Discutiamo oggi di una particolare regola stabilita dalla Federazione Italiana Golf e applicata esclusivamente al golf dilettantistico nazionale.
Allo scopo di preservare, soprattutto nei ragazzi, uno spirito del gioco improntato sui valori educativi dello sport e non sull’ambizione economica, il limite massimo del valore di un premio (o di un buono-premio) stabilito dalle Regole per lo Status del Dilettante, è di 700€ per ogni torneo.
Ad esso possono aggiungersi solo le eventuali ricompense per le hole-in-one, che devono rispettare lo stesso limite; in ogni caso, la somma dei premi non deve superare il doppio del limite se si tratta di una gara su 18 buche, il triplo del limite per le gare di 36 buche, il quadruplo per quelle di 54 e il quintuplo per le competizioni di 72 buche.
La FIG specifica che “Non sono tenuti ad osservare i precisati limiti i premi simbolici quali trofei in metallo prezioso, ceramica, vetro e simili, purché contraddistinti da un’incisione permanente e sempre che non siano usati come mezzo per eludere lo spirito della Regola sul limite del valore dei premi”.
È responsabilità del giocatore assicurarsi di non accettare premi che eccedono la suddetta cifra; la penalità per l’infrazione della regola consiste nella revoca dello Status di Dilettante per un periodo minimo di due anni e per un massimo di quattro.
Nell’emettere il regolamento sul valore dei premi, la FIG ha assolto il compito di salvaguardare il golf amatoriale dalla logica di mercato che pervade ogni sport professionistico, assicurandosi che venga praticato sempre per piacere e non per profitto: la ragione primaria per partecipare ad una gara di golf dilettantistico deve basarsi sull’aspetto sportivo, non su quello finanziario.
È importante per la tradizione del golf che vi sia una chiara distinzione tra professionismo e dilettantismo, specialmente se si considera che nel circuito professionistico le gare vengono classificate per importanza quasi esclusivamente in base ai premi in palio.
Ciò consente anche la sopravvivenza degli sponsor minori, che supportano i Circoli provinciali e verrebbero altrimenti eliminati.