Jordan Spieth vince e domina nell' AT&T Pebble Beach Pro-Am, torneo del PGA Tour conclusosi ieri nella penisola di Monterey. Il 23 enne americano si è reso protagonista di una strabiliante prova, concludendo con uno splendido birdie alla buca 18 che gli ha permesso di chiudere con 19 colpi sotto il par e di staccare di 4 lunghezze Kelly Kraft, e di 5 colpi Dustin Johnson, terzo classificato. Ai piedi del podio troviamo ancora uno statunitense, Brandt Snedeker che conclude con 13 colpi sotto il par. Alle sue spalle, a quota -12, si piazzano Gary Woodland, Jon Rahm e Jason Day, reduce da un lungo infortunio. Grande delusione per il veterano Phil Mickelson - vincitore per ben quattro volte dell' AT&T Pebble Beach Pro-Am - autore di una pessima performance che lo ha condannato alla 65° posizione con lo score complessivo di + 1. CHI è JORDAN SPIETH Nato in Texas nel 1993, a sedici anni Spieth era già stato premiato come miglior golfista junior del mondo e come miglior giocatore del 2009 nel circuito dilettantistico. La sua carriera da professionista inizia nel 2012 e il primo grande successo arriva nel 2013 al John Deere Classic con una spettacolare ultima buca direttamente da un bunker. Dopo diversi successi personali e svariati tornei, il giovane americano riesce a raggiungere la Top 10 della Money List del PGA Tour prima dell’inizio del 2014, anno in cui fallisce per un soffio la vittoria al Masters Tournament. Grazie ai punti guadagnati al Masters raggiunge la decima posizione del World Golf Ranking e firma altre due importanti vittorie all’Emirates Australian Open e all’ Hero World Challenge, durante il quale sancisce il record terminando con 26 colpi al di sotto del par. Spieth inizia l’anno 2016 vincendo il Hyundai Tournament Champions (oggi SBS Tournament of Champions) con lo strabiliante punteggio di -30 che segna un prezioso record personale. È la seconda volta che un giocatore raggiunge tale risultato nelle 72 buche in un evento PGA dopo Ernie Els nel 2003, proprio nel medesimo torneo. Dopo il terribile crollo durante il Masters nel mese di aprile, Spieth ritorna in gran forma con la vittoria al Dean&DeLuca Invitational. Nonostante la rinuncia alle Olimpiadi di Rio de Janiero, la stella del golf americano non smette di brillare. A novembre ottiene la sua undicesima vittoria professionale all’Emirates Australian Open di Sidney. foto
Recentemente Forbes ha pubblicato la classifica degli sportivi più pagati del 2016, e tra questi troviamo due nomi molto conosciuti nel mondo del golf. Dalla 10° alla 1° posizione, ecco chi sono gli atleti più pagati del momento. 10. Kobe Bryant - 44.1 milioni Nonostante il recente ritiro, Bryant è tuttora considerato uno dei migliori marcatori nella storia dell'NBA, terzo solo dopo Kareen Abdul-Jabbar e Karl Malone 9. Jordan Spieth - 46.4 milioni A soli 23 anni Spieth - due volte campione FedEx Cup - è tra gli sportivi più ricchi del mondo e secondo il Time è anche tra le 100 persone più influenti del pianeta. 8. Phil Mickelson - 46.5 milioni Ancora golf nella classifica Forbes: il 46 enne Phil Mickelson non è solo nella Top 10 degli atleti più pagati, ma figura anche nella classifica dei Vip americani più ricchi al 18° posto con un patrimonio netto stimato di 375 milioni di dollari. 7. Cam Newton - 46.7 milioni Campione di football, Cam Newton ha appena firmato un nuovo contratto di cinque anni con i Carolina Panthers del valore di 103.8 milioni di dollari. 