Alimentazione: quando il cibo influenza la performance

Alimentazione: quando il cibo influenza la performance
  1. Una buona performance sportiva richiede necessariamente una corretta alimentazione.

Nel golf l’impiego metabolico e energetico è maggiore in due momenti fondamentali: l’esecuzione del colpo per mandare la pallina in buca e l’azione del camminare per ore lungo il percorso. Quindi, anche questa disciplina necessita di una corretta alimentazione per fornire al proprio organismo il corretto apporto energetico durante la gara o l’allenamento.

Durante una gara, che dura in media 4 o 5 ore, il dispendio calorico del golfista è lungo e continuo, e un calo glicemico può diventare la causa di una cattiva performance.

Chi pratica il golf spende in media 5,8 Kcal al minuto. Ciò significa che in un ora vengono consumate circa 380 Kcal (media calcolata per un uomo di circa 30 anni, alto 1,70 e che pesa circa 70 kg). L’idratazione diventa quindi fondamentale. Il golfista dovrebbe bere almeno due litri di acqua e quattro d’estate; ma questa è una regola imprescindibile per chiunque pratichi uno sport.

Già dopo cinque buche il fisico potrebbe subire un calo energetico da non sottovalutare,  bisogna quindi recuperare immediatamente attraverso un alimento leggero come la frutta. Essa apporta tutto ciò di cui si ha bisogno durante una l’attività fisica, come zuccheri semplici che non appesantiscono, sali minerali, acqua e antiossidanti.

Al termine della gara sarà necessario recuperare le energie, magari con un abbondante piatto di verdure fresche o con un secondo a base di pesce.

E poi ci sono loro, le noci e i mirtilli. Forse non tutti sanno che questi due alimenti sono in grado di rafforzare la concentrazione e agiscono come protettori naturali per il fisico.

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