E’ molto difficile che il golfista medio dichiari di aver sbagliato. Molti giocatori quando non effettuano il colpo alla perfezione usano come scusa il terreno. Ho fatto flappa? Per forza con un terreno così non si può far diversamente. Queste però non sono altro che scuse, infatti spesso arriva il compagno di team che dalla stessa zona riesce ad effettuare il colpo perfetto, ma il golfista che ha sbagliato risponde che la sua è solo fortuna. Oggi allora vi mostriamo i differenti tipi di terreni che i golfisti possono trovare e che gli causano gli errori. Ecco allora quelli che per noi sono i principali 10 tipi di terreni:
#1 Flapposo: quando il terreno è troppo soffice e il giocatore non riesce a colpire la palla con abbastanza decisione;
#2 Top: il contrario del primo, terreno duro, il bastone rimbalza e fa colpire la palla con la lama causando il top;
#3 Green Lento: quando un giocatore non raggiunge mai la buca è sempre colpa del green che è troppo lento;
#4 Green Veloce: l’opposto del punto precedente, se un giocatore supera sempre troppo la buca è il green che è veloce;
#5 Non drenante: dopo che ha piovuto il campo diventa pesante ed è colpa del fatto che sia poco drenante e non del giocatore che non è fisicamente pronto
#6 Bunker duro: nel bunker le scuse sono infinite, la prima quando la sabbia è dura e quindi il giocatore, non capace, non riesce a colpire bene la sabbia, la palla parte pulita e fa top, ma è assolutamente colpa della sabbia, non sua;
#7 Bunker sabbioso: l’opposto è quando, secondo il giocatore, c’è troppa sabbia che causa un colpo troppo corto che spesso rimane in bunker;
#8 Dovrebbe essere TR: se il golfista trova la palla in una zona non perfetta si lamenta subito e dichiara che secondo lui dovrebbe essere TR;
#9 Zolla: spesso la palla finisce nella zolla di un giocatore precedente e se il colpo non riesce alla perfezione la colpa è che non era stata ripristinata adeguatamente la zolla;
#10 Impronta: l’ultimo terreno è ancora in bunker quando il giocatore si lamenta, ancora prima di tirare, del fatto che la sabbia non sia perfettamente rastrellata, anche se potrebbe avere ragione, non ci si deve mai giustificare, ma provare ad uscirne al meglio.
Foto di www.pratosubito.it