6. Novak Djokovic - 49.1 milioni Dei quattro grandi del tennis, Djokovic è il secondo più ricco dopo Federer. 5. Kevin Durant - 49.4 milioni Il cestista dei Golden State Warriors ritorna nella classifica Forbes guadagnando ben due posizioni rispetto allo scorso anno, merito anche della sua neonata linea di biancheria intima in collaborazione con Neff e Foot Locker. 4. Roger Federer - 59.6 milioni Federer rimane il tennista più ricco del mondo con quasi 60 milioni di guadagni ricavati da accordi con aziende come Nike, Rolex, Mercedes-Benz e Credit Suisse. 3. Lebron James - 67.9 milioni Stella dei Cleveland Cavaliers, Lebron James ha stipulato svariati contratti di sponsorship con diversi brand tra cui Nike, Sprite, McDonald's e Audemars Piguet. 2. Lionel Messi - 71.6 milioni Quattro volte pallone d'oro FIFA, Messi si aggiudica il secondo posto in classifica, riconfermandosi uno dei giocatori più pagati di sempre. 1. Cristiano Ronaldo - 77.4 milioni Ronaldo, con un patrimonio stimato di circa 210 milioni di euro, è ancora il Re Mida del calcio; e per il secondo anno consecutivo si è aggiudicato il trono nella Goal Rich List. Fonte
Jon Rahm vince e stupisce al Farmers Insurace Open, storico torneo targato PGA Tour al Torrey Pines GC di San Diego. Lo spagnolo è riuscito - a sorpresa - a espugnare l'impervio percorso 72 par, capace di mettere in difficoltà anche i nomi più blasonati. LA GIORNATA CONCLUSIVA Nella giornata di ieri lo spagnolo ha portato a termine un fantastico quarto round, chiudendo con 7 colpi sotto il par e con lo score di -13. Nonostante un inizio gara zoppicante a causa di un bogey alla 1° buca, Rahm è riuscito a ribaltare la situazione con 4 birdie alle buche 3, 5, 11 e 17 e due aegle alla 13 e alla 18. Alle sue spalle troviamo la coppia formata da Charles Howell III e Cheng Tsung Pan, a pari merito con 10 colpi sotto il par. Terza posizione per l'inglese Justin Rose, al comando durante la prima giornata, e gli americani Tony Finau, Patrick Rodgers, Pat Perez e Keegan Bradley (-9). Discreta rimonta per Francesco Molinari, che scivola in 14° posizione concludendo il torneo con 7 colpi sotto il par. Risultato analogo anche per il veterano Phil Mickelson. Performance da dimenticare, invece, per il giapponese Hideki Matsuyama che conclude il Farmers Insurace Open in 33° posizione. PROSSIMO APPUNTAMENTO PGA Allianz Championship dal 10 al 12 febbraio, Boca Raton, Florida. Foto
Justin Rose stupisce al Farmers Insurace Open, storico torneo targato PGA Tour inaugurato ieri al Torrey Pines GC di San Diego. Ideato da William Bell, il Farmers Insurace Open prevede un percorso 72 par, talvolta impervio e difficile da domare, anche per chi è ormai considerato un veterano. ROSE AL COMANDO Il fuoriclasse inglese ha terminato il primo giro in 65 colpi (-7) grazie a due eagle che hanno rimediato ai due bogey accumulati alla 8 e alla 14. Alle sue spalle troviamo il canadese Adam Hadwin staccato di un solo colpo dalla vetta della classifica, la cui performance conta solo un bogey alla 12 a fronte comunque di sette birdies complessivi. Terza posizione per lo statunitense Gary Woodland, il canadese Brad Fritsch e gli americani Charles Howell III, Beau Hossler e Trey Mullinax. DELUDONO I BIG Attesa mal ripagata per la performance di Brandt Snedeker, detentore degli