Nel quarto appuntamento con la rubrica “Orgoglio italiano” facciamo un ulteriore salto all’indietro nella graduatoria dell’Official World Golf Ranking e incontriamo in posizione 385 il ventottenne Nino Bertasio, impegnato proprio in questi giorni negli Emirati Arabi Uniti all’Abu Dhabi HSBC Championship (informazioni sul torneo). Bertasio nasce a Zurigo il 30 luglio 1988 ed emerge come dilettante solo nel 2008, quando dà il via ad una cospicua striscia di successi: vince il Campionato Nazionale, i Campionati Internazionali d’Italia e la sezione individuale della Copa R.C.G. Sotogrande European Nations Championship del 2010; mette il suo talento al servizio del team italiano nel Campionato del Mondo a squadre del 2008, in cui l’Italia si classifica quarta. Sempre da amatore partecipa ad alcune competizioni professionistiche, tra cui il BMW Italian Open e il Feudo di Asti Open dell’Alps Tour, poi diventa professionista nel 2011, prendendo parte a diversi circuiti internazionali minori: in Marocco vince il Cimar Open Samanah dell’EPD Tour, che alla fine della stagione lo vede primo nella classifica Open; partecipa all’Allianz Pro tour e prende parte ad alcune gare del Challenge Tour. Non riuscendo ad ottenere la carta per l’Asian Tour 2012 concorre nuovamente per il Challenge Tour, posizionandosi 10° a fine stagione. L’anno seguente gioca di nuovo la Qualifying School dell’Asian Tour, arriva in finale ma non ottiene la carta, così partecipa a diversi altri campionati: l’Alps Tour in cui si classifica 32°, l’Italian Pro Tour in cui giunge 5° e alcuni eventi dell’Ecco Tour. Inoltre, conclude 6° il Campionato Nazionale Open. Non riesce ad ottenere la carta per l’European tour dell’anno successivo. Nel 2014 vince l’Alps Tour e l’Italian Pro Tour, ma fallisce nuovamente la Qualifying School per la seguente stagione dell’European Tour. Nel 2015 partecipa al Challenge Tour, che chiude in 49a posizione, e dopo una travagliata procedura di qualifica ottiene finalmente l’accesso al circuito maggiore: durante l’European Tour 2016 prende parte a 28 tornei ed ottiene due volte un piazzamento tra i primi 10 (Australian PGA e Trophéè Hassan II), chiudendo l’anno in posizione 96 nella Money List e guadagnandosi così la possibilità di partecipare anche alla corrente stagione dell’Eurotour.
Una lunga carriera per Alessandro Tadini. Alessandro Tadini, nato il 30 novembre del 1973 a Borgomanero (Novara), occupa attualmente la posizione in classifica OWGR numero 488, con 48 eventi giocati. Diventa professionista nel 1994, dopo una brillante carriera da dilettante. La passione per il golf di Alessandro nasce dalla famiglia quando aveva la tenera età di sei anni; fu guidato dal padre Carlo, stimato professionista a livello internazionale, oggi grande giocatore senior. È stato tra i pochi a vincere ben quattro volte in Challenge Tour: la prima vittoria nel 2004, al Costa Rica Open, la seconda nel 2008 all'Oceânico Group Pro-Am Challenge, la terza nel 2010 al Credit Suisse Challenge, e l'ultima nel 2012 all'Ecco Tour Championship. Ma la miglior stagione di Alessandro è stata nel 2005 riguardo la sua partecipazione all'European Tour, risultando al 98° posto, e il suo miglior risultato è stato un secondo posto nel dual-ranking del 2004 al St Omer Open. L'ultima impresa di Alessandro Tadini è stata a fine settembre, quando dal 24° posto è salito conquistando il 10° con 204 colpi (68 69 67, -9) portandosi quindi in alta classifica nel Porsche European Open, il torneo dell'European Tour che si è svolto sul tracciato del Golf Resort Griesbach (di par 71), a Bad Griesbach in Germania. Un buon risultato per Alessandro, che in diverse occasioni ha trovato difficoltà a conquistare saldamente la sua carta, come negli anni tra il 2007 e il 2010, quando ha rimbalzato su diverse posizioni in classifica nei Challenge Tour conquistando vittorie e scendendo di posizione (appena fuori dai top 120 nella Race to Dubai del 2009) per tornare vincitore nel 2010 al Credit Suisse Challenge. Foto: European Tour
