Parte forte Jordan Spieth: – 6 e prima piazza in solitaria. Inseguono Rory McIlroy, Danny Willet e Shane Lowry. Jason Day a T22, Bubba Waston T53 e a T59 Adam Scott.
“I enjoy this tournament more than anywhere else” (“Questo torneo mi piace più di ogni altro”). Parole e musica di Jordan Spieth, il campione in carica difende il suo titolo al Masters Tournament con una prima giornata da applausi: 66 tocchi, 6 birdie, -6, nessun bogey, e primo posto. E’ in pole position per indossare di nuovo la giacca verde. Fa sentire subito la sua voce il campione americano: nei 9 round totali al Masters Jordan Spieth ha totalizzato un -29 dal par in totale. Allo stesso numero di giri al Masters Tiger Woods, vincitore per ben 4 volte, era fermo a -29: numeri importanti quindi. Partenza col turbo per Spieth che dopo le ultime apparizioni un po’ in ombra si riprende la luce dei riflettori quando la posta in gioco si alza (ricordiamo il montepremi totale:10. 000. 000 dollari). Gli piace il Masters? Sembra che anche al Masters piaccia Spieth.
Gli inseguitori. Ad inseguire Jordan Spieth troviamo al secondo posto Rory McIlroy, Danny Lee e Shane Lowry, a 2 tocchi di distanza: 68 e -4. Anche per McIlroy un ottimo avvio dopo le pallide prestazioni degli ultimi tornei: è dietro Spieth, ma non troppo. Paul Casey, justin Rose, Ian Poulter, Segio Garcia e Danny Willet condividono al posizione T5 con 69 colpi e -3.
Le partenze lente. Più distanti altri protagonisti: appaiati alla posizione T22 in pari col par (72 tocchi) il numero 1 al mondo, l’australiano Jason Day, oltre a Phil Mickelson, Henrik Stenson e il sudafricano Louis Oosthuizen. Già 6 colpi di distanza da jordan Spieth per Day che, dopo aver rubato al campione americano il primo posto mondiale, ora deve inseguire. Alla posizione T34 ecco Tom Watson e Dustin Johnson. Con un notevole ritardo Bubba Watson, giacca verde nel 2014, che ieri (7 aprile) ha concluso la prima giornata con 75 tocchi a +3, non una prestazione al livello cui Watson ci aveva abituati. Con lui Anirban Lahiri ed Angel Cabrera. Ancora più indietro, a T59, Patrick Reed, Adam Scott, Bill Haas e Charl Schwartzel, nomi importanti, con 76 tocchi, a +4. La difficoltà riscontrata dagli illustri avversari di Jordan Spieth mettono ancora più in luce l’ottima prestazione di questo campione, che della sua prestazione ha affermato: “Lo scorso anno avevo iniziato con un 64, ma credo che il giro odierno sia stato qualitativamente superiore anche se il punteggio è stato più alto. Forse uno dei miei più belli in assoluto”.
La foto appartiene a Ibtimes.