È l’americano Dustin Johnson, classe 1984, a detenere la medaglia di bronzo della nostra classifica dei migliori giocatori per il World Golf Ranking.
Famoso per avere uno dei drive più lunghi al mondo, comincia solo nel 2007 a praticare come amatore, ma recupera il tempo perso raggiungendo in un solo anno il PGA Tour professionistico. Durante la prima stagione riesce a trionfare solo nel Turning Stone Resort Championship di New York, ma alla fine della stagione 2009 è già tra i primi 15 classificati del Tour, grazie soprattutto alla vittoria dell’AT&T Pebble Beach National Pro-Am.
L’anno successivo difende il titolo ripetendo il successo nello stesso torneo e si impone anche nel BMW Championship della FedEx Cup, chiudendo la stagione in quarta posizione.
Un momento cruciale per la carriera di Johnson è il secondo posto all’Open Championship del 2011, che lo porta direttamente nella top ten del Ranking mondiale e precede la vittoria del The Barclays, in seguito alla quale viene a trovarsi in quarta posizione nella graduatoria dei migliori.
Un infortunio all’inizio del 2012 lo costringe a cominciare tardi la stagione: tra i pochi tornei giocati riesce ad aggiudicarsi il FedEx St. Jude Classic, mentre l’anno seguente parte forte con la vittoria allo Hyundai Tournament of Champions, per poi concludere l’anno con un altro successo al WGC-HSBC Champions.
Una scioccante notizia apparsa su Golf Magazine nel luglio 2014 delude molti dei fan di Johnson: l’atleta risulta positivo ai test antidroga sulla cocaina, e annuncia in seguito di aver intrapreso un percorso riabilitativo per uscire dalla dipendenza.
Non rivede i campi fino al febbraio 2015, e in tutto l’anno vince solo il WGC-Cadillac Championship.
Si rifà del brutto biennio trascorso con un buon avvio di stagione nel 2016, che lo porta a vincere l’U.S. Open tra le polemiche: dopo aver presumibilmente sfiorato la pallina in un tiro dal green, ha fermato il lento movimento della palla affermando di non averla colpita, per poi ripetere il tiro imbucando la sfera; la decisione del Comitato di assegnargli un colpo di penalità non gli ha impedito di vincere il torneo e non è stata reputata sufficiente da molti campioni (tra cui Jordan Spieth, Rory McIlroy e Rickie Fowler) che hanno espresso il loro disappunto sui social.
Meno di un mese dopo si aggiudica anche il WGC-Bridgestone Invitational, e a settembre la vittoria del BMW Championship consolida la sua terza posizione nel Ranking.