Il golf nel cinema: la leggenda di Bagger Vance. Tutti abbiamo visto almeno una volta questo bellissimo film, in cui il golf è protagonista di fondo; è una metafora, è un mezzo, è l'occasione per ricominciare a vivere e a ritrovare la fiducia, la serenità nella vita. Rannulph Junuh è un giovane e talentuoso giocatore di golf di Savannah (Georgia), negli Stati Uniti. Parte per la prima guerra mondiale, e al suo ritorno, trasformato dagli orrori del conflitto, cade nell'alcolismo per lungo tempo e la sua vita appare senza speranze; questo finché qualcuno finalmente si ricorderà di lui. Infatti, viene organizzato un torneo con due grandi giocatori statunitensi, Bobby Jones e Walter Hagen, e grazie ad uno straordinario caddie, Bagger Vance, Junuh ritroverà la voglia di vivere. La partita è una metafora dove il golf diventa occasione di solidarietà, di onestà, di eroismo e di voglia di tornare a lottare. Robert Redford, che ha diretto il film nel 2000, ha realizzato uno splendido mix di favola e sentimento, dando una rappresentazione perfetta in termini di contenuti, anche golfistici. Qualcosa di spettacolare è la scena di questo video, in cui Bagger Vance, il caddie (Will Smith), dà al suo piccolo amico una splendida definizione dello swing: "Dentro ciascuno di noi c'è un solo, vero, autentico swing. Una cosa con cui siamo nati, una cosa che è nostra, nostra soltanto. Una cosa che non ti può essere insegnata e che non si impara. Una cosa che va ricordata sempre. Con il tempo il mondo può "rubarci" questo nostro swing, che può finire sepolto dentro di noi, sotto a tutti i nostri avrei voluto, e potuto, e dovuto. C'è perfino chi si dimentica com'era il suo swing. Sì, c'è perfino chi se lo dimentica, com'era." Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Steven Pressfield. Infine, ricordiamo il golf come nella vita: "Il golf è un gioco che non può essere vinto, ma solo giocato. Così io gioco e continuo a giocare. Gioco per i momenti che devono ancora venire, cercando il mio posto in campo" https://youtu.be/m-brPmq66Mg