Penultima giornata della ISPS Handa World Cup of Golf 2016 di Melbourne, i giochi sono quasi fatti e la coppia danese composta da Soren Kjeldsen e Thorbjorn Olesen aumenta il vantaggio sugli inseguitori con un punteggio odierno di 70 (due colpi sotto il par), portandosi così a 202 colpi totali (-14).
A 4 punti di distanza gli Stati Uniti, che con Rickie Fowler e Jimmy Walker cercano la venticinquesima World Cup da inserire nell’albo storico, seguiti dal duo cinese Ashun Wu e Haotong Li, a +5 dalla testa della classifica.
Ai piedi del podio con lo stesso punteggio (-7) si accalcano il Giappone, la Francia e la Spagna, che sperano in una rimonta nel giro finale di domani.
Subito dopo gli azzurri, Francesco Molinari e Matteo Manassero, che perdono posizioni rispetto alle prime due giornate ma non si scoraggiano: con 210 colpi (-6) e quattro di distanza dalla seconda posizione è ancora possibile sperare in un recupero in extremis nell’ultima giornata.
Il terzo giro, giocato nella formula “foursome” (i compagni di squadra si alternano nel giocare una stessa pallina durante ciascuna buca), ha presentato più difficoltà del previsto per gli italiani, che nelle prime buche hanno effettuato quattro bogey e un solo birdie, per poi ridurre il danno con due birdie nelle ultime buche, chiudendo con un +1 di giornata che lascia un po’ di amaro in bocca se si considera l’ottima partenza degli azzurri durante i primi due giri del torneo.
I danesi nel frattempo si godono la vetta della classifica, che potrebbe assicurare alla nazione la prima World Cup dell’albo, ma non si fanno illusioni: “Dobbiamo continuare con la nostra condotta aggressiva, ma anche stare molto accorti. Non dovremo pensare a difendere il vantaggio ma mantenere la stessa mentalità dei primi tre giri e andare a caccia di birdie. Sono certo che domani qualcuno potrà ripetere il nostro 60 o andarci vicino”, ha commentato Kjeldsen.