Discutiamo oggi di una particolare regola stabilita dalla Federazione Italiana Golf e applicata esclusivamente al golf dilettantistico nazionale. Allo scopo di preservare, soprattutto nei ragazzi, uno spirito del gioco improntato sui valori educativi dello sport e non sull’ambizione economica, il limite massimo del valore di un premio (o di un buono-premio) stabilito dalle Regole per lo Status del Dilettante, è di 700€ per ogni torneo. Ad esso possono aggiungersi solo le eventuali ricompense per le hole-in-one, che devono rispettare lo stesso limite; in ogni caso, la somma dei premi non deve superare il doppio del limite se si tratta di una gara su 18 buche, il triplo del limite per le gare di 36 buche, il quadruplo per quelle di 54 e il quintuplo per le competizioni di 72 buche. La FIG specifica che “Non sono tenuti ad osservare i precisati limiti i premi simbolici quali trofei in metallo prezioso, ceramica, vetro e simili, purché contraddistinti da un'incisione permanente e sempre che non siano usati come mezzo per eludere lo spirito della Regola sul limite del valore dei premi”. È responsabilità del giocatore assicurarsi di non accettare premi che eccedono la suddetta cifra; la penalità per l’infrazione della regola consiste nella revoca dello Status di Dilettante per un periodo minimo di due anni e per un massimo di quattro. Nell’emettere il regolamento sul valore dei premi, la FIG ha assolto il compito di salvaguardare il golf amatoriale dalla logica di mercato che pervade ogni sport professionistico, assicurandosi che venga praticato sempre per piacere e non per profitto: la ragione primaria per partecipare ad una gara di golf dilettantistico deve basarsi sull’aspetto sportivo, non su quello finanziario. È importante per la tradizione del golf che vi sia una chiara distinzione tra professionismo e dilettantismo, specialmente se si considera che nel circuito professionistico le gare vengono classificate per importanza quasi esclusivamente in base ai premi in palio. Ciò consente anche la sopravvivenza degli sponsor minori, che supportano i Circoli provinciali e verrebbero altrimenti eliminati.
Da poco è stato allestito il nuovo sito della Federazione Italiana Golf: un nuovo look sul web che mette al centro la Ryder Cup e coloro che intendono iniziare a giocare. Dopo la Ryder Cup 2022 affidata all'Italia e la nomina di Gian Paolo Montali come direttore generale del Progetto Ryder Cup 2022, ecco il restyling del sito ufficiale della federazione. I primi passi per la promozione del golf in Italia si iniziano a vedere. Il nuovo sito appare più interattivo di quello precedente: i loghi e le immagini presenti risultano per la maggior parte cliccabili, e così i titoli delle pagine principali. Le sezioni già presenti nel sito precedente sono state riorganizzate per apparire in evidenza. Ryder Cup in evidenza - Il logo dell'importante torneo internazionale appare in alto a sinistra nella Home Page, affianco ai loghi della federazione, al centro, e del Coni, a destra. Con un click è possibile accedere ai diversi siti ufficiali; per la Ryder Cup il collegamento è diretto con la pagina del sito, accessibile anche dalla navigatin bar. Una pagina creata ad hoc per la Ryder Cup, una nuova pagina, maggiore per dar maggiore risalto al torneo. Iniziare a giocare: attenzione ai nuovi giocatori - Per la prima volta, appare in grande e al centro della Home Page, una nuova pagina dedicata ai nuovi giocatori. In questa pagina vi sono tutte le indicazioni per iniziare a giocare: dalle regole, alla guida al tesseramento, alle attrezzature necessarie; appare perfino un glossario per avvicinarsi al lessico specifico di questo sport. Nuovo sito, nuovo look, in cerca di nuovi giocatori. Giusto sotto il collegamento a questa pagina, appaiono altre tre pagine dedicate a tutti i tipi di giocatori, che si rivolgono e interpellano direttamente il visitatore del sito: "vuoi iniziare a giocare a golf?", "Sei già un golfista?", "Sei un agonista?". Area Social Network - In fondo alla Home Page gli sponsor e nuovamente la navigation bar, risalendo troviamo pagine dedicate ai Golf Club e ai Circoli, al patrimonio paesaggistico in Italia. Non solo, poco sopra, vi sono collegamenti ai profili Twitter e Facebook della federazione oltre che al Canale You Tube. Molto altro ci sarebbe da dire, ma invitiamo a fare direttamente esperienza del sito, oltre che della pagina: "La FIG si rifà il look sul web, guida al nuovo sito".