U.S Open, relegato all'ottava posizione (-4) al termine di un giro di inizio non impeccabile ma comunque interessante. Brutto inizio - senza sconti di pena - per Tiger Woods, la cui disastrosa performance lo ha fatto scivolare alla 133° posizione (+4) a causa di 5 bogey e un doppio bogey alla 15. Brutto inizio anche per l'australiano Jason Day (96°) e per le due star più attese della vigilia, Phil Mickelson e Dustin Johnson. Meglio Francesco Molinari, 47° dopo un inizio zoppicante caratterizzato da tre bogey nelle prime sette buche. Foto
La classifica dei golfisti più pagati del 2015 ha incoronato un nuovo re: Jordan Spieth. Il texano ha spodestato dal trono Tiger Woods, leader incontrastato per quasi 13 anni e attualmente non al massimo della sua forma per i passati problemi alla schiena. JORDAN SPIETH Il nuovo fenomeno del golf, classe 1993, lo scorso anno ha guadagnato 53.030.465 dollari (quasi 50 milioni di euro) tra coppe alzate e sponsor. L'anno 2015 è stato particolarmente redditizio visto che Spieth ha vinto ben due Major come il Masters e l'US Open. Dal 2013 Jordan impiega parte dei suoi guadagni nella Jordan Spieth Family Foundation, una fondazione che si occupa di fornire assistenza alle famiglie in difficoltà e organizza corsi per giovani golfisti. IL RESTO DELLA CLASSIFICA Con un milione di dollari in meno rispetto a Spieth troviamo Phil Mickelson, 46 anni, considerato uno dei migliori giocatori della sua generazione. Ha vinto cinque volte uno dei grandi tornei Major: tre volte il Masters (nel 2004, 2006 e 2010), il PGA Championship nel 2005 e una volta The Open Championship nell'edizione del 2013. Tiger Woods rimane comunque sul podio con 45 milioni di dollari in un anno, nonostante risultati sportivi praticamente assenti. Subito dopo troviamo Rory Mcllory con 42,6 milioni di dollari di cui 7,6 guadagnati in premi e il rimanente in sponsorizzazioni (oltre a Nike anche Omega, Bose, Upper Deck e il colosso di videogiochi EA Sports). Tra i primi 10 golfisti più pagati troviamo anche Jason Day (vincitore PGA 2015), Rickie Fowler, Justin Rose e Gary Player. Nelle prime 50 posizioni ci sono tutti i professionisti più forti del PGA e European Tour ma nessun italiano, sebbene un anno fa Matteo Manassero fosse proprio al 50° posto di questa speciale classifica, anche grazie alla strepitosa vittoria al BMW PGA nel 2013. Non pensiate però che i guadagni dei golfisti italiani siano bassi, infatti si aggirano sempre nell'ordine minimo del milione di euro tra premi e sponsor, come nel caso dei fratelli Molinari. Foto
Il duello che decide il 3° Major stagionale.- Si è concluso il British Open. Il nuovo campione è Henrik Stenson che si aggiudica il 3° Major di stagione. Il campione svedese vince con una prestazione da record, al termine di un bellissimo duello con Phil Mickelson. Quarta giornata a dir poco entusiasmante al British Open 2016. Henrik Stenson inarrivabile: colleziona record. - Come avevamo accennato al termine della terza giornata, il torneo si è risolto in un duello tra due campioni. Staccati i concorrenti dopo tre giri si sono dati battaglia senza esclusione di colpi, hanno dato spettacolo. Henrik Stenson (68, 65, 68, 63) ha concluso con 264 colpi (-20) segnando il record assoluto del British Open. Fenomenale la quarta frazione in cui Stenson mette a segno 10 birdie e 2 bogey: 63 colpi (-8). Inarrivabile. Con