Non più solo mare cristallino, balli caraibici e ragazze da favola: è ormai da qualche anno che la Repubblica Dominicana si sta facendo conoscere anche come nuova patria del golf. Lo splendido clima tropicale, la varietà del terreno presente, i suoi scenari mozzafiato fanno di quest’ isola un vero e proprio paradiso per tutti gli amanti di questo sport. Sono ormai ben 29 i terreni di gioco attivi in questa isola dei Caraibi, tutti progettati da noti architetti nel pieno rispetto della natura e appoggiati da un contesto alberghiero di prim’ordine.
Ultimo di questi, ma non di certo per importanza, è “The Faldo Legacy Course”.
Operativo da dicembre 2008, il nuovo circuito è già stato eletto come miglior campo da gioco 2009 del Centro America.
Prende nome dallo stesso golfista e realizzatore Nick Faldo, capitano rappresentante il continente europeo nella Ryder Cup 2008:si tratta ovviamente di un campo regolamentare, par 72, a 18 buche situato all’interno del complesso turistico immobiliare di Roco-Ki, nella zona di “La Romana”.
Per le sue caratteristiche peculiari, gli esperti paragonano le sue buche 17 e 18 con il “Pebble Beach” in California e il “St. Andrews” in Scozia. “Se il vostro swing non è il massimo, prendete la vostra fotocamera, perché farete una grande foto” dice lo stesso Nick Faldo, che giura di aver progettato questo “link” nel miglior posto fornitogli da madre natura.
Il green è difatti è incastonato in un ambiente fuori dall’immaginabile:la metà delle buche appoggia su di una scogliera a picco sull’ Oceano burrascoso, situata dinanzi a imponenti altopiani verdeggianti ai cui piedi siede una fitta foresta tropicale di mangrovie.
La Repubblica Dominicana offre per altro altre decine di green interessanti ed eleganti resort capaci di assicurare un soggiorno da favola all’insegna del divertimento e del relax.
“Il mondo del golf” scrive che quando si pensa al golf in quest’isola, viene subito in mente Casa de Campo con il suo percorso migliore: il “Teath of the Dog”, il Dente di Cane, disegnato da Pete Dye e aperto nel 1971, giudicato il più bel campo caraibico, da sempre nelle classifiche dei top 100 al mondo. Uno spettacolare campo par 72, con ben 7 buche sul mare dei Caraibi tra rocce e vento, di cui Pete Dye dice: “Ho creato 11 buche e Dio ne ha create 7”. Casa de Campo oltre al Dente di Cane , offre altri due percorsi disegnati da Pete Dye: il “The Links” che prende il nome dai campi scozzesi ai quali s’ispira, e il recente “Dye 4”, in posizione spettacolare su un altipiano con vedute sull’ Oceano, montagne, canyons, il fiume Chavon e Altos de Chavon, un’affascinante villaggio costruito nello stile di un antico pueblo spagnolo.
Anche Casa de Campo si trova a “La Romana”, a pochi chilometri dall’aeroporto e a 110 chilometri, quasi tutti di autostrada, da Santo Domingo. Anche nella capitale non manca un buon campo da golf, un 18 buche intitolato “Santo Domingo Country Club”, nel quale vi si accede solo su invito. Molto rinomato è anche il “Metro Golf Country Club Los Marlins” campo da golf a 18 buche, par 72, disegnato da Charles Ankrom che a differenza del precedente dà libero accesso anche ai golfisti stranieri. Ad appena 1 km da quest’ ultimo troviamo il “Guavaberry Golf & Country Club”, firmato da Gary Player è un gran campo da golf a 18 buche, par 72, che si sviluppa su 7 km, ubicato sul lato nord della superstrada Boca. Da non dimenticare, infine, il “CAP Cana” che ha ospitato nella Primavera dello scorso anno una tappa del PGA Tour.
Insomma la Repubblica Dominicana rappresenta certamente una meta stimolante, una terra fantastica a tratti incontaminata in grado di regalare diversi spunti e svariate emozioni. Grazie a saggi designer e locations da sogno, possiede dei terreni da gioco tra i più affascinanti nel mondo del golf.
Morale della favola? Preparate il costume e il set di mazze: il golf è sbarcato nella perla dei Caraibi.
Per maggiori informazioni:
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