"Il Progetto promuove valori legati ai livelli di eccellenza nella vita dell’atleta e intende promuovere l’immagine e la conoscenza pubblica sulle esperienze di successo che hanno saputo coniugare livelli di eccellenza in ambito sportivo con partecipazioni e risultati di eccellenza in studi a carattere nazionale ed internazionale, di cui il diploma di laurea costituisce il simbolo riassuntivo. (Art. 5)". L'articolo è estratto dal Bando "Atleta Eccellente - Eccellente Studente" promosso dal Comitato Nazionali Atleti del Coni presieduta da Marco Durante e rivolto ai giovani atleti di interesse nazionale inclusi negli elenchi delle Squadre Nazionali maschili e femminili che conseguano il diploma di laurea magistrale in Italia nel corso del 2016. Possono inoltre presentare domanda al Bando gli atleti che siano negli elenchi delle Squadre Nazionali maschili e femminili che conseguano la laurea triennale nel corso del 2016. Nella riunione del 23 marzo il Comitato ha istituito questo progetto sportivo volto a valorizzare il talento sportivo e didattico degli studenti che vorranno partecipare. La Federazione Italiana Golf ha comunicato in un articolo pubblicato ieri (ndr 11 aprile) la presentazione del Bando-Regolamento in questione. Sul sito sono forniti pure i documenti che presentano il testo del bando e la domanda di partecipazione. vi saranno premi i denaro o menzioni di merito. Per chi fosse interessato l'articolo 8 specifica i criteri di valutazione dei candidati. Fatto salvo il principio di eticità, i criteri saranno i seguenti:
- Voto conseguito nel diploma di laurea (punti assegnati da 0 a 10)
- Età dello Studente (punti assegnati da 0 a 10)
- Originalità e innovazione nella scelta della Tesi di Laurea (punti assegnati da 5 a 20)
- Pubblicazione articoli su riviste Tecnico/Scientifiche qualificate (2 punti assegnati per articolo)
- Aver partecipato a manifestazioni sportive internazionali organizzate dal CIO / COE (punti assegnati da 0 a 10)
- Aver preso parte o essere iscritto ad un corso di Management Olimpico del CONI (punti assegnati 5)
- Punteggio a disposizione della Commissione di Valutazione su base oggettiva (punti assegnati da 0 a 10)
La Federazione Italiana Golf Disabili (FIGD) nasce nel 2004 dalla precedente Associazione Golfisti Italiani Disabili (AGID), nata nel 1998. E' affiliata alla Federazione Italiana Golf, al Comitato Italiano Paralimpico e, per gli aspetti più medici e sportivi, all'European Disabled Golf Association (EDGA). Ha sede principale a Milano, ma si è negli anni diffusa in quasi tutta italia con 11 delegazioni regionali. Obiettivo della Federazione: promuovere il gioco del golf in Italia come l'unica disciplina sportiva che permette ad atleti con disabilità e atleti normodotati di competere fianco a fianco nello stesso team, sugli stessi campi e con il medesimo regolamento.
Ma quali sono le sue caratteristiche? Fatta eccezione per gli strumenti di deambulazione, non ci sono sostanziali differenze rispetto al golf per normodotati. L'aspetto interessante, è che questo sport offre la possibilità di formare team di gioco in cui persone con disabilità e normodotati sono accomunati nel divertimento e nella competizione, incoraggiando opportunità di comunicazione e socializzazione e consentendo all’atleta disabile la piena consapevolezza delle proprie potenzialità fisiche, che sono quasi sempre maggiori di quanto si possa pensare.
Per quanto riguarda le categorie, ne sono state individuate sostanzialmente 5: i giocatori ciechi, i giocatori amputati e con protesi, i giocatori che necessitano di bastoni o stampelle, i giocatori che necessitano di sedia a rotelle e i giocatori mentalmente disabili. I giocatori ciechi, secondo quanto prevede il Regolamento del Golf adattato ai disabili, fissato dall’Antico Golf Club Reale scozzese di St. Andrews, che ha valenza quadriennale, possono avvalersi del supporto di un coach e di un portabastoni. Questa categoria ha sempre più facilmente la facoltà di praticare lo sport grazie alla messa a disposizione di specifiche mappe tattili e programmi personalizzati. Per i soggetti con difficoltà di deambulazione l’accessibilità al percorso di gioco è resa invece possibile da apposite sedie a rotelle, già ampiamente sperimentate, accettate sui percorsi di gioco e progettate specificatamente secondo quanto stabilito dal documento Americans with Disabilities Act del 1990. A vantaggio di questo tipo di soggetti si può sottolineare la sempre più frequente realizzazione di campi pratica e di interi percorsi privi barriere.
Lo sport, in particolare il golf, è bello proprio perché permette a chiunque di mettersi in gioco, contro se stessi e contro gli altri, andando verso un'importante crescita mentale e personale.
Renato Paratore, simpaticissimo nell'intervista della Federazione Italiana Golf. Domani inizierà il True Thailand Classic , in cui gareggerà Renato Paratore. Di questo atleta nostrano si è rapidamente trattato nell'articolo del 8 marzo (ndr ieri), Renato Paratore al True Thailand Classic. Di lui possiamo aggiungere che è nato il 14 dicembre del 1994, fa parte del Golf Club Parco di Roma G&CC, ed attualmente è 399° nel Official World Golf Ranking. In quest'anno ha disputato 7 tornei in cui 4 volte ha vinto premi in moneta. Attualmente 87°all'European Tour con l'obiettivo di entrare nei primi 60, nell'ordine di merito. Ma conosciamo meglio questa giovane promessa dello sport italiano in un'intervista rilasciata ormai qualche anno, a 16 anni, alla Federazione Italiana Golf. In questa intervista Roberto risponde in modo disponibile e molto simpatico alle domande dell'intervistatore indicando pregi e difetti del suo stile, abitudini sportive e non, e ripercorrendo i suoi primi successi in carriera. Intenzionato a raggiungere la categoria pro, confessa di preferire Tiger Woods a Rory McIlrroy. Ci informa su quanto si allena a settimana sotto la guida di Alessandro Bandini e il suo idolo, Matteo Manassero, oltre a tante altre curiosità. Video di Federazione Italiana Golf.
