Feudo di Asti Open

L’inglese Matthew Cryer, uno dei favoriti, guida la classifica con 65 colpi, cinque sotto par, dopo il primo giro del Feudo di Asti Open presenting by Scavino Piaggio Veicoli Commerciali, terza delle cinque tappe italiane dell’Alps Tour che si sta svolgendo sull’impegnativo percorso del Golf Feudo di Asti (par 70). Il torneo fa anche parte del Pilsner Urquell Pro Tour, che comprende tutte le gare nazionali organizzate dal Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti della FIG. Seguono a un colpo il veneto Andrea Signor, i francesi Romain Schneider e Mathieu Bozio, lo scozzese Gavin Dear e lo spagnolo Juan Antonio Bragulat. Si sono ben comportati complessivamente i giocatori italiani: infatti, oltre a Signor, sono al settimo posto con 67 Nicolò Ravano, Joon Kim, Luca Galliano, Pietro Ricci, Benedetto Pastore ed Emmanuele Lattanzi, insieme all’austriaco Mario Krajnz e al transalpino George Leriche. Hanno concesso qualcosa l’inglese Jason Palmer, leader della money list, e l’iberico Agus Domingo Hospital, 15.i con 68 alla pari con un tonico Marco Bernardini. Praticamente i giocatori più attesi, ossia Cryer, Dear, Bragulat, Palmer e Domingo Hospital sono tutti nelle prime posizioni ad eccezione di Matteo Delpodio, che ha concluso al 39° posto con 72 colpi, e del francese Alan Bihan, 22° con 70 insieme al campione uscente Marco Crespi. Da rilevare il buon comportamento del biellese Marco Guerisoli e del romano Marco Cidonio, 18.i con 69. La manifestazione, oltre che da Scavino Piaggio Veicoli Industriali, è sponsorizzata anche da Coimpredil Spa, Treal, società immobiliare, Bisio Gioielli, BMW Target, Blue Team, Culligan, Banca Popolare di Novara, Broglio Green, società di manutenzione campi da golf, Red Point, marketing e pubblicità. Deluso Matteo Delpodio, che ancora una volta sarà costretto alla rincorsa: “Ho puttato veramente male. Con 35 putt in un giro non si va lontano. Non so da cosa dipenda, però sono alcune settimane che ho delle difficoltà sui green. Vedrò con il mio maestro Sergio Bertaina di risolvere il problema, possibilmente in tempi brevi”. Al termine della seconda giornata verrà effettuato il taglio che lascerà in corsa per il giro finale i primi 40 classificati, i pari merito al 40° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. Il montepremi è di 45.000 euro: al vincitore ne andranno 6.525. La gara, come detto, è inserita nel Pilsner Urquell Pro Tour, gestito dal Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti di cui è presidente Donato Di Ponziano e con Alessandro Rogato direttore responsabile del circuito. Con Pilsner Urquell, brand del Gruppo Peroni, sostengono il Pro Tour il main sponsor Sharp Aquos e lo sponsor Piaggio Veicoli Industriali. Official partner: Creative Italia; official time: Teetime. Il torneo è stato anticipato dalla “20 Years Blue Team Invitational”, pro am sponsorizzata dal Blue Team e disputata con formula louisiana. Ha vinto con 61 punti la squadra del pro ligure Andrea Zanini, con i dilettanti Dino Costa, Lorenzo Di Venanzio, Luigi Epicedio e Luca Arpellino, che ha preceduto il team di Matteo Peroni (60 punti) con Renè Mussner, Marco Brunella, Margherita Pisa e Mario Fontanella. Al terzo posto con lo stesso 60 la compagine di Giovanni Magni con Edoardo Berardi, Stefano Grassani, Matteo Grassani e Gianluca Rosselli Del Turco, al quarto con 59 Pedro Erice con Sebastiano Accetta, Giorgio Reynaud, Mario Pagnotta e Gianmarco Valente e al quinto, sempre con 59, Simone Brizzolari con Davide Serra, Ilaria Bisoglio, Marco Ghigo e Carlippolito Neri. La pro am, alla quale hanno preso parte 33 squadre di cinque giocatori (un pro e quattro dilettanti), è stata sostenuta dal Blue Team, di cui sono titolari Alessandro Rogato, Giorgio Bordoni e Carlo Alberto Acutis. La nota Golf Academy milanese, con sede centrale presso il Castello di Tolcinasco G&CC e con le altri due al Golf Feudo di Asti e al Golf Club Le Fonti, si può dire sia la prima Golf Academy italiana, "supervisioned by Hank Haney” (coach fino al 2009 di Tiger Woods), ad aver importato dagli Stati Uniti tecnologie innovative per l'insegnamento. La "scuola" festeggia i 20 anni di attività, concomitanti con i 20 anni di carriera professionistica di Rogato. Nelle giornate di gara gli spettatori (ingresso gratuito) sono accolti nel Club Pilsner Urquell 19ª Buca, punto di ritrovo, di intrattenimento e di relax, luogo ideale per degustare e condividere la grande passione per la birra di qualità. Una delle novità introdotte a partire proprio dalla tappa piemontese è l’aperitivo Pilsner Urquell, allestito all’interno della tenda con un nobile scopo benefico: l’incasso delle birre consumate nell’occasione e durante il torneo verrà infatti interamente devoluto a favore di “Un birdie per la vita”, associazione umanitaria Onlus senza fini di lucro, che si occupa di raccogliere fondi tramite manifestazioni golfistiche, concerti di musica classica e donazioni verificando che i fondi stessi vengano portati direttamente a destinazione per la realizzazione dei progetti umanitari.

fonte federgolf.it

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