L’ RBC Heritage va a Branden Grace: l’atleta sudafricano, 14° golfista al mondo, riesce a spuntarla su tutti gli altri concorrenti dopo che nella 2° giornata era un po’ uscito dai radar. All’attivo per lui 7 European Tour, suo terreno di caccia preferito, da oggi può vantare un titolo, il primo, PGA Tour.
“Dopo il 74 nel secondo giro non mi sono demoralizzato anche se in quel momento tutto appariva più difficile. Il mio gioco era buono, sebbene il putter non mi stesse assistendo completamente. Poi nel weekend è cambiato tutto. Sono molto eccitato per questo titolo e ora non vedo l’ora che arrivi l’US Open”. Per Branden Grace (66, 74, 69, 66) 275 colpi valgono la vittoria, fondamentali le prestazioni della prima e dell’ultima giornata dove ha ottenuto lo stesso score (-5) e dove ha segnato la differenza dalla concorrenza. Ultimo giro con la grinta dei grandi giocatori per Grace che ha messo insieme la bellezza di 7 birdie e soli 2 bogey. -9 infine, a 2 distanze da Luke Donald (66, 71, 69, 71) e Russell Knox (72, 65, 73, 67), secondi con 277 tocchi (-7). Sull’ultimo gradino del podio all’Harbour Town Golf Club di Hilton Head c’è un sorprendente Bryson DeChambeau ( 70, 69, 72, 68) che, dopo essere stato il vincitore dell’US Amateur 2015 e il miglior dilettante al Masters di quest’anno (21°), ha esordito tra i professionisti del PGA Tour con una prestazione di spessore rimontando dalla 25° posizione fino alla quarta piazza a pari merito con Kevin Na (73, 71, 66, 69) concludendo con 279 tocchi (-5).
I grandi nomi presenti si segnalano come grandi assenti al RBC Heritage. Il numero 1 al mondo Jason Day conclude 23° con 283 tocchi (-1), Bill Haas, Graham DeLaet e Charley Hoffman, insieme a Ernie Els finiscono 14° con 282 tocchi (-2). Kevin Chappell con Aaron Baddeley non va oltre al 9° posto con 282 colpi (-3). Francesco Molinari ( 69, 74, 73, 72) porta a casa un 45° posto e un po’ di amarezza dopo la bella partenza; 288 tocchi (+4) per lui.
La foto appartiene a SkySport.