La Nazionale dilettante italiana, negli ultimi anni, sta ottenendo grandi risultati e successi grazie ai nostri giovani ragazzi. In nazionale, dal 2010, troviamo anche Michele Cea, ragazzo di Roma e che pratica questo sport da quando aveva 6 anni. Michele è un ragazzo con tante passioni, ma sicuramente il golf è al primo posto, tanto da dedicarsi completamente. Michele Cea ci ha concesso un’intervista dove ha raccontato di se, dei suoi obiettivi e del ragazzo che è fuori dal campo di golf.
Michele per quale motivo, all’età di sei anni, ti sei avvicinato al mondo del Golf?
Mio padre mi ha portato per la prima volta, non credo sia stato un amore a prima vista ma ogni giorno che tornavo a giocare avevo il sospetto che questo sport sarebbe stato qualcosa di più importante che un semplice gioco.
Quando, per merito di cosa o di chi, hai realizzato che il golf per te poteva essere di più un passatempo del Weekend?
Sicuramente grazie ai miei genitori che hanno avuto la pazienza di accompagnarmi ovunque fin da piccolo, magari avevano visto qualcosa in me che io non avevo visto e anche grazie al mio caro amico Giorgio Baiocchi che ha voluto credere in me dalla prima volta che ci siamo incontrati , poi sono arrivati i primi risultati e di conseguenza la voglia di vincere.
Qual è il tuo obiettivo per la stagione del 2016? Quale a lungo termine?
Ovviamente dovrei rispondere dicendo che il mio obbiettivo è vincere delle gare importanti e arrivare nei primi 50 del ranking mondiale, ma la verità è che nel golf è pressoché impossibile prevedere come saranno i mesi a venire, tutto ciò che posso fare è prepararmi al meglio e vedere quello che succede durante le gare, (Lo dico sotto voce che non mi dispiacerebbe vincere un campionato internazionale).
Cosa ti manca per diventare professionista?
Penso che manchi ancora un pizzico di solidità nel gioco e un po’ di fiducia. Cose sulle quali sto lavorando.
Qual è il torneo che hai giocato e ti ha emozionato di più?
Anche se è successo molto tempo fa (nel 2010), ricorderò per sempre la mia vittoria del campionato under 16 e l’uragano di emozioni che ho provato sotto tensione nei vari play off: ho dovuto affrontare 3 playoff sul totale di 5 match giocati, e come se non bastasse anche la finale di 36 buche si è conclusa alla 37esima.
Quanto volte ti alleni alla settimana? Fai palestra?
Mi alleno 5/6 volte a settimana
E vado in palestra 3/4 giorni a settimana
Com’è Michele quando non gioca a golf? Quali altri Hobby pratichi?
Fuori dal golf fortunatamente ho diversi amici con i quali esco appena ho del tempo libero. Difficilmente saltiamo la seduta settimanale di risiko. sono fidanzato da circa 3 mesi con una ragazza che mi sostiene in tutto quello che faccio e mi sento molto fortunato, non vedo cos’altro potrei chiedere. Riguardo ai miei hobby Suono il pianoforte da quando avevo 11 anni, da circa un anno ho cominciato a fare hip hop e mi piace leggere libri di psicologia sportiva. Quando non gioco sento il bisogno di staccare totalmente, perché l’ossessione per questo sport può facilmente mandare in crisi una persona
In questo periodo stai studiando o ti dedichi esclusivamente al golf?
Mi dedico al golf, anche se mi piace leggere e imparare cose nuove non ho mai digerito il concetto di “scuola”
Che consigli ti senti di dare ai genitori dei bambini che iniziano a praticare questo sport?
Sento che è importante dire ai genitori di non spingere ossessivamente i propri figli perché giochino a golf ma allo stesso tempo se si riconosce una passione sfrenata per questo bellissimo gioco di dare loro la possibilità di potersi esprimere e di poter inseguire il proprio sogno.
