Golf, senza palle non si va in buca [Video]

Le qualità essenziali di un grande giocatore di golf? Coordinazione, certo. Forza, anche. Precisione, ovviamente. Concentrazione, senza dubbio. Ma senza le palle giuste non si arriva da nessuna parte. I ferri del mestiere, si sa, possono fare la differenza per un golfista ma alcuni pro hanno deciso di scoprirlo "empiricamente". Nel video che vi proponiamo oggi, realizzato da European Tour, i golfisti Andy Sullivan, Bernd Wiesberger e Thomas Pieters tentano di giocare a golf con un'attrezzatura quantomeno impropria. Palloni da rugby, racchette da tennis, frisbee e mazze da hockey non sono l'ideale per andare in buca restando sotto il par, ma i tre non si sono dati per vinti.  

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Marzo 29, 2016 / Commenti disabilitati su Golf, senza palle non si va in buca [Video]by / Tag:, , , , , , ,
Top golfer: Andy Sullivan

Quest'anno per Andy Sullivan, 28enne giocatore inglese, è stata una stagione strepitosa, durante la quale ha vinto i suoi primi tre titoli dell'European Tour (oltre ad ulteriori 4 top10) e si è imposto all'attenzione degli addetti ai lavori. Ha trionfato due volte, in altrettanti mesi, a Johannesburg, conquistando inizialmente il South African Open Championship, dove ha battuto Charl Schwartzel al play-off con un putter, valido per il birdie, da 10 piedi dopo un magnifico approccio dal rough. Otto settimane più tardi ha vinto lo Joburg Open e nel mese di ottobre ha trionfato, con 9 colpi di vantaggio, nel Portugal Masters, stabilendo il punteggio più basso della stagione con 23 sotto il par. Questi risultati gli sono valsi l'8a posizione nella Race To Dubai 2015 e il 2° posto nell'ultima gara di stagione, il prestigioso DP World Tour Championship, ad 1 solo colpo dal trionfatore stagionale Rory McIlroy. Andy Sullivan è professionista dal 2011, dopo aver rappresentato la Gran Bretagna e l'Irlanda nella Walker Cup al Royal Aberdeen Golf Club, dove vinse entrambi i foursomes. Alla fine di quell'anno l'esordio nell'European Tour, dopo aver acquisito la terza carta durante il Final Stage della Qualifying School, a seguito del successo nel Second Stage la settimana prima. Nel 2012, a seguito di risultati non propriamente brillanti, terminò 145° nella Race to Dubai, che lo costrinsero a tornare alla Qualifying School, dove, ancora una volta, conqusitò la terza carta, dopo una settimana di gioco piuttosto regolare. Il suo 2014 è stato piuttosto sottotono, si ricorderà solo per l'hole-in-one al KLM Open che gli valse un viaggio nello spazio; da quel giorno la sua ascesa nel gioco e nei risultati è stata altrettanto fulminea. Sullivan, oltre a una carriera amatoriale di ottimo livello, ha vinto titoli in tutto il mondo: oltre che in Europa anche in Argentina, Australia e nello Scottish Amateur Open Stroke Play Championship. E' molto amico di Steve Webster, sono nati e cresciuti nella stessa città di Nuneaton, e la sua principale fonte di ispirazione è il connazionale Lee Westwood. In totale, nei 5 anni di professionismo, il simpatico giocatore inglese, che ama anche football e pesca, ha giocato 111 tornei, guadagnando complessivamente 3.533.394 euro.

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