Oggi la conclusione del NBO Golf Classic Grand Final. Si chiude oggi la stagione del Challenge Tour sul tracciato dell'Almouj Golf a Muscat in Oman. Qui saranno assegnate 15 "carte" per l'European Tour 2016 ai primi classificati nell'ordine di merito, dunque un montepremi ricco e importante per l'anno a venire che indirizzerà in modo decisivo e determinato il percorso dei vincitori nella prossima stagione. Alla gara sono ammessi i migliori 45 giocatori del circuito tra cui i nostri azzurri Matteo Delpodio, al numero 34 della money list, e Lorenzo Gagli, numero 38; per entrare nel prossimo circuito maggiore (e ottenere quindi una delle carte) devono entrambi vincere o ottenere massimo il secondo posto. In ogni caso, la prima moneta di 64.000 euro sul montepremi totale di 375.000 può far sperare entrambi i nostri concorrenti, in quanto con tale cifra anche l'ultimo può accedere all'ottenimento della carta. Con il terzo premio di 25.000 euro possono inserirsi tra i primi 15 solo i giocatori che occupano al massimo il 30° posto nell’attuale money list. Arrivati a questo punto però, per almeno una decina di partecipanti i giochi sono già conclusi e competeranno soprattutto per conquistare la leadership nel Challenge Tour 2015. I candidati sono Ricardo Gouveia, in cima con 157.592 euro, seguono Sebastien Gros con 153.612 euro e Borja Virto con 135.432 euro. Per avere il quadro completo, rischiano di perdere il privilegio Jamie McLeary, Ryan Fox, Haydn Porteous, Daniel Im e John Hann, che si trovano tra l'11° e il 15° posto. Storicamente, i Grand Final hanno sempre riservato qualche sorpresa. Vediamo cosa ci aspetterà quest'anno.
Foto di European Tour.
IL CHALLENGE TOUR IN FRANCIA CON SETTE ITALIANI - Trasferta in Francia per il Challenge Tour che propone l’Open Blue Green Cotes d`Armor Bretagne (4-7 settembre) sul tracciato del Golf Blue Green de Pléneuf Val André, a Pleneuf, dove saranno al via Lorenzo Gagli, Alessandro Tadini, Matteo Delpodio, Niccolò Quintarelli, Andrea Rota, Filippo Bergamaschi e Nicolò Ravano. Sono tutti giocatori in grado di potersi proporre quanto meno per posizioni d’alta classifica insieme allo svedese Joakim Lagergren, reduce dal successo della scorsa settimana nel Northern Ireland Open, al cileno Mark Tullo, al sudafricano Jake Roos, al gallese Rhys Davies, ai francesi Thomas Linard, Benjamin Hebert e Adrien Bernadet, all’inglese William Harrold e agli spagnoli Jordi Garcia Pinto e Antonio Hortal. Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 gratificheranno il vincitore.
Alessandro Tadini ha rimontato dal 31° al 17° posto con 210 colpi (70 71 69, -6) nel terzo turno dell’Azerbaijan Golf Challenge Open (Challenge Tour), in svolgimento sul percorso del The National Azerbaijan Golf Club (par 72), a Quba in Azerbaijan, e nel giro finale avrà l’opportunità di inserirsi tra i top ten e ottenere un buon premio in euro per alimentare la money list in uno degli eventi più ricchi del circuito. Infatti sono in palio 300.000 euro con una prima moneta di 48.000 euro e con una seconda altrettanto interessante di 33.000 euro, poiché superiore a quella generalmente assegnata per una vittoria, e con gli altri compensi aumentati di conseguenza. E’ passato a condurre il francese Benjamin Hebert con 201 colpi (72 62 67, -15) che affronterà la tornata conclusiva con tre colpi di margine sullo svedese Alexander Bjork (204, -12). Possono provare a vincere anche l’altro transalpino Michael Lorenzo Vera, terzo con 205 (-11), il tedesco Moritz Lampert e gli inglesi Andrew Marshall e Gary Lockerbie, quarti con 206 (-10). Difficile, invece, che possano farlo gli inglesi Andrew Johnston e Daniel Gaunt, il danese Jeff Winther e l’olandese Tim Sluiter, settimi con 207 (-9). E’ crollato l’inglese Ben Evans, leader per 36 buche, e ora 11° con 209 (-6) dopo un 76 (+4). Navigano a metà graduatoria Lorenzo Gagli (70 72 71) e Andrea Rota (70 71 72), 37.i con 213 (-3), ed è scivolato in bassa, da 31° a 63° con 217 (70 71 76, +1), Nicolò Ravano. Hebert, 27enne di Brive nel 2011 ha ottenuto tre titoli con Challenge Tour passando direttamente nel circuito maggiore, poi non è riuscito a mantenere la ‘carta’ ed ora ci riprova sostenuto dalle sue indubbie qualità. Dopo essere salito dal 59° al secondo posto con un 62 (-10) ha dato seguito alla sua ottima performance con un 67 (-5) nato da un eagle, sette birdie e quattro bogey. Per Tadini 69 (-3) colpi con cinque birdie e due bogey; per Gagli 71 (-1) con due birdie e un bogey; per Rota 72 (par) con tre birdie e tre bogey; per Ravano 76 (+1) con due birdie e sei bogey. Sono usciti al taglio, caduto a 143 (-1): Matteo Delpodio, 90° con 146 (72 74, +2), Filippo Bergamaschi, 104° con 147 (74 73, +3), Niccolò Quintarelli, 116° con 148 (74 74 , +4), e Domenico Geminiani, 142° con 153 (74 79, +9).
