A Jim Herman lo Shell Houston Open: è servito un magico chip-in e il seguente birdie per aver ragione di Henrik Stenson. Johnson 3° e Cabrera Bello 4°. A T10 Fowler, solo a T13 Spieth e Mickelson
Jim Herman si aggiudica lo Shell Houston Open e vince così il suo primo PGA Tour concludendo a -15 e 273 tocchi. Herman (69,69, 67,68) ha mantenuto un ottimo rendimento durante tutti i 4 round e ha meritato la vittoria. Vittoria non certo tranquilla, ma anzi davvero sudata. Dopo 4 birdie e un bogey é servito uno straordinario chip-in per ) ottenere il 5° birdie, che ha permesso di distanziare di un tocco un Henrik Stenson (69, 71, 66, 68; 274 agguerrito che ha sfiorato il sorpasso, senza successo però.
Ultima giornata veramente avvincente con Herman, Stenson , Dustin Johnson e Jamie Lovemark a giocarsi il titolo. Per Stenson quindi il secondo posto ad un colpo da Herman, subito dopo ad un altro tocco di distanza Jhonson (65, 71, 70, 69; 275), 3° a -13, mentre crolla Lovemark che conclude addirittura a + 4 l’ ultimo parziale, finendo 18°.
Rafa Cabrera Bello (71, 72, 68, 65) conclude 4° con 276 buche totali dopo un superbo 4° round concluso a -7. Bello é stato la sorpresa di quest’ultimo giro e l’atleta che ha completato forse la rimonta più corposa in questo torneo, peccato che gli sia valsa soltanto la 4° posizione. Al 5° posto a pari merito Daniel Berger e Russel Henley con 277 tocchi complessivi a -11. Rickie Fowler (69, 70, 70, 70; 279) arriva a T10 con Chez Reavie, Kyle Reifers, Patrick Reed e Charles Howell III, senza migliorare o peggiorare in modo significativo la propria classifica dopo il 3° round. Allo stesso modo Phil Mickelson (69, 71, 71, 69), Jordan Spieth ( 67, 73, 70, 70) e Charl Schwartzel (69, 72, 70, 69)non riescono a dare una svolta al loro torneo e concludono alla posizione T13, con 280 tocchi totali a -8.
La foto appartiene al Golf Post.