La squadra azzurra ha prevalso nettamente nell’incontro amichevole contro la selezione del Portogallo che si è svolto sul tracciato del Montado Golf Resort, a Palmela in Portogallo, e che ha fatto da prologo all’84° Portuguese International Amateur Championship (12-15 febbraio) in programma sullo stesso campo. La gara si è svolta in due sessioni, una di match play e una di singolo. Nella prima gli azzurri si sono imposti per 5-1 con i successi di Renato Paratore, Enrico Di Nitto, Guido Migliozzi e di Jacopo Guasconi e con i pareggi di Lorenzo Scalise e di Michele Cea. Nei singoli gli italiani hanno avuto la meglio con uno scarto di 14 colpi (444-458). Questi gli score parziali: Cea e Migliozzi 72, Di Nitto e Scalise 74, Guasconi 75, Paratore 77. Gli stessi giocatori insieme a Filippo Campigli e a Kevin Caneva, prendono parte ora all’84° Portuguese International Amateur Championship che si disputa con formula medal sulla distanza di 72 buche. Dopo 54 si assegnerà il Trofeo delle Nazioni e si effettuerà il taglio che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Accompagnano il team gli allenatori Alberto Binaghi e Federico Bisazza.
Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, ha così commentato la vittoria di Matteo MAnassero al Barclays Open che si è concluso ieri a Singapore: “Considero Manassero un genio, di quelli che nascono una volta ogni duecento anni, e non credo che a questa età ci sia qualcuno che possa vantare vittorie così importanti come lui. La soddisfazione è massima, non solo per il golf nazionale, bensì per tutto lo sport italiano che ha un autentico fenomeno capace, a mio avviso, di raggiungere qualsiasi risultato compreso il titolo olimpico. Manassero, la cui impresa è stata seguita in televisione da milioni di telespettatori in tutto il mondo, è un patrimonio di tutti che va preservato e amato da chiunque segua lo sport in generale”. Manassero ha firmato la nona vittoria stagionale dei professionisti italiani che si aggiunge a quelle ottenute da Francesco Molinari (Open de España, European Tour), Marco Crespi (Telenet Trophy, Challenge Tour), Alessandro Tadini (Ecco Tour Championship, Challenge Tour), Matteo Delpodio (Open Samanah, Alps Tour), Niccolò Quintarelli (Internorm Dolomiti Open, Alps Tour), Anna Rossi (Azores Open, LET Access), Alessandra Averna (BTG1 Parador Malaga Golf, Banesto Tour) e da Nicolò Ravano (Stage 2 QS European Tour).
La Federazione Italiana Golf, preso atto con vivo disappunto della decisione assunta dal Golf Club Milano di non consentire lo svolgimento del “Trofeo Silvio Marazza” sul suo percorso in seguito al comportamento non conforme all’etichetta da parte di alcuni giocatori, ha stabilito di spostare la gara nei giorni 3-4-5 luglio presso il Golf Club Asolo. Resta il fatto, tuttavia, che si è trattato di un iter improprio e inusuale attraverso cui sono state scavalcate le procedure regolamentari escludendo le competenze federali. In merito a questa vicenda, la FIG ha deciso di intraprendere ogni iniziativa volta ad accertare le responsabilità dovute a comportamenti che hanno portato all’annullamento di una delle gare più prestigiose del calendario dilettantistico nazionale. A conclusione delle indagini federali, i responsabili verranno immediatamente deferiti ai competenti organi di giustizia a cui verranno richiesti provvedimenti esemplari. La Federazione esprime infine il proprio rincrescimento per un episodio che non ha precedenti nella storia del golf italiano. Senza interferire con l’autonomia dei singoli Circoli, la FIG non può non richiamare tutti i soggetti coinvolti al senso di autodisciplina che deve ispirare sia gli atleti sia i dirigenti, tanto più in coincidenza con competizioni agonistiche di livello e interesse nazionale.