Alessandro Tadini, Andrea Rota e Nicolò Ravano, 31.i con 141 (-3) e con gli stessi parziali (70 71), sono rimasti a metà classifica nell’Azerbaijan Golf Challenge Open (Challenge Tour), in svolgimento sul percorso del The National Azerbaijan Golf Club (par 72), a Quba in Azerbaijan, dove è rimasto da solo in vetta l’inglese Ben Evans (133 - 66 67, -11). Protagonista di giornata il francese Benjamin Herbert, che con un 62 (-10) è balzato dal 59° al secondo posto con 134 (72 62, -10). Al terzo con 135 (-9) lo svedese Alexander Bjork e il danese Jeff Winther, leader dopo un giro con Evans insieme al transalpino Edouard España ora quinto con 136 (-8) alla pari con il connazionale Michael Lorenzo Vera, con l’olandese Tim Sluiter e con l’inglese Gary Lockerbie. E’ rimasto in gara Lorenzo Gagli, 40° con 142 (70 72, -2), mentre sono usciti al taglio, caduto a 143 (-1): Matteo Delpodio, 90° con 146 (72 74, +2), Filippo Bergamaschi, 104° con 147 (74 73, +3), Niccolò Quintarelli, 116° con 148 (74 74 , +4), e Domenico Geminiani, 142° con 153 (74 79, +9). Evans ha mantenuto la leadership con un 67 (-5), dovuto a due eagle, due birdie e a un bogey, ed Hebert ha siglato il 62 con undici birdie, dei quali sette nella prima metà del tracciato, e un bogey. Rota e Tadini hanno segnato entrambi quattro birdie e tre bogey per il 71 (-1) e Ravano ha realizzato lo stesso score con quattro birdie, un bogey e un doppio bogey. Per Gagli 72 (par) colpi con te birdie e tre bogey. Sono in palio 300.000 euro, per una delle gare più ricche del circuito, con una prima moneta di 48.000 euro e con una seconda altrettanto interessante di 33.000 euro, poiché superiore a quella generalmente assegnata per una vittoria.
Lorenzo Gagli, Alessandro Tadini, Andrea Rota e Nicolò Ravano sono al 26° posto con 70 (-2) colpi nell’Azerbaijan Golf Challenge Open (Challenge Tour), in svolgimento sul percorso del The National Azerbaijan Golf Club (par 72), a Quba in Azerbaijan. Guida la classifica con 65 (-7) colpi un terzetto formato dal francese Edouard España, dall’inglese Garrick Porteous e dal danese Jeff Winther, che ha un colpo di vantaggio sugli inglesi Ben Evans e Andrew Johnston (66, -6), quest’ultimo teso a conquistare il terzo titolo stagionale che lo proietterebbe direttamente nell’European Tour. Seguono con 67 (-5) lo svedese Johan Edfors, il transalpino Baptiste Chapellan e l’olandese Tim Sluiter e con 68 (-4) l’inglese Gary Lockerbie, lo svedese Alexander Bjork e il francese Michael Lorenzo Vera. E’ a metà graduatoria Matteo Delpodio, 61° con il 72 del par, e sono al 103° posto con 74 (+2) Filippo Bergamaschi, Domenico Geminiani e Niccolò Quintarelli. Hanno tenuto un cammino abbastanza lineare Gagli (tre birdie, un bogey) e Tadini (quattro birdie, due bogey), mentre lo score è stato abbastanza sofferto per Nicolò Ravano (cinque birdie, tre bogey), per Andrea Rota (sei bridie, quattro bogey) e per Delpodio (cinque birdie, cinque bogey). Hanno fatto cammino assolutamente parallelo Bergamaschi, Geminiani e Quintarelli che hanno segnato tutti tre birdie, tre bogey e un doppio bogey. Sono in palio 300.000 euro, per una delle gare più ricche del circuito, con una prima moneta di 48.000 euro e con una seconda altrettanto interessante di 33.000 euro, poiché superiore a quella generalmente assegnata per una vittoria.