il British Open Henrik Stenson diventa il primo atleta svedese a conquistare un Major. A 40 anni, dopo 9 European Tour, 3 PGA Tour, 1 WGC Tour e 1 Sunshine Tour, impreziosisce la sua bacheca personale anche con un Major. Phil Mickelson dà battaglia con colpi da campione. - Non è stato da meno Phil Mickelson che ha disputato un grande Major e non ha lasciato facile vittoria a Stenson. Mickelson (63, 69, 70, 65), dopo due giornate davanti, e sorpassato a una sola distanza da Stenson al terzo giro, ha dato fondo alla sua esperienza e capacità: 1 eagle, 4 birdie, nessun bogey. 267 colpi (-17) totali non sono bastati però al campione americano a conquistare il 6° Major di una carriera comunque stellare: 42 titoli totali per lui. Nei primi 10 posti. - La terza piazza è per J.B.Holmes che conclude con 278 colpi (-6) seguito da Steve Stricker, quarto con 279 colpi (-5). Quinti Sergio Garcia, Rory McIlroy e Tyrrell Hatton con 280 colpi. Bill Haas e Dustin Johnson si fermano al nono posto con 282 colpi. Il resto della classifica e Molinari. - Zach Johnson e Patrick Reed si fermano alla 12° posizione, Tony Finau e Charl Schwartzel calano fino al 18° posto. Jason Day compare solo al 22° posto con 285 colpi. Insieme a Day, Kevin Na, Brendt Snedeker e Justin Rose. Jordan Spieth conclude 30° con 286 colpi. Francesco Molinari (69, 71, 73, 74) termina il suo British Open al 36° posto con 287 colpi. Matteo Manassero e Stefano Mazzoli erano usciti al taglio. La foto è tratta da You Tube.
Mette la freccia e va: Stenson è il nuovo leader.- Cambia la testa della gara alla vigilia dell'ultimo giro al British Open. Un nuovo leader spicca in vetta alla classifica: Henrik Stenson. Stenson (68, 65, 68) ha messo la freccia e scavalcato Phil Mickelson al terzo giro in Scozia. Con 201 colpi (-12) comincerà davanti a tutti l'ultimo giro. 5 birdie e 2 bogey al terzo giro, grande costanza per Stenson. Mickelson scavalcato, ma a una sola distanza dalla vetta.- Phil Mickelson, dopo due giornate consecutive in testa, subisce il sorpasso. 70 colpi nella terza frazione non sono sufficienti per mantenere la testa della gara, ma rimane secondo a una sola distanza da Stenson. Per Mickelson 202 colpi (-11). Le parti alte della classifica: sarà una corsa a due? - Il terzo gradino del podio è occupato da Bill Haas che però, con 207 colpi (-6), colleziona 5 distanze da Mickelson e 6 dal nuovo leader della classifica. La distanza dalla vetta sembra già molta: l'ultimo giro potrebbe essere una corsa a due, con gli altri solo spettatori. Andrew Johnston è quarto, quinto J.B.Holmes. Al sesto posto Steve Stricker, Soren Kjeldsen e Tony Finau. Noni Sergio Garcia e Patrick Reed con 211 colpi, insieme con Charl Schwartzel e Keegan Bradley. Dustin Johnson sale al 13° posto con Zach Johnson e Kevin na: 211 colpi per loro. Molinari, i big e la bassa classifica. - Francesco Molinari (69, 71, 73) con 213 colpi viaggia alla pari col par e Rory McIlroy al 18° posto. Molinari incappa nella sua peggiore frazione fin qua al British Open. Buona gara per lui, ma il treno di testa è ormai lontano. Jason Day insegue con 214 colpi al 25° posto. In caduta libera Rickie Fowler 43°, mentre in lenta risalita appaiono Bubba Watson e Jordan Spieth che però stazionano ad un deludente 50° posto. Kevin Chappel è 62°, crisi nera per Charley Hoffman 77° con 222 colpi (+9). La foto è tratta da you tube.
