La settima regola del golf, denominata “Pratica”, è molto semplice ma stabilisce una distinzione fondamentale:
“In qualsiasi giornata di una gara Match Play (Regola 2), ogni giocatore può praticare sul campo di gara prima di un giro”;
“In qualsiasi giornata di una gara Stroke Play (Regola 3), prima di un giro o di uno spareggio, nessun concorrente deve praticare sul campo di gara né provare la superficie del green. Quando più giri devono essere giocati durante giorni consecutivi, non è consentito praticare sui campi di gara che rimangono da giocare.
È consentito provare esclusivamente sopra o vicino all’area di partenza o nelle apposite aree di pratica”.
Il Comitato, naturalmente, può disporre in casi eccezionali la possibilità di praticare in Stroke Play o il divieto di praticare in Match Play; in caso contrario, l’infrazione della regola in Stroke Play comporta la squalifica del trasgressore.
Vi è solo un corollario alla regola generale. Esso dispone che durante il gioco di una buca, in qualsiasi modalità, i colpi di pratica si possono effettuare esclusivamente sul green dell’ultima buca completata, nelle apposite aree di pratica e nell’area di partenza della successiva buca da giocare, sempre che la pratica non ritardi ingiustificatamente il gioco.
In questo caso, un’infrazione comporta la perdita di una buca in Match Play e l’aggiunta di due colpi in Stroke Play.
In chiusura viene specificato che uno swing simulato non vale come colpo di pratica e pertanto può essere fatto in qualunque parte del campo.
Appuntamento a settimana prossima con la regola riguardante i consigli degli altri giocatori e del personale presente sul campo da gioco.