Si disputa in Azerbaijan uno dei tornei più ricchi del Challenge Tour, l’Azerbaijan Golf Challenge Open (31 luglio-3 agosto) sul percorso del The National Azerbaijan Golf Club a Quba. Sono in palio 300.000 euro con una prima moneta di 48.000 euro e con una seocnda altrettanto interessante di 33.000 euro, poiché superiore a quella generalmente assegnata per un successo. Otto gli italiani presenti: Lorenzo Gagli, Alessandro Tadini, Matteo Delpodio, Niccolò Quintarelli, Andrea Rota, Filippo Bergamaschi, Nicolò Ravano e Domenico Geminiani in un field che comprende quasi tutti i migliori elementi del circuito. Saranno particolarmente motivati l’inglese Andrew Johnston, il sudafricano Jake Roos e il tedesco Moritz Lampert, che avendo già ottenuto due titoli in stagione con un terzo salirebbero immediatamente nell’European Tour. Tra gli altri possibili protagonisti ricordiamo i francesi Thomas Linard, Edouard España e Alexander Kaleka, l’inglese William Harrold, il belga Pierre Relecom, il gallese Rhys Davies, lo spagnolo Antonio Hortal, il cileno Mark Tullo e lo statunitense Daniel Im. Attesi a una conferma delle ultime belle prestazioni Niccolò Quintarelli, Filippo Bergamaschi e Nicolò Ravano.
Ancora un piazzamento in alta classifica per Filippo Bergamaschi, ottavo con 274 (66 66 73 69, -10) e per Nicolò Ravano, 13° con 275 (69 68 66 72, -9), nel Le Vaudreuil Golf Challenge, torneo del Challenge Tour in onda sul tracciato del Golf PGA France du Vaudreuil (par 71), nella città francese sponsor dell'evento. Ha siglato il secondo titolo in meno di un mese il 25enne inglese di Londra Andrew Johnston (268 - 66 69 69 64, -16), che ha preso tutti d'infilata con un 64 (-7) risalendo dalla settima piazza. Il miglior score di giornata però è stato il 63 (-8) con cui il dilettante francese Clèment Sordet (272, -12) si è portato dal 29° al secondo posto condiviso con il coreano Byeong-hun An, con lo statunitense Connor Arendell e con lo svedese Jens Fahrbring, leader dopo tre giri. Al sesto con 273 (-11) il francese Edouard Espana e l'inglese Jason Palmer e all'ottavo, alla pari con Bergamaschi, il transalpino Lionel Weber e gli inglesi Michael Fitzpatrick, Callum Shinkwin e Gareth Shaw. Johnston, al quale sono andati 32.000 euro su un montepremi di 200.000 euro, è partito con un bogey, ma ha subito cambiato marcia e ha concluso la sua volata vittoriosa con un eagle e sei birdie, mentre Sordet ha fatto percorso netto con otto birdie. L'ultima buca ha invertito la classifica di Bergamaschi e di Ravano. Il primo è entrato tra i top ten con un eagle, dopo un birdie e un bogey (69, -2) e Ravano vi è uscito con un doppio bogey che era stato preceduto da tre birdie e da due bogey (72, +1). Per Rota un 72 con cinque birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Non hanno superato il taglio Domenico Geminiani, 98° con 145 (71 74, +3), Alessandro Tadini, 116° con 147 (72 75, +5), Matteo Delpodio, 131° con 150 (79 71, +8), Lorenzo Gagli, 135° con 151 (78 73, +9) e Federico Colombo, 143° con 153 (73 80, +11).