Il Consiglio della Federazione Italiana Golf, riunito nei giorni scorsi a Milano sotto la presidenza del professor Franco Chimenti, ha preso atto della lettera con cui Donato Di Ponziano ha rassegnato le dimissioni dai suoi incarichi federali. Leggi qui l'articolo completo: http://sport.repubblica.it/news/sport/golf-fig-consiglio-prende-atto-dimissioni-di-ponziano/4165441
A Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, verrà consegnato domani, venerdì 24 febbraio, il prestigioso premio “Museo Privato Bisagno della Storia e dell’Antiquariato del Golf”. La cerimonia avverrà alle ore 19 nella sede del Museo alla vigilia dell’apertura del Salone Italiano del Golf. La Giuria ha assegnato il premio (“il Golfista”, scultura in bronzo, opera dell’artista Gilberto Perlotto) con la seguente motivazione: “Chimenti rispecchia gli ideali legati alla tradizione del golf, con la capacità di orientare il proprio sguardo oltre il momento sportivo contingente e di rapportare la sua mente con valori golfistici che non hanno confini territoriali o temporali. Quindi, è la personalità che rappresenta lo spirito a cui si richiama il Museo Privato Bisagno della Storia e dell’Antiquariato del Golf”.
La Giuria presieduta da Fulvio Golob, Direttore Responsabile de “Il Mondo del Golf”, era composta da Marco Bisagno, ideatore del Museo e Vice Presidente di Veronafiere, da Carlo Alberto Delaini, Responsabile Servizio Stampa Veronafiere e coordinatore del Premio, da Marco Dal Fior, Presidente Associazione Italiana Giornalisti Golfisti, e da Paolo Emilio Pacciani, Vicepresidente della predetta associazione.
Promotore dell’iniziativa, giunta alla seconda edizione, è Marco Bisagno, creatore dieci anni addietro del Museo in cui si rivive la storia del golf dal 1450 a oggi attraverso preziosi cimeli e testimonianze d’epoca. Con il Museo Bisagno ha voluto ricordare il figlio Davide appassionato golfista, scomparso a trent’anni in un incidente stradale.Al giorno d’oggi, i problemi ambientali sono probabilmente l’ultimo fattore che influenza la progettazione, la costruzione e la manutenzione dei campi da golf sul territorio italiano. L’immagine del golf dipinta da alcuni media e da alcuni ferventi ecologisti, caratterizzata da un uso sregolato di risorse idriche, da dosi eccessive di pesticidi e fertilizzanti , da parchi curati e artificiali privi di flora e fauna, non favorisce infatti la realizzazione di nuove strutture paragonate troppo spesso ad abusi edilizi incompatibili con l’ambiente circostante. Oggi un campo da golf, a 18 buche, secondo stime dell’Associazione Europea del Golf, consuma in media 2.000 metri cubi di acqua al giorno per l’irrigazione del percorso, l'equivalente di un paese di 8.000 persone. A questa vanno aggiunti i numerosi prodotti dannosi per l’ambiente tra i quali i fertilizzanti, i Fitofarmaci, i pesticidi ed i diserbanti utilizzati per l’ordinaria gestione del manto erboso. Per trovare una soluzione alla manutenzione ecologica dei circoli, la Federazione italiana golf ha deciso di promuovere il progetto, su scala nazionale, impegnati nel verde con lo scopo di sensibilizzare sia i golfisti che i gestori a riflettere sull'impatto ambientale di luoghi solitamente “costosi” per la natura. Si tratta di un riconoscimento che ha come obiettivo principale quello di promuovere e comunicare lo sviluppo ecosostenibile del golf attraverso l’utilizzo di tecnologie, metodologie, progettazioni e gestioni in grado di sviluppare un netto miglioramento della sostenibilità ambientale del percorso e un approccio responsabile nell’utilizzo delle risorse naturali. Alcune iniziative promosse sono: 1. L'utilizzo di tappeti erbosi ecocompatibili, composti cioè dalla specie più idonea al clima del posto, così da risparmiare acqua e manutenzione. 2. L'utilizzo di acqua non potabile per l'irrigazione. 3. La limitazione o l'eliminazione dei fitofarmaci per la cura del campo. 4. L’utilizzo dei pannelli fotovoltaici per le tettoie dei parcheggi o dei campi pratica. 5. Solo sensibilizzando tutto il movimento ad utilizzare queste tecnologie si potrà ottenere quel consenso da parte delle istituzioni che ancora manca per migliorare lo sviluppo del golf nel nostro paese. Il progetto vuole infatti favorire la nascita di percorsi eco-sostenibili attraverso un modello di riferimento per la gestione ecocompatibile dei percorsi di golf in tutti i circoli italiani. Articolo a cura di Simone Massaia.
