Il gallese Stephen Dodd e lo spagnolo José Manuel Lara, leaders con 65 colpi, sei sotto par, sono stati i protagonisti della prima giornata del Sicilian Open, il torneo dell’European Tour che si sta disputando sul par 71 del percorso parkland al Donnafugata Resort nei pressi di Ragusa, ente ideatore e promotore la Regione Siciliana. La coppia di testa precede un colpo il francese Raphael Jacquelin e l’inglese Anthony Wall, mentre sono al quinto posto con 67 gli inglesi Chris Wood e Steve Webster insieme agli australiani Daniel Gaunt e Matthew Zions. Tra i giocatori italiani sono al 16° posto con 69 colpi Marco Crespi e Gianluca Baruffaldi, entrato nel field all’ultimo momento per la defezione dell’olandese Floris De Vries e che era al Donnafugata per motivi del tutto diversi. Ha girato nel 71 del par Andrea Perrino (43°) e si trova al limite del taglio Lorenzo Gagli, 64° con 72. Sono oltre: Emanuele Canonica, Costantino Rocca e Federico Colombo, 86.i con 73, Nino Bertrasio, 110° con 74, Alessandro Tadini e Andrea Maestroni, 122.i con 75, il dilettanti Niccolò Quintarelli e Filippo Bergamaschi, 131.i con 76, e Andrea Pavan, 141° con 78. Dei giocatori più attesi si è ben difeso Colin Montgomerie, 16° con Gagli e Baruffaldi, mentre è stata un giornata negativa per l’indiano Jeev Milkha Singh e per lo scozzese Paul Lawrie, 64.i con 72, per il maori Michael Campbell, 86° con 73, e per l’altro indiano SSP Chowrasia, 122° con 75. Stephen Dodd, 45enne gallese di Cardiff, vanta tre titoli nell’European Tour, l’ultimo datato 2006 (Smurfit European Open). Ha segnato un eagle, sei birdie e due bogey: “Ho giocato bene – ha detto – e il risultato lo evidenzia. Ho trascorso un mese di vacanza e mi ha giovato. Ho espresso un gioco regolare sulle prime nove buche, poi in quelle di rientro ho imbucato alcuni putt importanti tra i quali uno da circa nove metri per l’eagle alla 16. Il campo mi piace, è nuovo e andrà sempre migliorando. Oggi, al contrario di ieri, non c’è stato vento forte e il percorso è apparso più abbordabile. La Sicilia? Ho visto poco, perché sono arrivato quasi all’ultimo momento. Però il Donnafugata Resort mi piace molto e mi piacerà ancora di più se domenica vincerò”. Ha qualche problema lo spagnolo José Manuel Lara, 34enne di Valencia con un unico titolo nel palmares (Hong Konk Open, 2007): “Sono allergico all’erba gramigna e qui attorno ce n’è parecchia che mi fa star male. Comunque è stato un ottimo giro, mi sento in condizione e, a parte una sbavatura con il doppio bogey alla buca 4, tutto ha funzionato a meraviglia. Del resto i nove birdie sono eloquenti. Lo ritengo un ottimo score su un bel campo che in pratica stiamo collaudando questa settimana”. Il grande golf continentale è per la prima volta in Sicilia grazie all’intervento della Regione Siciliana nel quadro di un progetto triennale (Sicilian Open Golf) teso a proporre l’isola come polo golfistico-turistico e come meta per il turismo di alta classe attraverso un trittico di manifestazioni iniziate lo scorso anno con il Sicilian Senior Open al GC Il Picciolo e che si concluderanno nel 2012 con un altro importante avvenimento al Verdura Golf di Sciacca. La definizione delle parti organizzative è stata affidata a GEM, società di indiscussa esperienza nell’allestimento di eventi sportivi e non solo, a livello nazionale e internazionale. Oltre alla Regione Siciliana danno il loro prezioso apporto all’Open gli official partner Omega, Istituto del Credito Sportivo, Jaguar e Donnafugata Golf Resort e Spa. Media partner Sky Sport e Radio Montecarlo. Gianluca Baruffaldi è il ritratto della felicità: “Avevo già prenotato un volo nel pomeriggio, ma ho deciso di giocare per capire se ero ancora in grado di divertirmi come un tempo e devo dire che è stato proprio così. Ovviamente mi ha aiutato il fatto non avere alcun tipo di tensione addosso. Tuttavia, quando ho compreso che stava maturando un risultato interessante ho ritrovato le sensazioni di qualche tempo addietro. E adesso c’è domani… Beh, ovviamente devo cercare di non mollare, ma scenderò in campo con lo stesso spirito di oggi. Se poi mi ripeterò bene, in caso contrario torno dai ragazzi che mi aspettano a Varese”. Non proprio contento Marco Crespi: “Il gioco non mi ha soddisfatto del tutto, specie nelle mie prime nove buche. Per fortuna sono riuscito a fare dei birdies e quindi la giornata è stata positiva. In questo periodo in generale sto giocando abbastanza bene, soprattutto sto puttando bene e ciò ovviamente mi agevola. Il caddie? Beh, con un caddie d’eccezione come Gregory Molteni non potevo che trovarmi bene. Mi ha aiutato molto, perché abbiamo un tipo di gioco abbastanza simile e quindi mi sono fidato ciecamente dei suoi consigli”. Qualche recriminazione per Lorenzo Gagli: ““E’ stato buono il gioco lungo, infatti ho colto 15 green, però poi ho preso tre putt per ben tre volte. Nessun errore grave, ma piccole cose che hanno fatto la differenza tra il 72 con cui ho chiuso e il 68 o 69 che avrei potuto segnare. In generale il gioco è buono e pertanto, se domani metterò a segno qualche putt in più, sono convinto di poter fare un bel risultato”. Per Costantino Rocca contrasti con il putter: “Oggi, rispetto alla pro am, il vento ci ha lasciati giocare in condizioni sicuramente più abbordabili. Per quanto mi riguarda, potevo forse risparmiare due o tre colpi, ma non sono riuscito ad imbucare dove ne avevo la possibilità. Non ho giocato benissimo, ma nemmeno male. Domani dovrò sicuramente cercare di imbucare di più, ma anche porre palle più vicine alla bandiera. Con Montgomerie mi sono trovato benissimo, nessun problema”. Emanuele Canonica vive alla giornata: “Ho giocato bene, al di là del risultato. È da novembre che non gareggio e quindi dalla mia prestazione sui green non potevo pretendere molto di più. Sul gioco lungo, invece, non ho nulla da recriminare. Il campo è bello, è ovviamente “giovane”, ma mi piace molto”. Domani, venerdì 18 marzo, i 144 concorrenti affronteranno il secondo giro al temine del quale rimarranno in gara solamente i primi 65 classificati e i pari merito al 65° posto, che si contenderanno nei due giri finale, sabato 19 e domenica 20, il monteprmei di un milione di euro dei quali 166.660 saranno riservati al vincitore. Si gioca, come detto, sul percorso “parkland” disegnato dal grande Gary Player, che nell’occasione è un par 71, anziché 72, poiché la buca 2 è un par 4 di 425 metri, mentre abitualmente è un par 5 di 439 metri. In totale la lunghezza è di 6.565 metri. Il Donnafugata Golf Resort e Spa, inaugurato nel 2010, è un resort a cinque stelle lusso con 202 camere che si distinguono per ampiezza degli spazi, cura dei particolari e una sofisticata eleganza. Oltre al “parkland” dispone di un secondo percorso disegnato da Franco Piras.