Filippo Bergamaschi si è portato al comando con 132 colpi (66 66, -10), alla pari con lo svedese Jens Fahrbring (66 66) e con l'inglese Jason Palmer (66 66) nel Le Vaudreuil Golf Challenge (Challenge Tour) in svolgimento al Golf PGA France du Vaudreuil (par 71), nella città francese sponsor dell'evento. Il trio di testa ha due colpi di margine su un altro terzetto composto dal nordirlandese Gareth Shaw, dall'inglese Jack Senior e dal belga Pierre Relecom (134, -8), in vetta dopo un giro. Al settimo posto con 135 (-7) il francese Michael Lorenzo Vera, lo svedese Johan Edfors, l'irlandese Niall Kearney e l'inglese Andrew Johnston e al 13° con 137 (-5) un brillante Nicolò Ravano, risalito dal 23°. Gran rimonta di Andrea Rota, da 83° a 20° con 138 (72 66, -4) e note dolenti per gli altri italiani. Infatti non hanno superato il taglio Domenico Geminiani, 98° con 145 (71 74, +3), Alessandro Tadini, 116° con 147 (72 75, +5), Matteo Delpodio, 131° con 150 (79 71, +8), Lorenzo Gagli, 135° con 151 (78 73, +9) e Federico Colombo, 143° con 153 (73 80, +11). Bergamaschi ha segnato il secondo 66 (-5) di fila con sei birdie e un bogey. Stesso score anche per Rota con un eagle, sette birdie, due bogey e un doppio bogey e 68 (-3) per Ravano con quattro birdie e un bogey. Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 destinati al primo classificato.
Il belga Pierre Relecom, vincitore domenica scorsa dello Swiss Challenge, ha confermato il suo ottimo momento di forma e con un ottimo 65 (-5) è balzato in vetta al Le Vaudreuil Golf Challenge (Challenge Tour) in svolgimento al Golf PGA France du Vaudreuil (par 71), nella città francese sponsor dell’evento. Non è stato da meno Filippo Bergamaschi, al secondo posto con uno score di 66 (-5) colpi, in una giornata che globalmente non è stata favorevole agli italiani. Infatti solo Andrea Rota, 23° con 69 (-2), è in buona posizione, mentre sono a rischio di uscita Domenico Geminiani, 61° con 71 (par), Alessandro Tadini e Andrea Rota, 83° con 72 (+1), e Federico Colombo, 101° con 73 (+2). Turno da dimenticare e situazione difficilmente recuperabile per Lorenzo Gagli, 147° con 78 (+7), e per Matteo Delpodio, 154° con 81 (+10). Relecon, 29enne di Bruxellex, proverà a conquistare il secondo successo nel circuito, ma sarà impresa difficile con un lotto di concorrenti molto agguerriti che lo seguono in una classifica molto corta. Sono insieme a Bergamaschi anche il nordirlandese Gareth Shaw, gli inglesi Jason Palmer, Jack Senior, Andrew Johnston e Callum Shinkwin e gli svedesi Niclas Johansson e Jens Fahrnring (66, -5). Affollata anche la decima piazza dove si trovano con 67 (-4) ii francesi Edouard España e Clément Sordet (am), l’inglese Andrew Marshall, lo statunitense Connor Arendell, lo svedese Johan Edfors, il belga Guillaume Watremez e l’irlandese Niall Kearney. Per Relecom sei birdie senza errori e sei birdie anche per Bergamaschi, ma con un bogey. Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 destinati al primo classificato.
Alessandro Tadini, Lorenzo Gagli, Matteo Delpodio, Andrea Rota, Filippo Bergamaschi, Federico Colombo, Nicolò Ravano e Domenico Geminiani saranno impegnati nel Le Vaudreuil Golf Challenge (24-27 luglio), torneo del Challenge Tour che ha luogo al Golf PGA France du Vaudreuil, nella città francese sponsor dellâevento. Si attendono buone cose da Tadini, Gagli e Delpodio, ma ci sono altri azzurri in grado di farsi valere. Tra i possibili protagonisti citiamo anche il belga Pierre Relecom, reduce dal successo nello Swiss Challenge della scorsa settimana, lo scozzese Andrew McArthur, gli inglesi Andrew Johnston e Gary Lockerbie, gli spagnoli Antonio Hortal e Jordi Garcia Pinto, il francese Julien Guerrier e lâolandese Maarten Lafeber. Il montepremi Ú di 200.000 euro dei quali 32.000 destinati al primo classificato.
