Regole del golf: come affrontare un bunker durante il gioco

Nel gioco del golf quando si incontrano i bunker, il golfista è obbligato ad attenersi alle regole del gioco e a mantenere un comportamento adeguato. Qual è il miglior modo per affrontare un bunker durante il gioco? COS'È IL BUNKER Il bunker è un banco di sabbia di piccole dimensioni che spesso forma un monticello o una depressione all'interno del campo da golf. Riempito di sabbia, spesso il bunker può essere costituito anche da ghiaia o materiali simili. Solitamente è posto lungo il percorso di gioco e costituisce un ostacolo per il golfista perchè, quando la palla vi finisce dentro, il giocatore deve eseguire una tecnica di gioco non sempre facile da realizzare. LA PALLA NEL BUNKER La palla è considerata dentro il bunker solo quando essa vi giace dentro o ne tocca una qualsiasi parte. Secondo le regole del golf correnti, la pallina che vi finisce dentro deve essere giocata al suo interno, perchè il bunker è considerato parte integrante del campo di gioco. Il golfista non deve assolutamente toccare la sabbia con la testa del bastone, per non incorrere in una penalità. Inoltre la pallina non può essere droppata al di fuori del bunker, a meno che non sia allagato. In quel caso è concesso droppare la palla in un luogo più asciutto. Se all'interno del bunker ci sono degli impedimenti sciolti, quali foglie, rami e pietre, il golfista non può assolutamente toccarli, a meno che non sia previsto dalle regole locali del campo da gioco. Foto  

Gennaio 6, 2017 / Commenti disabilitati su Regole del golf: come affrontare un bunker durante il giocoby / Tag:,
Regole del Golf: che cosa fare di fronte a un ostacolo d’acqua?

Per il golfista il corso d'acqua non è pittoresco, è un ostacolo. Ruscelli, stagni, laghi o scorci di mare possono guastare una gara e comprometterne il risultato finale. Come comportarsi di fronte a un ostacolo? OSTACOLI DIVERSI-COLORI DIVERSI Innanzitutto è bene chiarire che esistono due diversi tipi di ostacoli:  ostacoli d’acqua e ostacoli d’acqua laterali. Il normale ostacolo d'acqua è segnalato da paletti di colore giallo. Tale colore, si utilizza per quelle buche attraversate da ostacoli d'acqua dal significato strategico per il gioco di quella buca in particolare. L'ostacolo d'acqua laterale, segnatalo da paletti rossi, è un ostacolo o una parte di ostacolo d'acqua situato in modo da essere definito "impraticabile" il droppaggio della pallina dietro l'ostacolo d'acqua. COME COMPORTARSI DI FRONTE A UN OSTACOLO D'ACQUA Il giocatore che manda la pallina dentro i limiti di un ostacolo d'acqua potrebbe riuscire a giocarla dal suo interno qualora si fermasse in un punto privo o scarso d'acqua oppure sulla sponda. Il gioco potrebbe quindi continuare, tuttavia ci sono delle prescrizioni a cui far riferimento. Non si può, infatti, toccare né il terreno  né l'acqua prima di effettuare il colpo. Il gioco si fa certamente più difficile, ma almeno non si incorre nel colpo di penalità. Cosa accade se la pallina finisce in acqua fagocitata dalle onde? Il giocatore potrà ripetere il colpo da dove era stato fatto in precedenza, oppure potrà scegliere di droppare la pallina dietro l'ostacolo, passando per il punto esatto in cui la pallina si è trovata l'ultima volta, prima del suo ingresso in acqua.   link della foto

Dicembre 14, 2016 / Commenti disabilitati su Regole del Golf: che cosa fare di fronte a un ostacolo d’acqua?by / Tag:, ,
Regole del Golf: quando e come droppare una palla

