Danny Willett trionfa al Masters Tournament davanti a Spieth e Westwood, spettacolare l’ultima giornata segnata da sorprese, ace e trappole d’acqua.
Nella costellazione del grande golf internazionale è spuntata una stella, si chiama Danny Willett. E’ l’inglese infatti a conquistare l’80° Masters Tournament ad Augusta, superando tutti un po’ a sorpresa, e con il suo successo il Masters torna in Europa dopo tanto tempo. :”Vincere un torneo è sempre un evento particolare, ma indossare la ‘giacca verde’ è qualcosa di eccezionale. E’ stata un’ottima settimana in cui ho sempre mantenuto un buon controllo mentale e nervoso. Non pensavo che il 67 finale potesse essere sufficiente, ma in realtà le cose sono cambiate così rapidamente che non mi sono quasi reso conto di quanto stava avvenendo. E’ fantastico essere il primo giocatore europeo a conquistare il Masters dopo tanti anni e soprattutto a seguire nell’albo d’oro un grandissimo connazionale quale è stato Nick Faldo”. Queste le parole di un emozionato Danny Willett dopo la vittoria. Willett dopo 4 European Tour e il 38° posto al suo primo Masters nel 2015 si prende la giacca verde, ben 1. 800. 000 dollari di premio e 600 punti validi per la FedEx Cup, oltre al 9° posto nell’Official World Golf Ranking e un’immensa soddisfazione. Vittoria sudata ma meritatissima per Danny Willett (70, 74, 72, 67; 283), conclusa a -5, da solo, distanziando di ben 3 tocchi i secondi Lee Westwood (71, 75, 71, 69; 286) e Jordan Spieth, grazie a 5 magnifici birdie di cui 3 ottenuti dopo la 9 buca. A metà frazione infatti, Spieth era il virtuale campione, in piena gestione della gara, con il suo vantaggio di 5 tocchi a protezione del primo posto, viaggiava sereno verso il suo 2° successo consecutivo in questo torneo. Al campione americano iniziano a girare male le cose dal bogey alla buca 10, seguito da un altro alla buca seguente. Nulla in confronto alla “palla in acqua” all’Amen Corner, la buca 12, e di lì ancora la pallina a carambolare in acqua. Spieth (66, 74, 73,73; 286) conclude a +1 l’ultimo giro e perde così la prima posizione e la giacca verde che va per la prima volta a Willett.
Al 3° posto, a T4 con 287 tocchi Dustin Johnson (73, 71, 72, 71), Paul Casey (69, 77, 74, 67) e J.B.Holmes (72, 73, 74, 68). Soltanto a T 10 Jason Day (72, 73, 71, 73), Justin Rose (69, 77, 73, 70), Rory McIlroy (70, 721, 77, 71) con 289 colpi, insieme a Brandt Snedeker e Daniel Berger. Louis Oosthuizen conclude a T15 (72, 77, 71, 71; 291), ma può almeno congratularsi con sè stesso per un magistrale ace, curioso anche per il decisivo urto con la pallina precedentemente colpita da J.B.Holmes.
Sicuramente delusi dal proprio Masters Henrik Stenson a T25 con 294 tocchi, Sergio Garcia a T34 con 296 colpi, Bubba Watson a T37 con 297 colpi e Adam Scott addirittura T42 con 299 tocchi, oltre ai tagliati al 2° round.
La foto appartiene al sito del DayliMail.