Non cambia chi guida la gara: ancora Mickelson a metà gara. - Phil Mickelson a metà gara mantiene la prima posizione. Rallenta il campione americano che colleziona 4 birdie e i primi due bogey della sua gara. Per Mickelson 69 colpi (-2) che, sommati ai colpi della prima giornata, lo portano a 132 colpi totali (-10). A metà gara Mickelson si candida sempre di più per il titolo, anche se le prossime due giornate saranno combattute: la concorrenza è a sola una distanza dal campione americano. Gli inseguitori, Stenson col piede sull'acceleratore. - Al secondo posto Henrik Stenson (68, 65) con 133 colpi (-9). 7 birdie e 1 bogey gli hanno fatto guadagnare ben 12 posizioni. Dietro a lui Soren Kjeldsen e Keegan Bradley con 135 colpi (-7). Zach Johnson, il campione uscente, segue con 137 colpi (-5). Al sesto posto troviamo con 138 colpi (-4) Bill Haas, Sergio Garcia, Tony Finau, Charl Schwartzel e Andrew Johnston. Kevin Na, Matt Kuchar, Martin Kaymer e Rafa Cabrera Bello sono 11.i. Molinari e i campioni in difficoltà. -Buona la gara fin qui di Francesco Molinari (69, 71) con 140 colpi (-2). Alla pari con lui, al 15° posto, Dustin Johnson, Patrick Reed e Rory McIlroy. Rickie Fowler con 141 colpi (-1) è 22°, Adam Scott 27° con 142 colpi. Jason Day rimane in difficoltà, al 41° posto con 143 colpi (+1). Più in difficoltà ancora Charley Hoffman 51° con Jordan Spieth (+2), Justin Rose al 59° posto, Danny Willett al 71° posto con Kevin Chappell e Bubba Watson 80°, salvo al pelo dal taglio. I tagli al British Open. - Seconda giornata, tanti i tagli, purtroppo il taglio arriva pure per Matteo Manassero e Stefano Mazzoli. Con loro anche Ernie Els, Justin Leonard, Fabian Gomez, Jimmy Walker, Louis Oosthuizen e Jamie Lovemark. Il torneo su SKY. - L’Open Championship va in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky, canale Sky Sport 2 HD, con collegamenti ai seguenti orari: sabato 16 luglio, dalle ore 11 alle ore 20,30; domenica 17, dalle ore 10 alle ore 20. Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi, Donato Di Ponziano, Massimo Scarpa, Roberto Zappa e Alessandro Lupi. La foto è tratta da You Tube.
Chi comanda in Scozia? - Finito il primo round del British Open, Phil Mickelson comanda la classifica. Devastante la sua prima frazione che lo porta ad un vantaggio di tre distanze sulla concorrenza. Mickelson con 63 colpi (-8), con uno score così, ha sfiorato l'impresa, la leggenda. Il rimpianto di Mickelson, la soglia della storia. - La rincorsa di Mickelson, alle ultime buche della giornata era sulla storia, non più sugli avversari: un altro birdie e con 62 colpi sarebbe diventato l'unico atleta nella storia a concludere con tale score, avrebbe fatto il record della pista. Mickelson comanda la classifica ma con un rimpianto: l'essersi fermato sulla soglia della storia. La pallina è sembrata maledetta, il momento storico al 62° tocco lo sentivano tutti. Ernie Els ha deciso di lasciare tempo a Mickelson per prepararsi meglio a quel colpo, che valeva la storia. " Make some history here today." Ha risposto Els a Mickelson quando gli ha chiesto se era sicuro. Un bel gesto dell'atleta sudafricano, che condivide un gran bel rapporto con Mckelson, che ha detto :"We’ve shared our careers together. We’ve competed against each other. We’ve pulled for each other. We’ve had a lot of moments that we’ve shared together, and that was another one that was really fun. He’s a special guy.” Una grande pagina di sport e di golf. Tutto era pronto. Tutti ormai tifavano per Mickelson, Mickelson comanda oggi; ma la pallina rotola lenta verso la buca, rotola lungo il perimetro per fermarsi a pochi centimetri dalla storia. Peccato. Rimpianto per Mickelson, che comunque può giocarsi la vittoria del British Open, ma talvolta comanda la sorte. Gli inseguitori. - Il resto della classifica recita al secondo posto Martin Kaymer e Patrick Reed con 66 colpi (-5), subito dietro con 67 colpi Tony Finau, Keegan Bradley, Zach Johnson, Andy Sullivan e Soren Kjeldsen. Henrik Stenson chiude la prima giornata dietro con 68 colpi insieme a Sergio Garcia, Bill Haas e Justin Rose. Appena Dietro, con 69 colpi, un ottimo Francesxo Molinari, che