Droppare è un termine nato nell'ambiente del golf, mutuato dal verbo inglese "to drop" che significa "lasciar cadere".  La regola che prevede di droppare e ridroppare la palla è una delle più infrante, soprattutto dai dilettanti. É bene, quindi, rivedere quando e come applicare tale principio. Droppare è la procedura prevista per rimettere in gioco la palla finita in un luogo non adatto al proseguimento secondo le regole previste, ed è legata a delle specifiche modalità. Innanzitutto la postura deve essere eretta con il braccio che tiene la palla verso l'esterno e all'altezza della spalla. A quel punto si lascia cadere la palla liberamente dalle mani. Nel cadere, però, la palla dovrà toccare per prima cosa il campo. Solo il campo, e non le scarpe del giocatore o il ferro. La palla nel cadere non dovrà avvicinarsi alla buca o allontanarsi più di due bastoni di lunghezza da dove è atterrata; ma deve essere il più possibile vicino a dove era posizionata in origine. Di fronte a una situazione d'interferenza con un'ostruzione inamovibile si può procedere al droppaggio della palla senza penalità. La suddetta interferenza riguarda un'ostruzione fastidiosa per la posizione della palla, dei piedi o per l'area dello swing che si intende effettuare. Inoltre, una palla droppata può essere ridroppata se essa:

  1. rotola e si ferma in un ostacolo
  2. rotola e si ferma fuori da un ostacolo
  3. rotola e si ferma su un putting green
  4. rotola e si ferma fuori limite
  5. rotola e si ferma a più di due bastoni di distanza da dove ha colpito per la prima volta una parte del campo
  6. rotola e si ferma più vicino alla buca
    Link della foto      

Novembre 9, 2016 / Commenti disabilitati su Regole del Golf: quando e come droppare una pallaby / Tag:, , , ,
Rubrica della Domenica: regola 20.2

Sembrandomi sciocco iniziare il 2016 senza dedicare un qualcosa a tal proposito, senza spendere quelle due parole che almeno per tradizione ci siamo riservati, trattenendo a noi stessi l’onere di dirle, derogando ad un ormai diffusa sobrietà nel parlare, per questa rubrica della Domenica a cui ormai molti si stanno affezionando ho voluto forse un po’ “pasolinianamente” lanciare un nuovo proposito che prescinde dalle regole sportive del golf: “per quest’anno mi attengo a seguire le regole”.  Per seguire bene le regole, oggi vado a parlare di una norma che in particolare non mi è molto simpatica, ma credo che  non sia tanto raro trovare un golfista che abbia il mio stesso problema: la regola in questione è la numero 20.2 - Droppare la palla (Regola 20.2): "Il giocatore che droppa la palla deve stare in posizione eretta, tenere in mano la palla all’altezza delle spalle e alla distanza del braccio e lasciarla cadere. Inoltre la palla deve essere droppata esclusivamente dal giocatore stesso." A tutti credo che sia capitato almeno una volta di droppare una palla, e a tutti è capitato di non farlo sempre nel modo più corretto, utilizzando magari due bastoni invece che uno, per ricordare meglio basta pensare che se si droppa con una penalità, si droppa a due bastoni, mentre  se si ha diritto a un droppaggio senza penalità si ha diritto a un solo bastone. Una regola un po' complicata, ma che con un po' d'impregno riusciremo ad osservare al meglio. Fonti cusgenovagolf.it

Gennaio 3, 2016 / Commenti disabilitati su Rubrica della Domenica: regola 20.2by / Tag:, ,
Tra gli ostacoli, il bunker di sabbia