Se la crisi di questo periodo ha fatto registrare un notevole calo per quanto riguarda gli investimenti in diversi settori dell'economia del nostro paese e non solo, esiste un segmento di mercato che, nel 2010, ha prodotto un aumento del 9% delle compravendite dal valore superiore al milione di euro. I progetti di sviluppo immobiliare legati al golf e soprattutto ai circoli golfistici sono il vero e proprio core business di WIISH, Worldwide Independent Investments Services Holding, come spiega il fondatore e amministratore delegato Martino De Rosa: "Un resort con campo da golf annesso è una vera e propria infrastruttura per il territorio, oltre a rappresentare un'attrattiva per gli acquirenti di immobili di pregio". Diversi fattori stanno permettendo al golf di occupare una posizione di rilievo nel panorama italiano anche grazie alla rapida ascesa del baby fenomeno Matteo Manassero e la conferma di altri due golfisti azzurri, i fratelli Molinari. Non sempre però, strutture e servizi risultano essere all'avanguardia per un movimento che, nonostante numerose difficoltà presenta ben 22 associazioni sportive affiliate alla Federazione Italiana Golf e 165 aggregate con 104 golf club a caratterizzazione turistica: un bacino potenziale di ricezione ed accoglienza per oltre 4,5 milioni di sportivi. I numeri sono davvero importanti ma il lavoro da fare è ancora molto per cavalcare a pieno l'onda di questo movimento in continua espansione: "Il golf infatti, non solo stimola il turismo, ma invoglia anche gli sportivi, specialmente stranieri e generalmente high-profile, all'acquisto di seconde case di pregio nelle adiacenze del Club o dei campi migliori", spiega de Rosa. "E' proprio in questa direzione che si stanno indirizzando i nostri progetti - spiega l'amministratore delegato - siamo in gara per un grande progetto legato alla costruzione di un campo da golf con Resort annesso, ma di più non posso svelare". Una cosa è certa: il binomio golf e turismo legato ad immobili di pregio è un settore in continua crescita, anche grazie alle bellezze della nostra penisola, capaci di attrarre persone da ogni parte del mondo.
Domani, martedì 31 maggio, sarà presentato a Torino, nel corso di una conferenza stampa, il BMW Italian Open presented by CartaSi. L’incontro con i giornalisti avverrà presso le Officine Grandi Riparazioni, in Corso Castelfidardo 22, alle ore 11,45. Interverranno Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf; Franz Jung, Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia; Donato Di Ponziano, Presidente del Comitato Organizzatore; Giacomo Catano, Amministratore Delegato di RCS Sport; Michele Stacca, Presidente di CartaSi, e Gordon Simpson, in rappresentanza dell’European Tour. La 68esima edizione del torneo si disputerà per il terzo anno consecutivo sul percorso del Royal Park I Roveri Golf & Country Club, a Fiano Torinese, dal 9 al 12 giugno. Vi prenderanno parte 156 giocatori e sarà anticipata mercoledì 8 giugno dalla tradizionale Pro-Amateur.
Golf e Ambiente possono andare d’accordo? La tesi sostenuta ufficialmente dalla Federazione Italiana Golf e ripetuta più volte in dichiarazioni o interventi pubblici dal presidente Franco Chimenti, è che non solo non sono “nemici”, ma anzi possono e devono essere sempre più alleati. Il golf, infatti, può diventare – e in molti casi di fatto lo è già, in Italia e nel resto del mondo – uno strumento per la salvaguardia e la valorizzazione del verde, della natura, del paesaggio. E quindi per contribuire alla difesa della salute collettiva. Su questa base e in questa prospettiva, s’è svolto presso il Golf Club Verona un workshop organizzato dalla stessa Federazione, dall’Istituto di Credito sportivo e da Geo (Golf environmentorganization) con i dirigenti delle principali associazioni ambientaliste: Stefano Leoni, presidente del WWF Italia, con Gaetano Benedetto (responsabile delle Politiche ambientali e presidente del Parco del Circeo) e Rossella Venezia (WWF Ricerche e progetti Srl); Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente; Marco Magnifico, vice-presidente esecutivo del FAI (Fondo per l’ambiente italiano); Giampiero Sammuri e Antonello Zulberti, rispettivamente presidente e vice-presidente di Federparchi; Giuliano Tallone, presidente della Lipu (Lega italiana per la protezione degli uccelli). Tema dell’incontro di lavoro “Un Piano per lo sviluppo ambientale del golf in Italia”. Gli organizzatori erano rappresentati da Antonio Bozzi per la Federgolf, Carlo Manca per il Credito sportivo e Paolo Croce per Geo. A fare gli onori di casa, il presidente del Circolo Giovanni Glisenti e il direttore Gianni De Polo, insieme al presidente dell’Immobiliare Golf Club Verona Roberto Filipello. Alla cena di benvenuto, è intervenuto anche il presidente del Comitato regionale FIG per il Veneto, Stefano Mazzi. Dopo una visita di buon mattino al campo, circondato da una corona di oltre diecimila alberi che sono stati piantati nel tempo e quindi “mappati” per controllarne continuamente lo stato di salute, i tecnici e i consulenti della FIG hanno illustrato le linee-guida a cui s’ispira la politica ambientale della Federazione. Poi sono stati i rappresentanti delle associazioni a intervenire per porre domande e fare richieste di chiarimento o lanciare proposte, alimentando così da posizioni diverse un confronto aperto e costruttivo, al di là dei pregiudizi ideologici. Tra le questioni più rilevanti sollevate dagli ambientalisti, in particolare il rischio delle speculazioni edilizie intorno ai campi da golf, il consumo idrico eccessivo, l’uso di fitofarmaci o altri prodotti chimici nella gestione dei tappeti erbosi. E’ toccato al consigliere nazionale Bozzi ribadire in questa occasione l’impegno convinto della Federazione in direzione di un “golf eco-compatibile”, raccogliendo le sollecitazioni più concrete e praticabili degli interlocutori. Per il Credito sportivo, il direttore Manca ha spiegato che anche da parte del suo Istituto l’erogazione dei fondi deve rispettare necessariamente un criterio di “sostenibilità economica” nella valutazione dei progetti e quindi nella realizzazione degli impianti. A nome di Geo, Paolo Croce ha sottolineato l’importanza di inserire lo sviluppo dei campi da golf in un’ottica più ampia di “pianificazione territoriale”, da concordare caso per caso con le amministrazioni locali, ipotizzando infine un “tavolo di lavoro” intorno a cui confrontarsi con gli ambientalisti ed elaborare possibilmente una strategia condivisa. Su proposta di Gaetano Benedetto, il prossimo appuntamento è in programma per l’autunno al Parco del Circeo, dove si svolgerà un convegno aperto al pubblico. In quella occasione, come primo passo concreto sulla strada di una collaborazione reciproca, verrà presentato il testo di un “Protocollo d’intesa” da sottoporre alla firma di tutte le associazioni interessate e disponibili, per fissare i criteri eco-compatibili a cui attenersi nella realizzazione di nuovi campi, oltre che nella ristrutturazione e gestione di quelli già esistenti.