inizia bene il suo British Open (-2). Con Molinari Adam Scott, Rickie Fowler e Rory McIlroy. A 70 colpi un buon Matteo Manassero che rimane in scia del connazionale Molinari. Con Manassero, Bubba Watson. A metà classifica. - 71 colpi per Charley Hoffman che viaggia a pari col par. Con Hoffman troviamo Jordan Spieth, Kevin Chappell, Louis Oosthuizen, Danny Willett, Ernie Els e Matt Kuchar. Charl SChwartzel chiude il primo round con 72 colpi (+1). Con lui Chris Kirk. Purtroppo altissimo il rischio taglio per Stefano Mazzoli, con 76 colpi è in fondo alla classifica. I big favoriti deludono al primo giro. - I grandi favoriti deludono alla prima giornata. Per Jason Day 73 colpi (+2), con già 10 distanze dalla vetta. Dustin Johnson era il più atteso in assoluto e il più in forma. Con 71 colpi viaggia a pari col par, ma non segna certo l'inizio di gara che ci si aspettava. La foto è tratta da You Tube.
Chi è il nuovo campione U.S.Open? DJ - Dustin Johnson conquista 1. 800. 000 dollari, 600 punti validi per la FedEx Cup, ma innanzitutto conquista il secondo Major della stagione, è suo lo U.S.Open 2016. All'Oakmont CC in quattro giorni è successo di tutto, con 3 diversi leader per tre diverse giornate (Landry, Johnson, Lowry), ma, alla quarta giornata, trionfa Dustin Johnson che si dimostra più freddo e determinato dei suoi avversari. L'atleta americano trionfa con 276 colpi (67, 69, 71, 69), con una prestazione complessiva costante: 3 birdie e 1 bogey bastano per portarsi a casa uno dei titoli più importanti e prestigiosi dell'anno con 3 distanze sulla concorrenza. Le prove generali dello U.S.Open erano già state fatte l'anno scorso, quando Johnson si piazzò secondo ad una sola distanza da Jordan Spieth. Nessun problema, quest'anno ha provato di nuovo e centrato il bersaglio; anche Dustin Johnson è ora annoverato tra i campioni U.S.Open (Clicca per visionare l'articolo sugli ultimi dieci vincitori dello U.S.Open). U.S.Open, big e taglio - Tra i pretendenti storici al titolo c'è Phil Mickelson, secondo nel 2006, 2009 e 2013, che non è ancora riuscito ad aggiudicarsi il titolo. Anche quest'anno è andata male a Mickelson che addirittura si ferma alla seconda giornata, esce al taglio: prestazione non da lui in questo Major. Lo U.S.Open di quest'anno verrà ricordato anche per le difficoltà dei big. Con Mickelson hanno salutato al taglio atleti del calibro di Rickie Fowler, Rory McIlroy, Patrick Reed ed addirittura tra i ritirati appare Henrik Stenson. La corsa al titolo senza big e il torneo di Manassero - Oltre ai tagliati tante sono state le false partenze: Kevin Na (75) Brooks Koepka (75), Jason Day (76), Louis Oosthuizen (75), Charl Schwartzel (76), Matteo Manassero (76), tutti a ridosso della 100° posizione. Chi più chi meno di questi atleti si è ripreso disputando un buon U.S.Open, ma non hanno partecipato alla lotta per il titolo, anche questa con pochi big. Kevin Na ha ottenuto la 7° posizione (281), per Jason Day la conquista dell'8° posto (282) è un gran risultato dopo la prima giornata, ma un'occasione persa per il numero 1 al mondo di consolidare il suo primato conquistando il secondo Major della stagione. Louis Oosthuizen è giunto 23° (287) con Charl Schwartzel dietro ad Adam Scott 18° (286) che non ha approfittato delle difficoltà dei colleghi. Jordan Spieth, il campione uscente, è autore di una prestazione insipida considerate le sue qualità, conclude 37° (289) con qualche rimpianto probabilmente insieme a Daniel Berger, Danny Willett e Charley Hoffman. Matteo Manassero (76, 70, 71, 73) conquista la 46° posizione con 290 colpi (+10), arrivando alla pari con Matt Kuchar, davanti a Bill Haas e Bubba Watson 50.i (292). Il podio e i dintorni - Al secondo posto con 279 colpi il trio Jim Furyk, Scott Piercy e Shane Lowry che, primo alla fine della terza giornata, non regge la pressione e scivola nel suo peggiore score del torneo: 76 colpi (+6) nell'ultima frazione. Il podio è completato da Sergio Garcia e Brendan Grace al 5° posto pari merito con 280 colpi. Dietro di loro, dopo Na (7°) al 8° posto con Jason Day, Zach Johnson, Jason Dufner e Daniel Summerhays. La foto è tratta da You Tube.
