Con una digitalizzazione così imponente, non è da sottovalutare lo straordinario mezzo dell’informatica per coltivare la passione del golf. Sul mercato ci sono moltissimi mezzi e giochi, da quelli per le console più all’avanguardia a quelli per il computer con i quali tenersi in allenamento nei periodi in cui non si sta giocando a golf, o semplicemente divertirsi attraverso l’utilizzo di un videogioco che lasci più spazio all’individualità collettiva, cosa che spesso data l’enorme diffusione, non riesce facile all’ormai sdoganato videogioco del calcio. Stare a discutere delle differenze tra il mondo virtuale ed una vera partita di golf, risulterebbe noioso oltre che scontato. Le differenze ci sono, bisogna ammetterlo. Il punto cardine che rimane è quello della circostanza diversa attraverso il quale utilizziamo i due “strumenti”: possiamo giocare ad un videogioco di golf in ogni momento, cosa che al contrario non viene fuori facilmente se parliamo di una partita con una mazza e una pallina vera. Bisogna convivere con l’idea che i videogiochi sono parte integrante della vita di adulti e bambini dalla metà degli anni ottanta, in pochi anni la loro globalizzazione è stata così ampia che negare la loro capacità comunicativa non sarebbe esattamente una politica di bilancio, l’unica cosa che ci rimane da fare è quella di fornire delle alternative come il golf al classico gioco di guerra.