Matteo Manassero e Francesco Molinari confermano i pronostici di grandi protagonisti del BMW Italian Open 2011 e partono forte nella prima giornata dell’appuntamento torinese: i due campioni italiani hanno terminato il primo giro al Golf & Country Club Royal Park I Roveri di Fiano Torinese con 66 colpi, sei sotto il par.
I due azzurri sono tra i grandi favoriti e non si sono smentiti anche se il primo posto in classifica l’hanno conquistato gli inglesi Chris Wood, 24 anni, e Robert Rock, 34 anni chiudendo in 64 colpi, ben otto sotto il par ed entrambi senza titoli nell’European Tour. Seguono al terzo posto con 65 lo scozzese Scott Jamieson, il danese Thorbjorn Olesen e lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, mentre i due italiani sono affiancati dai francesi Alexandre Kaleka e Gregory Bourdy, dall’olandese Joost Luiten, dal finlandese Mikko Ilonen e dal gallese Rhys Davies.
Hanno offerto buone prestazioni Emanuele Canonica, 13° con 67, i giovani Andrea Pavan e Lorenzo Gagli, 20esimi con 68, così come Alessandro Tadini e il 15enne dilettante azzurro Domenico Geminiani, 31esimi con 69. Tra gli altri partecipanti più attesi il danese Thomas Bjorn è 13esimo come Canonica, il nordirlandese Darren Clarke è 72esimo con 71, e corrono il rischio di uscire lo scozzese Colin Montgomerie e l’irlandese Paul McGinley, 135esimi con 75.
Sono oltre la linea del taglio gli altri 18 italiani in campo, ma hanno possibilità di recuperare Marco Crespi, Alessio Bruschi, Gregory Molteni e Andrea Zanini, 72esimi con 71.
Dopo il secondo giro, il taglio lascerà in gara i primi 65 classificati, i pari merito al 65esimo posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. Il montepremi è salito da 1.300.000 euro a 1.500.000, con 250.000 euro di prima moneta, contro i 216.660 dello scorso anno. Ingresso gratuito per il pubblico.
Manassero è partito molto forte con la sequenza birdie-eagle-birdie, poi ha mantenuto un buon ritmo con altri tre birdie a fronte di un bogey. “Ho giocato molto bene oggi. L’unica pecca – ha detto – riguarda qualche putt nel finale: ho toccato bene la palla, ma non è entrata. Dopo l’ottima partenza non era facile mantenere quel livello di gioco e continuare a fare birdie.
Sono felice di aver realizzato un ‘meno tre’ sulle seconde nove buche e di aver portato a casa un bel ‘meno sei’. E’ un ottimo risultato alla luce di un percorso variato, in cui è stato portato avanti anche qualche tee. No, non ho sentito la pressione, ho affrontato il campo come ho sempre fatto. L’altro giorno speravo che ci fosse molta gente e sono felice di averne vista veramente tanta, soprattutto sulle seconde nove. Sicuramente si sta muovendo qualcosa in Italia”.
Molinari ha segnato tre birdie sulle prime nove buche, poi dopo un bogey ha realizzato un eagle alla buca 11 e ha concluso con due birdie. “Sul tee della buca uno – ha detto – ero un po’ emozionato. Potevo evitare il bogey alla buca 10, ma subito dopo ho messo a segno la palla dal bunker per l’eagle che è stato decisivo ai fini del risultato.
La prodezza della giornata è stata dell’argentino Rafa Echemique che ha realizzato una “hole in one” centrando con un solo colpo la buca 6, par 3 di 144 metri, utilizzando un wedge. Non ha, però, vinto la BMW Serie 6 Cabrio, perché è in palio per l’autore della stessa prodezza alla buca 15 (par 3 di 197 metri).