
A soli 16 anni Matteo Manassero si trova ad affrontare la gara che sognava, con la città che tifa tutta per lui, i suoi amici, gente in arrivo da tutto al mondo per il Salone Italiano del Golf dove “brucerà” un altro record significativo.
“Mats” sale sul tee di questo evento quale n.1 del World Amateur Golf Ranking, la classifica mondiale del dilettanti, e al termine della seconda settimana di febbraio, era ancora al comando con 1360 punti, seguito dal francese Victor Dubuisson (1311,32) e da Nick Taylor (Can), Bob Cauley (Usa) e Peter Uilhein (Stati Uniti).
Decisivi sono stati i punti guadagnati con la qualificazione per i giri finali nei tornei degli Emirati dell’European Golf Tour di Abu Dhabi e Dubai. Questo fa sì che Manassero abbia sempre passato il turno nelle 5 competizioni giocate fino ad oggi fra i big del golf mondiale: Bmw Italian Open, Omega Swiss Masters, British Open, Abu Dhabi e Dubai. E grazie allo “storico” 13° posto nel major britannico a Turnberry dove ha avuto l’onore di giocare assieme al leggendario Tom Watson (59 anni) che gli ha pronosticato una grande carriera, ha vinto la Silver Medal quale miglior dilettante.
Nato a Negrar (Verona) il 19 aprile 1993, m.1,81, 81 chilogrammi, studente al Liceo Scientifico, tesserato per Garda golf, il 20 giugno 2009 a Fromby ha trionfato a soli 16 anni nel 124° British Amateur Championship battendo in finale l’inglese Sam Hutsby (20 anni), facendo crollare di ben due anni il record quale più giovane vincitore (detenuto dall’inglese Bobby Cole, 18 anni). Grazie al successo ha ricevuto l’invito per il 138° British Open a Turnberry e per il Masters di Agusta agli inizi di aprile, che dovrebbe essere la sua ultima gara prima del passaggio al professionismo. Nelle 5 incursioni fra i “pro” del “veronese volante” ha vinto in totale 101 mila euro di premi anche se come dilettante non ha potuto incassare la significativa “posta” perché nessun coetaneo vincerebbe una somma simile.
Fuori dal golf le sue passioni sono il calcio, gli amici e il cinema, non è fidanzato, gioca spesso con la maglia azzurra della nazionale. E’ ammirato anche per il suo fair play. I suoi idoli golfistici sono Severiano Ballesteros del quale è la perfetta copia giovanile come gioco, potenza e struttura atletica, e Justin Rose.
Nessun giocatore alla sua età ha avuto picchi di risultati tanto alti a livello maggiore, nemmeno Tiger Woods. Come il fenomeno del golf americano, ha cominciato a 3 anni a praticare questo sport grazie al padre, originario di Cuneo, e subito il suo talento e la passione gli hanno permesso di fare incetta di titoli giovanili e assoluti nazionali individuali e a squadre, e di vincere anche all’estero.
Recentemente la Federgolf gli ha conferito il ruolo di testimonial del golf italiano, onore riservato ai fratelli Molinari e a Diana Luna. “E’ fra i giocatori – ha dichiarato il presidente prof.Chimenti – che rappresentano l’immagine emergente di un golf tricolore che ha ormai conquistato posizioni di assoluto prestigio a livello internazionale”.
Tutto sta avvenendo molto rapidamente nella carriera di Manassero, e proprio nella sua Verona debutterà ufficialmente nel ruolo testimonial del golf azzurro proprio nell’apertura della stagione, il Salone Italiano del Golf dal 27 febbraio all’1 marzo. Molto attesa, sabato 27 marzo (ore 17.00), la sua conferenza stampa nell’area espositiva delle Fiere, per parlare del suo futuro assieme al presidente della Federazione prof.Chimenti.
Sempre sabato 27 marzo gli organizzatori nel corso di un gala per beneficenza consegneranno il vincitore 2010 del “Golftown Award-Oscar del golf ” e il giovane veronese è nella ristretta rosa dei candidati.
Sarà divertente per Matteo Manassero calarsi nei panni d’animatore, toccare con mano la sua nuova popolarità, affrontare la stampa e svolgere quel ruolo promozionale strategico per la Federazione che ha varato un progetto-scuola per allargare l’area dei praticanti e quella agonistica.
Il Salone gli proporrà oltre a creare un clima di festa, di aprire ufficialmente il “driving contest”, una gara libera a tutti il cui campo di gara grazie alla tecnologia è rappresentato da un grande schermo in grado di offrire le immagini reali dei maggiori percorsi al mondo. Il traguardo per Manassero sono il 300 metri.

per maggiori informazioni: http://www.golftown.it/