Toscana teatro della tappa d'apertura del Pilsner Urquell Pro Tour con il Golf Club Poggio dei Medici pronto ad ospitare da giovedì 12 maggio a domenica 16 maggio il Mugello Tuscany Open, tappa che fa parte del Challenge Tour. Sul percorso di Scarperia scenderanno in campo 156 giocatori provenienti da tutto il mondo che si batteranno sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Dopo le prime 36 proseguiranno il torneo i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto. Il montepremi è di 150.000 euro dei quali 24.000 euro andranno al vincitore. La manifestazione è promossa da UNA Hotels & Resorts, Regione Toscana e Federazione Italiana Golf, con il prezioso supporto dello sponsor Fabio Inghirami, dell’European Tour, della Provincia di Firenze, di Toscana Promozione, della Comunità Montana del Mugello e del Comune di Scarperia. Il Pro Tour oltre che da Pilsner Urquell, marchio che fa capo al gruppo Birra Peroni, viene sostenuto dal major sponsor Piaggio Veicoli Commerciali. Fornitore ufficiale: Altea; commercial advisor: RCS Sport; partner ufficiale: Creative Italia.
Il Golf Italiano sta continuando a crescere. E la Federazione Italiana Golf è una parte fondamentale di questa crescita. Come da alcuni anni a questa parte la FIG ha deciso di organizzare anche per il 2011 il Pilsner Urquell Italian Pro Tour, circuito di 10 gare che comprendono tappe dell'Alps Tour e del Challenge Tour. Con una conferenza stampa al Palazzo delle Federazioni di Milano Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf, Luigi Morva, Business Unit Director Pilsner Urquell, Donato Di Ponziano, Presidente del Comitato Organizzatore, e Alessandro Rogato, direttore responsabile del tour, hanno presentato il Pilsner Urquell Pro Tour 2011. Le tappe saranno 10 tra maggio e novembre e copriranno gran parte del territorio nazionale, a partire dal Trentino, passando alla Sardegna, fino ad arrivare alla Puglia. Il Pilsner Urquell Pro Tour, come ha sottolineato Donato di Ponziano, è nato per garantire ai giovani professionisti di poter giocare il più possibile per aiutarli a farsi le ossa per poi passare ai Tour maggiori. Inoltre molte altre federazioni in tutta Europa hanno preso il Pro Tour come esempio da seguire e stanno organizzando circuiti simili. Franco Chimenti ha commentato: “La crescita esponenziale del golf italiano non è un evento casuale, ma il frutto di una lunga programmazione. Evidentemente è il talento dei giocatori che poi porta ai risultati, ma la FIG in questi anni ha operato in modo che tali grandi potenzialità potessero emergere, mettendo a disposizione una struttura altamente professionale e con tecnici qualificati. Tra le varie iniziative il Pro Tour ha avuto un posto di preminenza, perché ha permesso un’attività di base a tutti i professionisti, soprattutto giovani, avviandoli gradatamente verso impegni sempre più importanti. E non è un fatto occasionale se dietro ai fratelli Edoardo e Francesco Molinari e a Matteo Manassero si sta creando un solido gruppo destinato a darci altre soddisfazioni”. Alessandro Rogato, direttore responsabile del Tour ha poi aggiunto: “Dalla nascita del Pro Tour, nel 2006 sono state organizzate oltre 50 gare, con quasi 6.500 presenze sul campo delle quali circa 5.000 straniere, ed è stata garantita tanta attività ai tournament player non solo in Italia. Infatti dall’estero sono giunte almeno 350 wild card di scambio, che hanno permesso ai nostri pro maggior continuità di gioco ed esperienze fuori dai confini nazionali. Tutto ciò si è tradotto in otto vittorie nel Challenge Tour, con leadership di Edoardo Molinari nell'ordine di merito 2009, e in 21 successi nell'Alps Tour dove Andrea Perrino ha dominato nella money list 2009 e Matteo Delpodio in quella del 2010”. Il circuito inizierà con la seconda edizione del Mugello Tuscany Open (12-15 maggio), gara del Challenge Tour in programma al GC Una Poggio dei Medici, già in passato sede del Ladies Italian Open. Il secondo tour continentale tornerà nella penisola dal 7 al 10 luglio per far tappa all’Acaya G&CC in Puglia, dove avrà luogo l’Acaya Open, new entry in calendario dopo aver fatto parte nel 2010 dell’Alps Tour. All’Olgiata GC vi sarà l’ormai classico appuntamento di metà ottobre, dal 13 al 16, per il Roma Golf Open e quindi la chiusura con l’Apulia San Domenico Grand Final (2-5 novembre). L’Alps Tour proporrà tre nuovi tornei: il Zoate Open (29 giugno-1 luglio, Zoate GC), il Trentino Dolomiti Open (15-17 settembre, Dolomiti GC) e l’Open di Sardegna (19-21 ottobre, Pevero GC). Apertura al Golf Feudo di Asti con la quarta edizione del Feudo di Asti Open (17-19 giugno) e ritorno al GC Le Fonti per il Le Fonti Golf Open (20-22 luglio). Infine, una settimana dopo l’Apulia San Domenico Grand Final, il San Domenico Golf ospiterà nuovamente il Campionato Open (8-11 novembre). Il Pilsner Urquell Pro Tour mette in palio complessivamente circa 1.100.000 euro.
