Si è concluso ieri con un leggero anticipo la 16ª edizione dell’Italian Open for Disabled, causa maltempo che non ha permesso il regolare svolgimento della seconda giornata. Sul percorso del Circolo Golf e Tennis Rapallo, la gara cominciata il 10 maggio, ai fini della classifica si è chiusa ieri con i risultati conseguiti dopo le 18 buche d’apertura, considerati in questo caso definitivi.
I concorrenti di prima e seconda categoria in questa gara hanno costituito una graduatoria unica. Il vincitore Joakim Bjorkman ha duplicato il successo ottenuto già lo scorso anno sul percorso del Miglianico G&CC. Lo svedese ha concluso con 72 colpi, cinque di vantaggio sui francesi Mathieu Cauneau e Philippe Pee, nell’ordine sul podio. Bjorkman ha fatto doppietta, perché ha anche ricevuto il premio netto (69 colpi).
Per le categorie successive, invece, sono state costituite graduatorie a sé stanti. In terza categoria hanno dominato i francesi con ai primi tre posti Etienne Colbert (85), Mathieu Lebon (89) e Alexia Girault (90) e con José Bagnarelli (73) primo netto e con Alexia Girault (90) prima lady. Nella quarta categoria, giocata con formula stableford, ha prevalso lo spagnolo Sebastian Lorente (36), seguito dal ceco Jakub Kovarik (35). L’italiano Edoardo Biagi è arrivato invece terzo con 33.
Contemporaneamente si è disputato il Campionato Italiano che Pierfederico Rocchetti ha aggiunto alla sua lunga collezione di titoli tricolori con 77 colpi. Nella categoria pareggiata vittoria di Pietro Andrini (74).
All’evento hanno preso parte 48 atleti diversamente abili provenienti da Turchia, Francia, Portogallo, Germania, Repubblica Ceca, Irlanda, Spagna, Svezia e naturalmente Italia.
Il Circolo Golf & Tennis Rapallo è il primo club nazionale certificato per giocatori diversamente abili. L’evento è un esempio di come si possa travalicare i confini sportivi per esprimere alti contenuti sociali. Ancora una volta, quindi, il golf si è dimostrato “sport accessibile a tutti e aperto anche a tante persone di diverse disabilità a cui questa disciplina può dare molte risposte”, ha detto il direttore Fabrizio Pagliettini, che alla conclusione ha aggiunto: “Dopo anni di assenza è tornata sul nostro circolo una gara per giocatori disabili. E’ una sensazione particolare, che non si riesce a spiegare. In realtà dopo aver organizzato una torneo di tal genere senti il bisogno di riaverlo nel club per rivivere le tante intense e indimenticabili emozioni che sa darti”.
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