Vi serve qualche consiglio rapido di riscaldamento prima di iniziare una partita o una semplice esercitazione? In questo breve video il golfista spagnolo Miguel Angel Jimenez, che ha partecipato a diversi PGA Tour e Ryder Cup, ci spiega come effettuare un riscaldamento semplice e veloce prima di cominciare a giocare. Si va dallo stretching dei polsi con movimenti circolari allo sciogliere la schiena, i muscoli del torace e delle braccia (specialmente i tricipiti). Tutto questo tenendo conto anche delle gambe, che hanno parte fondamentale nel gioco, e devono essere ben riscaldate per non rischiare di trovarsi intorpiditi e lenti nei movimenti. Anche le ginocchia non vanno date per scontate, e necessitano anch'esse di movimenti circolari. Video dal canale Youtube di Golf Monthly
Monitoraggio del risultato e le eventuali azioni correttive. Questa fase molto delicata richiede attenzione, obiettività e una buona dose di sangue freddo. Non è sempre facile ammettere di aver sbagliato, di dover rivedere la propria tecnica, di dover rielaborare la strategia. Monitorare il risultato significa capire la bontà dell'esito, valutare se le condizioni avrebbero reso possibile un risultato migliore, e nel caso di risultato negativo (con conseguente mancato raggiungimento dell'obiettivo) capire quali siano le azioni correttive da apportare, e prima ancora, capire il motivo del fallimento. Analizzare il risultato positivo è senz'altro più semplice, in quanto il raggiungimento positivo lascia capire di aver applicato bene la conoscenza, la tecnica, il self control; nell'ambito del risultato, l'aver superato determinate difficoltà rappresentano un "plus" di vantaggio oltre al raggiungimento dell'obiettivo, che fissa il nostro successo facendoci capire di essere sulla strada giusta al raggiungimento del macro-obiettivo. Il risultato negativo invece va analizzato in modo molto più dettagliato, in quanto si rende necessario capire a che livello si trova il problema e quindi quali siano le azioni correttive da apporre affinché tale risultato non si verifichi più. Una cosa molto importante da tenere in considerazione consiste nel fatto che buona parte delle situazioni di svantaggio derivano da fattori che hanno una determinata caratteristica: sono incontrollabili. Tali fattori vengono chiamati variabili esterne, e si riferiscono a situazioni che dobbiamo prendere "così come sono". Il tempo atmosferico sfavorevole ad esempio, è un disagio e non è di certo controllabile, come il vento che può controllare la velocità e la direzione della pallina. Alcune condizioni del campo, l'intervento non certo previsto di un animale sul fairway, sono variabili non controllabili che dobbiamo comunque saper gestire non solo in base alle regole, ma anche attraverso il training che stiamo mettendo a punto. Durante il gioco, queste situazioni vanno affrontate con lucidità, valutando i rischi, simulando dei tiri, e prendendo una decisione. In fase di feedback, prendere atto della situazione e cercare di migliorare con il training e con l'allenamento ci renderà più decisi nell'affrontare qualunque situazione futura.