Sicilian Open: Jacquelin passa in testa

Sicilian Open: Jacquelin passa in testa

Il francese Raphael Jacquelin (204 – 66 69 69, nove sotto par) è il nuovo leader dopo il terzo giro del Sicilian Open, che si conclude con la disputa del quarto sul percorso “Parkland” (par 71) del Donnafugata Resort nei pressi di Ragusa. Nel torneo dell’European Tour, che ha quale ente ideatore e promotore la Regione Siciliana, il 37enne nativo di Lione ha un colpo di vantaggio sul 35enne londinese Anthony Wall (205 – 66 67 72), che ha favorito il sorpasso dell’avversario con un paio di errori finali. A metà turno entrambi avevano un buon vantaggio sugli inseguitori, ma sulle ultime buche, complice anche la pioggia, hanno rallentato il ritmo e hanno permesso almeno ad altri undici concorrenti di tornare in corsa per il successo. Sono invece notevolmente ridotte le chances di Marco Crespi, 14° con 209 (69 68 72) e degli altri dieci giocatori che hanno lo stesso score, tra i quali anche con lo scozzese Colin Montgomerie. Il lombardo proprio sull’ultima buca ha perso la terza posizione con un doppio bogey, peraltro inatteso dopo 17 buche molto regolari (un eagle, un bogey e 15 par). Sono al terzo posto con 207 il gallese Phillip Price e l’inglese Jamie Elson e al quinto con 208 lo scozzese Peter Whiteford, gli svedesi Joel Sjoholm e Oscar Floren, gli inglesi Simon Dyson, Robert Dinwiddie e Chris Wood, l’australiano Richard Green, lo spagnolo José Manuel Lara e il danese Soren Hansen. Degli altri due italiani in gara Lorenzo Gagli, 25° con 210 (72 69 69), ha guadagnato due posizioni, mentre è in retrovia Andrea Perrino, 64° con 217 (71 71 75). Non brillano gli indiani Shiv Kapur, 30° con 211, e Jeev Milkha Singh, 55° con 215. Continua il notevole interesse per il torneo, che ha portato per la prima volta il grande golf europeo nell’isola e che vien seguito in ben 51 Paesi nel mondo grazie ai network satellitari legati alle produzioni dell’European Tour, oltre che in Italia con la diretta su Sky. E’ un successo mediatico e promozionale gratificante per la Regione Siciliana che con il suo progetto “Sicilian Open Golf” intende proporre l’isola come polo golfistico-turistico e come meta per il turismo di alta classe attraverso un trittico di manifestazioni iniziate lo scorso anno con il Sicilian Senior Open, al GC Il Picciolo, e che si concluderanno nel 2012 con un altro importante avvenimento al Verdura Golf di Sciacca. La definizione delle parti organizzative è stata affidata a GEM, società di indiscussa esperienza nell’allestimento di eventi sportivi e non solo, a livello nazionale e internazionale. Oltre alla Regione Siciliana stanno dando il loro prezioso sostegno all’Open gli official partner Omega, Istituto del Credito Sportivo, Jaguar e Donnafugata Golf Resort e Spa. Media partner Sky Sport e Radio Montecarlo. Il montepremi è di 1.000.000 di euro con prima moneta di 166.660 euro. L’ingresso per il pubblico è gratuito. Omega mette in palio due premi speciali: un orologio De Ville Hour Vision in oro rosa/pelle per il vincitore e un orologio Seamaster Aqua Terra oro rosa-pelle per il primo giocatore che riuscirà a realizzare una “hole in one”, centrando con un solo colpo da tee la buca 15, par 3 di 167 metri. Jacquelin, che vanta due titoli nel tour (Open de Madrid 2005, BMW Asian Open 2007) ha segnato tre birdie nelle prime quindici buche e un bogey alla 16: “Sono soddisfatto del mio giro. Ho espresso un gioco solido con il driver, in generale ho colpito bene la palla e sono stato premiato per il lavoro effettuato in allenamento. Domani cercherò di non pensare troppo al testa a testa con Wall, ma mi concentrerò solo sulla mia prestazione, anche se sono convinto che sarà dura battaglia fino alla fine”. Wall, il cui unico successo nel circuito risale al lontano 2000 (Alfred Dunhill Championship) dopo un buon  avvio con due birdie ha segnato tre bogey. Gli ultimi due di fila (15ª e 16ª) hanno lasciato strada al francese.  “Non ho giocato male, ma indubbiamente potevo risparmiare due o tre colpi, specie con il putter. Sicuramente le condizioni climatiche delle ultime buche non ci hanno reso la vita facile. Per vincere avrò bisogno di uno score come quelli delle prime due giornate, un 66 o 67”. Colin Montgomerie è apparso piuttosto contrariato, perché l’influenza gli sta facendo perdere probabilmente un occasione per tornare alla vittoria: “Sono stato a letto per 21 ore e, malgrado ciò, ho giocato bene, ma debbo confessare che mi sento a pezzi. Mi infastidisce l’effetto del malanno, perché sentivo di poter competere per il titolo. come ha dimostrato la prova di oggi”. Sfortunato Marco Crespi: “Sicuramente la dea bendata non è stata dalla mia parte nel finale, perché giocare la buca più difficile del campo in una sorta di bufera non è stato facile né per me né per il mio compagno. Un cambiamento improvviso, venuto dopo una giornata di sole. Così all’acqua dal cielo si è unita l’acqua che ho trovato con il mio secondo colpo e non ho potuto evitare il doppio bogey. Per il resto è stato un giro regolare, a parte il corto putt sbagliato alla buca 1. Il gioco lungo ha funzionato bene. Per domani non faccio pronostici, ovviamente cercherò di dare il massimo per scalare qualche posizione: è nelle mie corde perché vengo da una buona settimana”. Non è rimasto soddisfatto Lorenzo Gagli: “Ho concluso il giro con un parziale di 69. Il risultato è sostanzialmente buono, ma non posso essere certo contento se penso che dopo l’eagle alla buca 12 ero sceso di quattro colpi sotto il par. Nello score ci sono tre bogey: erano tutti evitabili e mi da soprattutto fastidio che siano stati causati da errori con il putter. Domani mi attendo un buon giro: la posizione di classifica è buona, ma farò di tutto per migliorarla”. Di diverso umore Andrea Perrino: “E’ stata una giornata un po’ dura. Ho avuto ancora problemi con il putter e poi mi sono ‘incartato’ sull’ultima buca, che ho concluso con un brutto triplo bogey. Nel complesso sono molto contento della mia prova, perché ho superato per la prima volta un taglio nell’European Tour. Inoltre sono giunto direttamente dalla Colombia e non ho avuto la possibilità di provare il campo, anche se lo conoscevo grazie al raduno fatto qui con la squadra nazionale. Giocare a un livello più alto, rispetto al Challenge Tour per il quale ho la ‘carta’, è stato un bel test e mi ha dato un’ottima motivazione per fare bene”. Sono usciti al taglio dopo il secondo giro Alessandro Tadini, 76° con 145, Federico Colombo e Andrea Maestroni, 89.i con 146, Costantino Rocca, 103°  con 147, Andrea Pavan e il dilettante Niccolò Quintarelli, 110.i con 148, Nino Bertasio, Gianluca Baruffaldi e l’altro amateur Filippo Bergamaschi, 122.i con 150, ed Emanuele Canonica, 139° con 154, Il tracciato ‘Parkland’ disegnato dal mitico campione sudafricano Gary Player non concede sconti ai protagonisti del Sicilian Open. Ottimamente preparato, si sta rivelando molto selettivo e impegnativo, come dimostrano anche gli score. Nell’occasione è un par 71, anziché 72, poiché la buca 2 è un par 4 di 425 metri, mentre abitualmente è un par 5 di 439 metri. In totale la lunghezza è di 6.565 metri. Insieme al secondo percorso disegnato da Franco Piras, è il fiore all’occhiello del Donnafugata Golf Resort e Spa. Inaugurato nel 2010, è un complesso a cinque stelle lusso con 202 camere che si distinguono per ampiezza degli spazi, cura dei particolari e una sofisticata eleganza.

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