà essere accettato, in particolare dopo la proclamazione del risultato finale, a meno che il comitato non sia convinto che l’avversario sapesse di dare un’informazione non corretta. A questo punto, buon Match Play!

Foto: golf-matchplay

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