Le palline da golf, si sa, sono destinate a perdersi. Lanciate e abbandonate su alberi, boschi, prati e spesso in acqua, le palline rischiano di incrementare la già preoccupante quantità di rifiuti galleggianti e non.
Per arginare il problema, quattro anni fa è nata la prima pallina da golf fatta interamente con prodotti di scarto e 100 % biodegradabile. Infatti, dalla mente di alcuni ricercatori dell’Università del Maine (Stati Uniti) è balenata, anni fa, la stravagante idea di riutilizzare i gusci di crostacei e carapaci per costruire palline da golf eco friendly. A contatto con l’acqua si decompongono in 48 ore rilasciando il cibo contenuto al loro interno che potrà diventare cibo per pesci! Per questa straordinaria caratteristica sono particolarmente indicate per essere utilizzate sulle navi da crociera o in spiaggia. Infatti, l’utilizzo delle palline da golf in plastica è illegale in prossimità dell’acqua in molti stati del mondo, proprio a causa del materiale di cui sono fatte.
Quello che rende la trovata ancora più sensazionale è l’inalterata prestazione tecnica, infatti la robustezza è pressoché identica a quella della plastica. Tuttavia non arrivano lontano come le palline tradizionali, ma i golfisti che le hanno testate assicurano che seguono le stesse traiettorie e possono essere colpite con tutti i tipi di bastone.
Non saranno professionali come le loro cugine quindi, ma le palline biodegradabili aiutano senz’altro a rendere il green ancora più green!