Cosa succede quando il calcio incontra il golf sullo stesso campo?
La risposta è il Footgolf, una recentissima disciplina che sta spopolando soprattutto negli Stati Uniti e in Argentina, ma negli ultimi anni anche in Italia.
Si tratta di uno sport di precisione in cui si utilizza un regolare pallone da calcio, che il giocatore deve spedire in una buca di 50 centimetri di diametro nel minor numero di tiri possibile.
Le regole sono pressappoco identiche a quelle del golf, tanto che il Footgolf può essere giocato in tutti i campi da golf in cui è possibile adattare la buca alle dimensioni della palla.
La fusione dei due amatissimi sport dà così origine a un nuovo suggestivo gioco, da praticare singolarmente o a squadre, su percorsi da 9 o 18 buche, destinato a diffondersi soprattutto tra gli amanti di entrambe le discipline da cui prende ispirazione. Basta essere muniti di un paio di scarpe da calcetto, una buona mira e la capacità di calibrare la propria potenza di tiro, per partecipare a uno degli ormai numerosi tornei nazionali o regionali organizzati in tutta Italia a partire dal 2013.
Le origini di questa innovativa disciplina sono controverse, ma è nei Paesi Bassi che il Footgolf è divenuto uno sport vero e proprio.
In Italia operano diverse associazioni promotrici, la principale è la AIFG (Associazione Italiana FootGolf), associata direttamente alla Federazione Internazionale di FootGolf (FIFG), che ha organizzato le due Coppe del Mondo, nel 2012 e nel 2016, vinte rispettivamente dal giocatore ungherese e da quello argentino, mentre nella gara a squadre, organizzata solo nell’ultima edizione, ha trionfato la compagine statunitense.
Com’era prevedibile, numerosi calciatori o ex calciatori sono stati attratti dal fascino della moderna disciplina e hanno provato l’esperienza del Footgolf: tra i tanti citiamo Frank de Boer, Ruud Gullit, Demetrio Albertini, Hernanes e Mattia De Sciglio.
Qui sotto, un video di presentazione dello sport prodotto dall’AIFG: