L’Augusta Master, il torneo più magico e importante della stagione è al via questo 10 Aprile, ma dovrà fare i conti con l’assenza di Tiger Woods, operato alla schiena e fuori per almeno un altro mese, perdendo quindi uno dei protagonisti annunciati.
Il parterre non rimarrà però sgombro di superstar visto che l’australiano Adam Scott, il vincitore dell’ultima edizione, Phil Mickelson, Jason Day, e Rory McLlory sono tutti pronti a darsi battaglia per conquistare l’ambitissima giacca verde.
Il favorito sembra essere il nordirlandese che in ottima forma punta a migliorare il suo 15esimo posto ottenuto ormai 3 anni fa, un piazzamento deludente per lui visto che si trovava con la vittoria in mano fino ad un soffio dalla fine.
A sostenere la candidatura di Rory ci si mettono anche le condizioni fisiche non certo perfette degli altri sfidanti, come Mickelson alle prese con uno stiramento alla schiena e di Adam Scott e le statistiche che vedono un suo compatriota dell’isola di smeraldo vincitore in ogni Master in cui non è stato presente Tiger.
Finora infatti la tigre americana ha saltato solamente 4 Major dal 1997: British Open e Pga Championship nel 2008 andati a Padraig Harrington, U.S. Open e British Open del 2011 vinti da Darren Clarke e proprio da McIlroy, una statistica che non lascia quindi scampo a dubbi o incertezze.
McLleroy sembra essere il futuro erede di Tiger, anche se la Tigre non ha certo intenzione di abdicare nel breve termine, per qualità e costanza di risultati ed una vittoria all’Augusta potrebbe definitivamente consacrarlo come tale.
A fare la figura dell’outsider ci potrebbero però pensare gli azzurri con Francesco Molinari alla quinta partecipazione, record italiano, in buonissima forma e accompagnato dalla stella sempre più in crescita del giovane Matteo Manassero anche se ancora penalizzato in quanto ad esperienza, e soprattutto continuità di risultati, dalla tenera età, ricordiamoci che è ancora 21enne.