Golf by the rules ogni settimana analizza una regola del Regolamento ufficiale del golf. La settimana scorsa abbiamo trattato la numero 2 – il Match Play – oggi parliamo dello Stroke Play.
In uno Stroke Play ogni giocatore gareggia singolarmente, sfidando tutti gli altri concorrenti. Lo scopo della gara è quello di completare ogni buca di un giro convenzionale nel minor numero possibile di colpi. Il concorrente che alla fine del giro consegna lo score col punteggio lordo (che quindi non tiene conto dell’handicap, altrimenti sarebbe netto) più basso vince.
Tutto facile sembra, certo, però la pelle dev’essere imbucata. Chiunque supera una buca senza concluderla e gioca la palla dalla successiva area di partenza, o lascia il putting green nel caso dell’ultima buca, viene immediatamente squalificato dal gioco. Siamo capaci tutti a superare le buche in un sol colpo, se non dobbiamo imbucare la palla.
Potrebbe capitare invece che qualcuno imbuchi due palle per una sola buca. É il caso di un concorrente che, indeciso sulla corretta procedura di un colpo, decide di completare la buca con due palle, senza incorrere in penalità. Il giocatore prima di compiere ulteriori azioni (altrimenti gli verrà contato solo il colpo con la palla originale, ma comunque senza penalità per averne giocate due) deve comunicare le sue intenzioni al marcatore o a un compagno di gioco e deve indicare quale delle due palle vorrebbe che venisse contata se le Regole lo consentissero. Prima di consegnare il proprio score riferirà i fatti al Comitato (o rischia la squalifica) che prenderà una decisione sul suo punteggio.
Nota: In uno Stroke Play un’infrazione costa generalmente due punti di penalità, e un giocatore che si rifiuta dichiaratamente di rispettare una Regola inerente ai diritti di un concorrente subisce la squalifica dal gioco.
Questa era, in breve, la terza Regola del Regolamento ufficiale del golf. Appuntamento a settimana prossima per discutere di cosa si può o non si può fare con i bastoni!