Al Challange Tour, il torneo Kazakhistan Open è stato vinto da vinto da Scott Henry con 269 (66 67 67 69, -19). Il 25enne di Glasgow ha ottenuto la prima vittoria nel circuito superando con un par alla seconda buca di spareggio l’austriaco HP Bacher (67 67 71 64) con il quale aveva terminato alla pari le 72 buche regolamentari dopo che Henri si era fatto raggiungere per un doppio bogey alla buca 15. Alessandro Tadini si è classificato al 22° posto con 276 colpi (69 68 68 71, -12) e Matteo Delpodio è terminato al 33° con 278 (71 66 73 68, -10).I due hanno sorpassato nel turno finale il francese Alexander Levy, terzo con 270 (-18), il quale era in vetta dopo il terzo turno. Al quarto posto con 271 (-17) lo scozzese Andrew McArthur, il danese Lasse Jensen e l’inglese Jack Senior, che abitualmente gioca nell’Alps Tour, al settimo con 272 (-16) il danese Roope Kakko, lo statunitense Scott Pinckney e l’inglese Gary Lockerbie, che è rimasto in vetta alla money list. Tadini ha girato in 71 (-1) colpi con quattro birdie e tre bogey; Delpodio in 68 (-4) con sei birdie e due bogey. Sono usciti al taglio Andrea Perrino, 82° con 143 (68 75, -1), e Marco Crespi, 108° con 146 (70 76, +2).
Grazie al primo premio di ben 64.000 euro (sui 400.000 in palio) Henry è salito al sesto posto dell’ordine di merito e Bacher, con i 32.000 di secondo premio, al 13°. Tadini è ottavo.
Andrea Pavan è stato il protagonista della terza gionata dell'Apulia San Domenico Grand Final. Il romano infatti si è portato in testa alla classifica grazie ad un perentorio giro in 65 colpi che gli ha permesso di distaccare di un colpo Tommy Fleetwood, precedente leader ed autore di un 69 nelle terze diciotto. Ha continuato bene anche Federico Colombo che si è portato dal 27° al 10° posto e si prepara per risalire ulteriormente la classifica nell'ultimo giro. Non così bene Alessandro Tadini che, dopo aver rimontato nella terza giornata, ha incontrato un giro difficile e sfortunato che gli ha fatto perdere 12 posizioni, dall'11° al 23° posto. Proprio Tadini dovrà spingere al massimo nell'ultimo giro per conquistare la carta vista la sua attuale 17° posizione nell'ordine di merito che non gli permetterebbe di giocare l'anno prossimo sul tour europeo.
Sam Little ha vinto il Roma Golf Open conquistando così il quinto titolo in carriera del Challenge Tour e terzo stagionale. L'inglese ha battuto grazie ad un par alla quarta buca di spareggio lo svedese Pelle Edberg e si è così portato in testa alla money list del Challenge Tour, assicurandosi così il passaggio all'European Tour per il 2012. Molto bene gli italiani con Federico Colombo ed Andrea Pavan settimi, Gregory Molteni 13° ed Alessandro Tadini 23°. Degli altri italiani (17 alla partenza su 114 concorrenti) che hanno superato il taglio, caduto a 144 (+2), Matteo Delpodio si è mantenuto in media classifica, 36° con 287 (70 71 72 74, +3), così come Marco Bernardini, 42° con 288 (70 73 71 74, +4), e sono terminati 60.i con 295 (+11) Emanuele Canonica (74 69 77 75) e Andrea Perrino (75 68 77 75). Sono usciti dopo 36 buche: Nunzio Lombardi e Federico Elli, 80.i con 146 (+4), Luca D’Andreamatteo, 88° con 148 (+6), Nino Bertasio e Mattia Miloro, 95.i con 150 (+8), Alessio Bruschi, 107° con 152 (+10), e Leonardo Motta, 111° con 158 (+16). Si sono ritirati Andrea Maestroni e Andrea Signor.
