L'ansia da prestazione sportiva. Il timore di perdere la gara, di non riuscire a dare il meglio di sé, di bloccarsi di fronte alle situazioni difficili, è più che diffuso e spesso fa più danni di quelle che potrebbero essere delle vere e proprie lacune nella tecnica. Anche gli atleti più preparati, dotati sia fisicamente che tecnicamente, hanno spesso questi timori. L'ansia da prestazione annebbia letteralmente la mente e distoglie dalla necessaria concentrazione. In questa confusione, il giocatore perde il pieno controllo dei suoi pensieri, che diventano ambigui e negativi, e fatica a controllare il corpo: gambe e braccia cominciano a tremare, perdono fermezza e il risultato non potrà che essere al di sotto delle reali possibilità dell'atleta. Anche se può sembrare un controsenso, non è rara anche la preoccupazione opposta, ovvero la paura di vincere. Qui, l'atleta a un passo della meta compie un gesto auto-sabotatore e sbaglia di proposito. Tale timore è motivato dal fatto che passare di livello, doversi confrontare con atleti più preparati crea un punto di ansia tale da mettere in atto questi comportamenti per evitarlo. La situazione in cui ci si trova (questo accade nel golf come nella vita) per quanto possa essere limitata o non completamente appagante è conosciuta, dunque è confortevole. Si chiama zona comfort e può essere visualizzata come un cerchio che ci racchiude assieme alle situazioni che viviamo nel quotidiano. Ma per crescere bisogna uscire da questa zona, e quindi sarà necessario affrontare le nuove situazioni anche se ci mettono paura. Il training serve proprio a questo: l'atleta è in pieno possesso delle sue capacità, le conosce e le padroneggia; il risultato non potrà che essere in linea con esse. Per aiutarci, esistono le tecniche di visualizzazione, molto utili anche nei tempi morti in cui gli atleti non sono impegnati nelle gare. Conosceremo tale tecnica nel prossimo appuntamento.
Dicembre 19, 2015 / Commenti disabilitati su L’ansia da prestazione sportivaby Antonella Iannò / Tag:ansia da prestazione sportiva, mental training, zona comfort