La cavalcata di Daniel Berger - Daniel Berger vince il FedEx St.Jude Classic a Memphis al termine di una cavalcata lunga tre giorni iniziata venerdì (ndr 10 giugno) al termine della seconda giornata. L'atleta americano è infatti rimasto in testa dalla fine della seconda giornata, rimanendo primo in classifica fino alla vittoria finale. Daniel Berger (67, 64, 69, 67) ha gestito il suo vantaggio sugli avversari conquistando così il suo primo titolo PGA Tour con 267 colpi (-13). Neanche il maltempo che ha costretto il torneo a una sospensione lo ha distratto. Berger ha potuto giocare il suo ultimo giro senza soste mettendo a segno 5 birdie e 2 bogey, che bastano per portare a casa la vittoria e 1. 116. 000 dollari, oltre che il 29° posto nell'Official World Golf Ranking. La classifica da Mickelson a Seung-Yul Noh - Rimangono secondi, a 3 distanze dal nuovo campione Daniel Berger, Phil Mickelson, Brooks Koepka e Steve Stiker con 270 colpi (-10). Al quinto posto Dustin Johnson con 271 colpi (-9) davanti a Brian Gay sesto con 272 colpi (-8). Russell Henley e Seung-Yul Noh arrivano settimi con 273 colpi (-8). Tra questi atleti, molti erano candidati al titolo finale alla vigilia del torneo , ma nessuno ha saputo opporsi alla cavalcata di Berger che non ha mai concesso nulla. I delusi a Memphis - Colt Knost con D.A.Points arriva al 18° posto, al 26° Harris English. Francesco Molinari scivola invece al 34° posto. L'atleta italiano (68, 70, 70, 72) colleziona 4 bogey e 2 birdie all'ultimo giro, ottenendo il suo peggiore score del torneo (+2); conclude con 280 colpi a pari col par. Justin Leonard, due volte campione al FedEx St.Jude Classic, arriva solo 52°. Stuart Appleby e Henrik Norlander giungono 62.i, Carl Patterson 70°, ed ultimo Brian Stuard, 73°. La foto è tratta da YOU TUBE.
La vigilia del giro finale mostra un Daniel Berger per ora dominatore del FedEx St. Jude Classic al TPC Southwind a Memphis. Phil Mickelson scala la classifica ed insegue Berger. 18° Francesco Molinari.