La squadra del professionista francese Anthony Snobeck, con i dilettanti Maria Tilmann, Chiara Mantegazza, Francesco D’Eramo, Giovanni Sernicola e Stefano Broglia ha vinto con 55 colpi (-17) la Intesa Sanpaolo Pro Am che, sul percorso dell’Olgiata Golf Club, ha fatto da prologo al Roma Golf Open, torneo del Challenge Tour e del Pilsner Urquell Pro Tour, che si disputa da domani, mercoledì 13 ottobre, a domenica 16. Alla gara hanno preso parte 31 squadre di sei elementi composte da un professionista e da cinque dilettanti e si è svolta sulla distanza di 18 buche, una sola palla valida. Al secondo posto, con 57 (-15) si è classificata la formazione del romano Andrea Pavan, con l’attore Claudio Amendola, Tiziano Pavan, Marco Tammaro, Francesco Acampora e Maurizio Mantegazza, al terzo il team dell’inglese Phillip Archer con Gianluca Rosa, Massimiliano Lancillotti, l’ex calciatore Dino Zoff, l’ex saltatore Giacomo Crosa e l’ex sciatore Michael Mair (57), al quarto la compagine dell’altro romano Mattia Miloro, neo pro, con Claudio e Davide Carnevale, Marco Zonchello, Luca Nardi e Paolo Mantegazza (57) e al quinto la squadra di Nino Bertasio, con Carlo ed Elisabetta Celani, Alberto Di Bagno, Sara Pagni e Massimo Paglialunga (58, -14). Il terzo romano in gara Marco Bernardini (60, -12) ha chiuso in sesta posizione insieme a Marco Sessich, Salvatore Buellis, Lorenzo Marronaro, Andrea Alessi e Giorgio Bove. Hanno preso parte all’evento anche Prisca Taruffi, pilota di rally, che ha chiuso al 13° posto con il team di Alessandro Tadini (62, -10) e l’attore Stefano Masciarelli, 22° con lo scozzese Callum MacAulay (64, -8). Ora la parola passa ai protagonisti del Roma Golf Open. Il torneo si svolge sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno, Al termine delle prime 36 il taglio lascerà in gara i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto. Nella prima giornata le partenze inizieranno alle ore 8 e termineranno alle ore 13,33. Conclusione prevista attorno alle ore 19.Il montepremi è di 160.000 euro con prima moneta di 25.600 euro. L’ingresso per il pubblico è gratuito. http://www.freedirectory.it
Alessandro Tadini è stato l'assoluto protagonista della seconda giornata del Fred Olsen Challenge de Espana. Nel torneo del Challenge Tour l'Italiano è passato in testa grazie ad uno straordinario giro chiuso in 63 colpi, 8 sotto il par del campo portandosi 14 colpi sotto il par del torneo. Ora Tadini è leader insieme a Matthew Cryer entrambi con un colpo di vantaggio su Christophe Brazillier, Nicolas Meitinger e Lloyd Kennedy. Hanno passato il taglio anche Matteo Delpodio, Nunzio Lombardi ed Andrea Perrino.
Andrea Pavan, ottavo con 212 (73 66 73, -4), ha perso sei posizioni, ma è rimasto in alta classifica nella M2M Russian Challenge Cup , torneo del Challenge Tour che si conclude con la disputa del quarto giro sul percorso del Tseleevo Golf & Polo Club di Mosca (par 72), in Russia. Sono al 14° posto con 214 (-2) Andrea Maestroni (72 69 73) e Matteo Delpodio (71 73 70) ed è salito dal 47° al 34° con 219 (+3) Alessandro Tadini (73 74 72). Al comando si è formato un trio con 209 colpi, sette sotto par, composto dall’inglese Sam Little, dall’austriaco Florian Praegant e dallo svedese Pelle Edberg, ma sono a ridosso quattro inglesi: Andrew Johnston, quarto con 210 (-6), Sam Walker, Andrew Marshall e Charlie Ford, quinti con 211 (-5). Insieme a Pavan, che è ancora in corsa per il titolo, si trovano lo scozzese Chris Doak e lo svedese Martin Erlandsson. Il romano ha iniziato bene ed è passato tre colpi sotto par dopo otto buche (quattro birdie e un bogey), poi sono arrivati un altro birdie, un bogey e due doppi bogey per il 73 (+1). Delpodio ha segnato tre birdie e un bogey per il 70 (-2); Maestroni due birdie e tre bogey per il 73; Tadini tre birdie e tre bogey per il 72 (par). Sono usciti al taglio Andrea Perrino, 86° con 151 (79 72, +7) e Federico Colombo, 95° con 152 (77 75, +8). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro e secondo premio di 27.500 euro.