Il golf acquatico, dallo scenario verde dei prati a quello blu del mare. L’incarnazione un po’ pretenziosa ma dal risultato geniale, in quanto coniuga due scenari che per alcuni versi sono complementari, in un unico connubio perfetto, un idillio degno di quella sfumatura malinconica da poter essere attribuito a Leopardi.
A Napoli troviamo infatti “Approach Championship 2015, il golf a Santa Lucia”, un campo da golf in mare che si fonda attraverso l’utilizzo di due pedane galleggianti. Innumerevoli golfisti hanno provato la sensazione di tirare un colpo camminando sull’acqua. Il risultato è un mix di colori vaneggianti, dalle sfumature contrastanti. Un esperimento che già aveva preso piede nel territorio fiorentino, al “Ponte Vecchio Golf Challenge”, su tre isole galleggianti ancorate sul fiume Arno.
Una disciplina nuova, che si prende l’onere di mettere insieme tre elementi molto spesso dimenticati nel cassetto: lo sport, la disciplina, e l’amore pe la natura. Se fosse una canzone, la vedrei cantata da un bambino, non perché è frivola, ma per l’innocenza e la purezza che rappresenta; quella purezza appunto, che solo un fanciullo potrebbe descrivere.
Un orizzonte nuovo quello del golf acquatico, forse un esperimento che rimarrà solo un dolce ricordo, ma almeno per quello che è stato, ne è valsa la pena raccontarlo
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