Porto Cervo, e precisamente il Pevero Golf Club, sarà teatro del Trofeo Robe di Kappa giunto ormai alla sua 14esima edizione. La prima tappa del circuito si svolgerà nello scenario da sogno della Costa Smeralda alla quale seguiranno altre nove appuntamenti nei più prestigiosi Golf Club d'Italia: Villa d’Este, Garlenda, Lido di Venezia, Olgiata, San Domenico, Clavière, Sestrière, Villa Carolina, La Mandria e I Roveri), per una passione che nasce da lontano. La competizione è una 18 buche stableford, un appuntamento che è ormai un classico e che cresce di edizione in edizione: a ogni tappa si registrano ormai oltre 130 affezionati. Oltre alla riconferma del patrocinio della Federazione Italiana Golf, è rinnovata la collaborazione con la Ferrero Spa, presente anche quest’anno con il marchio ‘Kinder + sport’ ”. Tutti i partecipanti al trofeo verranno omaggiati di una polo Robe di Kappa personalizzata con il logo della manifestazione e verrà consegnato un buono sconto del 30% da spendere in tutti i negozi con insegne del Gruppo BasicNet. Per ogni tappa verranno inoltre estratti a sorte capi Robe di Kappa in cachemire e sacche da golf Kappa. “L’idea di dare vita a un torneo intitolato a uno dei brand del nostro gruppo nasce 14 anni fa – spiega Marco Boglione, presidente di BasicNet – ma ha origine nella mia infanzia. Mi sono avvicinato a questo sport a 8 anni, e fino ai 18 l’ho praticato tantissimo. Sono stato un giovane ‘brevettato’: a 14 anni ero 8 di handicap e ho smesso con le gare solo perché ho cominciato a lavorare. La passione, però, è rimasta. È subentrato il business-golf, facevo la mia bella figura, soprattutto in Usa e Giappone dove molti affari si fanno proprio sul green. Infine, la terza fase: ho iniziato a giocare sempre peggio. Finché, dopo una gara in cui ho inanellato un disastro dopo l’altro (tripli bogey, palle in out…), alla buca undici ho detto: basta. Da allora – era il 2003 – sponsorizziamo la Federazione Italiana Golf. E ne andiamo fieri”. Di seguito le tappe del Trofeo: 30 aprile - Porto Cervo (OT), Pevero Golf Club 21 maggio – Villa d’Este (CO), Circolo Golf Villa d’Este 12 giugno – Garlenda (SV), Circolo Golf Garlenda 18 giugno - Venezia (VE) , Circolo Golf Venezia 3 luglio – Olgiata (RM), Circolo Golf Olgiata 9 luglio – San Domenico (BR), Circolo Golf San Domenico 24 luglio – Claviere (TO), Circolo Golf Claviere 14 agosto – Sestriere (TO), Circolo Golf Sestriere 4 settembre - Capriata d’Orba (AL), Golf Club Villa Carolina 17-18 settembre FINALE – Torino, Circolo Golf Torino; La Mandria Royal Park-I Roveri
Il terzo corso di aggiornamento tecnico per la Squadra nazionale professionisti si è chiuso con una conferenza stampa all’Adriatic Golf Club di Cervia. Insieme al presidente della Federazione Italiana Golf, Franco Chimenti, sono intervenuti il consigliere responsabile delle Squadre nazionali professionisti, Marco Durante; il presidente del Comitato regionale Emilia Romagna, Celso Lombardini; il sindaco di Cervia, Roberto Zoffoli; il presidente della Sportur Club, Claudio Fantini; e il presidente dell’Adriatic Golf Club Cervia, Fabio Di Pietro. Nell’incontro con i giornalisti, il professor Chimenti ha elogiato innanzitutto il lavoro dello staff tecnico, guidato dal team manager Massimo Scarpa, esortando i nostri golfisti e le nostre le golfiste a non abbandonare mai la voglia di migliorarsi. Il presidente ha poi aggiunto che la Federazione “è sempre attenta a tutte le esigenze dei suoi atleti e segue costantemente i loro passi in questa marcia di avvicinamento alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016, dove il golf tornerà a recitare sul palcoscenico più prestigioso”. Il sindaco di Cervia, Roberto Zoffoli si è detto ”fiero, felice e onorato di aver ospitato la squadra nazionale professionisti, che ha potuto respirare il clima di coesione e cooperazione che contraddistingue l’ambiente di Cervia”. Da parte sua, Fabio Di Pietro ha sottolineato “il fortissimo spirito di gruppo che lo staff tecnico ha saputo infondere agli atleti, i quali, forti di questa unione così solida, sapranno raggiungere risultati importanti”.
