Il fallimento e la sua gestione emotiva
mental training

Il fallimento e la sua gestione emotiva. Fallimento, che brutta parola. Intanto, il fallimento è solo un termine per indicare un risultato negativo. Chi tenta non fallisce mai, ottiene solo un brutto risultato. Fallisce solo chi non intraprende nemmeno l’impresa! Quindi, detto questo, cosa fare in caso di risultato negativo? Intanto, dobbiamo considerare il feedback dell’impresa per capire dove abbiamo sbagliato e quali azioni correttive apportare per migliorare le nostre prestazioni e trasformare il risultato negativo in positivo, nella successiva sessione. Il “positive thinking” in questo caso diventa indispensabile. Sono consapevole del fatto che ormai tutti ne parlino e che sembri una moda, ma non è così; da sempre il pensiero positivo è riconosciuto come attitudine indispensabile in psicologia. Questo concetto nella gestione emotiva diventa di applicazione necessaria in quanto oltre a migliorare la vita, migliora di netto le prestazioni nello sport, realizzando un empowerment globale del giocatore sia come individuo che come sportivo. Nel mental training, avviene quindi un “cambio di prospettiva”; questo significa che con tale approccio sarà possibile potenziare le risorse e i punti di forza dell’atleta, e soprattutto trasformare i punti di debolezza attraverso l’allenamento, annullandoli, fino a farli diventare punti di forza. Qui il dialogo interiore e quindi la programmazione neuro linguistica (PNL) diventano indispensabili. Grazie al mutato atteggiamento nei confronti del gioco, al cambiamento degli stati emotivi associati, si annullano i blocchi creati dai risultati negativi e dalla precedente visione limitante della realtà, creandone una completamente nuova e rinnovata dove gli errori vengono considerati soltanto delle occasioni per migliorare, per imparare, ottenendo dei vantaggi incredibili a livello pratico.

Novembre 29, 2015 / Commenti disabilitati su Il fallimento e la sua gestione emotivaby

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