Tra gli ostacoli, il bunker di sabbia. Nel fairway sono presenti diversi ostacoli, e i bunker di sabbia sono tra questi. Colline, alberi, cespugli sono considerati tra i più rilevanti, ma non sono considerati tali dalle regole, che li definisce soltanto parte del percorso. Gli unici ostacoli riconosciuti sono i bunker e gli specchi d'acqua. Il bunker è una depressione del terreno fatta con l'asportazione della superficie erbosa, sostituita con sabbia o materiale simile. Possono avere varie forme e dimensioni, e si trovano solitamente dove il giocatore con più facilità fa atterrare la palla al primo tiro o nelle immediate vicinanze del green, per rendere più difficile l'approccio ad esso. Al loro interno possono trovarsi zone inerbite, che non sono considerate bunker. La tecnica per far uscire la palla dal bunker si chiama "explosion", in quanto il giocatore dovrà tirare piuttosto forte per far uscire la palla da esso, e soprattutto dovrà mirare non alla palla ma alla sabbia, di qualche centimetro prima da essa, in modo che sia la sabbia a portare la palla. Il colpo in sé è abbastanza scenico, con la sabbia che vola, ma non è per niente un colpo facile e ci vuole molto allenamento per eseguirlo bene. Ci sono inoltre delle prescrizioni per eseguirlo. Intanto, non è permesso sondare le condizioni dell'ostacolo toccando la sabbia, né con le mani, né con il bastone. Non si possono toccare o muovere gli impedimenti sciolti quali foglie, ramoscelli, sassi (insetti compresi). Si possono invece rimuovere oggetti artificiali quali lattine o pezzi di carta (anche se la civiltà dovrebbe insegnare a gettare i rifiuti negli appositi cestini). Se la rimozione di tali oggetti dovesse causare lo spostamento della palla, questa potrà essere ripiazzata senza penalità. Infrangendo una di queste prescrizioni, il giocatore avrà due colpi di penalità. Potrebbe succedere, dopo un temporale, che il bunker sia allagato (acqua occasionale). In questo caso si può droppare senza penalità in una zona asciutta del bunker, il più vicino possibile alla palla, ma senza avvicinarsi alla buca. Viene anche ipotizzato il caso in cui il bunker fosse totalmente allagato (difficile data la pendenza, ma può accadere). In questo caso il giocatore dovrà accontentarsi di giocare la palla dove l'acqua è più bassa, oppure può decidere di droppare la palla fuori dal bunker, accollandosi un colpo di penalità. Foto: Golfpuglia

Dicembre 24, 2015 / Commenti disabilitati su Tra gli ostacoli, il bunker di sabbiaby / Tag:, , , , ,
Come droppare e rimettere in gioco una palla non giocabile

Come droppare e rimettere in gioco una palla non giocabile. Intanto, cosa significa droppare? La parola proviene dall'inglese "drop" ovvero lasciar cadere. Si tratta di un termine praticamente esclusivo del golf. Droppare è la procedura prevista per rimettere in gioco la palla finita in un luogo dove sarebbe troppo difficile se non addirittura impossibile proseguire in modo lineare con le regole del gioco. Dunque si può droppare la palla, ma per essere regolare l'azione deve avvenire secondo precise modalità. Innanzitutto, la postura. Per essere corretta deve essere eretta, con il braccio che tiene la palla verso l'esterno e all'altezza della spalla. A quel punto si lascia cadere la palla liberamente dalle mani. Ora, affinché l'azione sia valida, bisogna tener conto di queste considerazioni: prima di tutto, nel cadere la palla dovrà prima toccare il campo (quindi non le proprie scarpe o il ferro del giocatore). La palla non dovrà avvicinarsi alla buca, non dovrà mai allontanarsi più di due bastoni di lunghezza da dove è atterrata, e non dovrà entrare in ostacolo se droppata al suo esterno, e viceversa. Se una qualunque di queste prescrizioni dovesse accadere, non sarà considerata penalità, ma sarà necessario ripetere il droppaggio. Tale azione trova giustificazione con il fatto che la palla sia finita in luogo in cui è presente un'ostruzione inamovibile, un terreno in riparazione, un ostacolo d'acqua, o perché sia persa o fuori limite. Allora, nei primi due casi il droppaggio non prevede penalizzazioni, negli altri casi invece ci sarà un colpo di penalità. Questo perché l'ostruzione o il T.R. si trovano in zone del campo sacrificate da ciò che non avrebbe dovuto esserci, mentre negli altri casi è il giocatore che ha sbagliato il colpo. Dunque, la penalità. Il punto giusto in cui eseguire il droppaggio si calcola così: in caso di free drop, la distanza sarà di un bastone dal punto determinato, mentre nel caso in cui ci sia la penalità la distanza sarà di due bastoni. Foto: Regolegolf

Novembre 19, 2015 / Commenti disabilitati su Come droppare e rimettere in gioco una palla non giocabileby / Tag:, ,