Risultati e riconoscimenti che hanno già visto protagonisti i golfisti azzurri nello scorso anno e anche in questo primo scorcio di stagione, come ha ricordato Marco Durante, sottolineando ”l’importanza di essere diventati una squadra, requisito fondamentale – per quanto possa apparire paradossale - per ben figurare in uno sport individuale come il golf”. E il presidente regionale Lombardini ha accolto con entusiasmo la presenza dei pro e delle proettes italiane a Cervia, nella convinzione che “l’esempio di campioni possa portare enorme beneficio a tutto il movimento golfistico dilettantistico dell’Emilia Romagna”.
Il terzo raduno della Squadra nazionale professionisti si è svolto dal 21 al 25 marzo presso l’Adriatic Golf Club di Cervia. I golfisti azzurri sono stati ospiti dello Sportur Club Hotel, nuovo concept hotel di Cervia-Milano Marittima, ideato per gli sportivi. I pro e le proettes si sono allenati per l’inizio della stagione agonistica sotto la guida dei tecnici federali, con la supervisione del team manager Massimo Scarpa.
Hanno partecipato al corso i pro Nino Bertasio, Alessio Bruschi, Federico Colombo, Matteo Delpodio, Marco Guerisoli, Joon Kim, Benedetto Pastore, Andrea Perrino, Niccolò Ravano, Andrea Rota, Alessandro Tadini, Cristiano Terragni, Claudio Viganò e come invitato Andrea Pavan. Le proettes sono state rappresentate da Stefania Croce, Matia Maffiuletti, Federica Piovano, Margherita Rigon, Anna Rossi, Sophie Sandolo, Vittoria Valvassori e Veronica Zorzi. Oltre allo Sportur Club Hotel che ha fornito l’ospitalità ai giocatori, alle giocatrici e a tutto lo staff, la Squadra nazionale professionisti è sponsorizzata da Sportourer, linea di orologi e cardiofrequenzimetri creata da Selle Italia; dalla marca di occhiali Rudy Project, e da Magister, la società che produrrà e commercializzerà la linea di abbigliamento con il marchio Italian Pro Team.

Dodici secondi, un flash incisivo ed emozionante, per festeggiare la storica vittoria dei fratelli Molinari nella Coppa del Mondo. Ma anche per celebrare l’anno d’oro del golf italiano, un 2009 in cui per la prima volta nella sua storia la FIG ha superato la fatidica soglia dei centomila iscritti e gli atleti italiani hanno raggiunto il record di 26 successi in campo internazionale. Saranno in totale 900 gli spot promozionali, dallo slogan “Vivi nel verde, gioca a golf”, che SKY trasmetterà fino al 17 aprile su tutti suoi canali, e non solo su quelli sportivi, dalla mattina alla notte. Una campagna pubblicitaria per promuovere ulteriormente la pratica e la diffusione del golf in Italia, sull’onda delle affermazioni che i nostri giocatori stanno continuando a mietere anche in questi primi mesi del 2010. Su un bacino potenziale di oltre 25 milioni di telespettatori, si calcola che i contatti effettivi saranno circa cinque milioni, con un target compreso fra i 15 e i 54 anni. La scelta di SKY per questa campagna da parte della FIG suggella un’intensa collaborazione con la pay-tv satellitare che, oltre a comprendere regolarmente nel suo palinsesto il programma “Momenti di golf”, propone oltre 40 ore alla settimana di trasmissioni sulle principali gare in tutto il mondo. Per l’Augusta Masters in programma dall’8 all’11 aprile ad Atlanta - dove rivedremo finalmente in campo Tiger Woods e l’Italia sarà rappresentata da tre giocatori, con il giovane Matteo Manassero a fianco dei due Molinari – sono già previste 16 ore di diretta, con la telecronaca di Mario Camicia e Silvio Grappasonni.
fonte Federgolf.it