Non esiste un albo dei record ufficiale in materia, ma si comincerà a scriverlo con Matteo Manassero. Considerato il nuovo fenomeno del golf mondiale, il più giovane vincitore in 124 anni di storia dell’Amateur Championship, il baby-campione azzurro sarà ancora nel 16esimo anno d’età quando il 27 febbraio si aprirà a Verona Fiere il Salone Italiano del Golf.
Matteo sarà il testimonial della quarta edizione. Si tratta di un riconoscimento alla sua popolarità che sta facendo rapidamente il giro del mondo, alla presa sui ragazzi della sua età, e naturalmente alla sua città. E’ nato infatti a Negrar, in provincia di Verona, il 19 aprile 1993 dove frequenta li liceo scientifico, qui si diverte con gli amici e mosso su un piccolo campo pratica i primi passi con una mazza di plastica a soli 3 anni e mezzo sotto lo sguardo del padre. La sua scuola golfistica è stato quella di Gardagolf che grazie a lui ha fatto collezione di titoli tricolori.
Il Salone Italiano del Golf sarà un po’ anche una grande festa del golf, ma soprattutto l’investitura ufficiale di questo portabandiera del golf italiano alla vigilia dell’avventura nel professionismo. Un aspetto di questa rassegna che sta molto a cuore alla Federgolf . Manasseo è un talento naturale, ma dimostra anche che il boom italiano di questo sport ha anche basi organizzative.
A Verona “Mats” non farà la bella statuina. Incontrerà i giornalisti e ragazzi del golf, starà sul grande campo pratica con 10 postazioni e sulla pedana del virtual-golf tenterà di mandare il drive oltre i 300 metri. Meglio non potrebbe prepararsi per il grande salto. Un mese dopo, dall’8 all’11 aprile, sarà in campo assieme a tutti i bigs del golf al Masters di Augusta, il primo major della stagione. Dopodichè passerà professionista grazie a una speciale dispensa della Federazione Internazionale. Per lui sono già pronti contratti favolosi dei grandi agenti americani, come la IMG che da tempo studia una sua carriera negli Usa.
Tutto è arrivato in fretta, a maggio dell’anno scorso prima di debuttare nell’Italian Open a Torino aveva dichiarato di voler passare il più in fretta possibile fra i “pro”, magari a 20 anni. Ma ha bruciato una dopo l’altra tappe incredibili e il suo sogno si avvera 3 anni prima del previsto Nel The 138° Open Championshi a Turnerry ha giocato nella terna col grande vecchio del golf (59 anni) Tom Watson, ha fatto meglio di Tiger Woods che è stato sorprendentemente eliminato, è arrivato al 13° posto alla sua prima esperienza. Battuto il 21enne Sam Hutby nell’Amateur Championship ha abbassato il record d’età di ben due anni, ha sfiorato l’Orange Bowl, è riuscito fino ad oggi a superare il turno in tutti e quattro gli appuntamenti disputati nell’European Tour: 25° posto nell’Open d’Italia, 13° nel British Championship a Turnberry, 23° nell’Omega European Masters in Svizzera e più recentemente 73° nell’Abu Dhabi Championship.
L’evento di Golf Town dal 27 febbraio al 1° marzo è un grande contenitore di proposte, novità, e per molte aziende italiane il principale veicolo di comunicazione dell’anno. Quest’anno si conta di toccare i 150 espositori, per dimostrare che il golf riuscirà a battere anche quest’anno i venti di crisi, e a portare sui grandi mercati un made in Italy che spazia nell’ abbigliamento, calzature, accessori, piccola e grande tecnologia, grandi progetti, servizi, oltre che offrire una rassegna dei grandi marchi mondiali e i resort del golf e un’occasione anche per provare la propria abilità, migliorare la tecnica, scoprire i luoghi del wellness.
Un evento turistico considerato ormai strategico anche per la città con pacchetti speciali per i visitatori, e un mix di sport, arte, cucina, divertimento.
Il golf ha davvero trovato la sua Arena speciale, e quest’anno c’è anche la novità di un gemellaggio speciale con “Luxury e yachts”, e adesso il golf può permettersi il lusso di essere uno sport popolare, a portata di tutti.