Daniel Berger tiene stretta la prima posizione e sembra non volerla cedere, sembra forte la sua candidatura alla vittoria finale al FedEx St. Jude Classic a fine terzo giro. Daniel Berger (67, 64, 69) con 200 colpi (-10) mantiene tre distanze di vantaggio dagli inseguitori; vantaggio da amministrare bene all'ultimo giro. FedEx St. Jude Classic sempre più nel nome di Daniel Berger in attesa dei risultati finali. All'inseguimento Phil Mickelson che guadagna una posizione assieme a Steve Striker e D.A. Points con 203 colpi (-7). A 4 distanze da Daniel Berger troviamo Brooks Keopka, Colt Knost e Seung-Yul Noh con 204 colpi (-6). Boo Weekley, John Merrick, Harris English e Brett Stegmaier sono ottavi, con 205 colpi (-5). Tutti potenzialmente in corsa per il titolo, ma gli ultimi atleti citati avranno un gran da fare per recuperare le 5 distanze che li separano da un Daniel Berger feroce in questa tappa del PGA Tour. Francesco Molinari (68, 70, 70) con 208 colpi (-2) è risalito al 18° posto dopo il 24° posto ottenuto a metà gara. Molinari ha ottenuto 3 birdie e 3 bogey viaggiando a pari con il par per la seconda giornata consecutiva, non riuscendo a replicare o migliorare la sua prestazione della prima giornata (68 colpi, -2).Daniel Berger prova la fuga - Al FedEx St. Jude Classic, a metà gara, arrivano le prime sentenze e si registra il tentativo di fuga di Daniel Berger. A fine secondo giro Berger (67, 64) si ritrova 1° in solitaria con ben 3 distanze di vantaggio dagli inseguitori. 6 birdie puliti per lui, 131 colpi a metà gara (-9). Gli inseguitori - Primo inseguitore Tom Hodge (65, 69), 2° con 134 colpi (-6), che non mantiene la prima piazza conquistata alla prima giornata nonostante concluda a -1 il secondo giro. Al 3° posto a pari merito Dustin Johnson (66, 69), Brooks Koepka (70, 65) e Phil Mickelson (70, 65) che scala rapidamente la classifica dopo la partenza lenta al primo giro. 135 colpi (-5) per loro. Al 6° posto, con 136 colpi (-4), una bell'ammucchiata di 9 atleti tra cui Shawn Stefani, Ken Duke e Will MacKenzie. Diversi i giocatori al 15° posto con 137 colpi, tra i quali Colt Knost, Steve Striker e Seung-Yul Noh. Molinari con due ex-campioni del torneo - Francesco Molinari a metà torneo è 24° in compagnia di Harris English, Ben Crane, Chad Collins, Carl Petterson e Freddie Jacobson con 138 colpi (-2). Molinari (68, 70) conclude il secondo giro a pari col par, dopo una prestazione altalenante: 4 bogey, 2 birdie e 1 eagle alla buca 3. Non mantiene in ritmo del primo giro, ma ha un buon score, può concludere bene questo FedEx St. Jude Classic. Bassa classifica - Justin Leonard scivola al 35° posto (-1) con Stuart Appleby, Jamie Donaldson al 47° posto a pari con par con Brian Stuard. Charles Howell III, Miguel Angel Carballo e Henrik Norlander staccano l'ultimo biglietto per il FedEx St. Jude Classic: 61° posto, ultimo posto disponibile prima di finire tagliati. Metà gara, ecco il taglio - La metà del torneo porta il taglio, il taglio porta via circa metà dei concorrenti. Tra i tagliati Ernie Els e il campione in carica, ormai campione uscente, Fabian Gomez. salutano anche Derek Fatahuer, Chesson Hadley, Will Wilcox, Carlos Ortiz, Graeme McDowell, Andres Romero e Steve Marino. La foto è tratta da You Tube
Al comando dopo un giro - Tom Hodge, Shawn Stefani e Seung-Yul Noh si aggiudicano la prima piazza dopo un giro a Memphis, Al TPC Southwind è iniziato il FedEx St. Jude Classic. Seung-Yul Noh piazza 6 birdie e un bogey, Hodge 5 birdie puliti, e Stefani, con uno score pieno di alti e bassi, 6 birdie, 3 bogey e 1 eagle alla buca 9. 65 colpi (-5) per loro. La classifica corta, 36 atleti vicini - 6 atleti al 4° posto con 66 colpi (-4): Brian Gay, Jamie Donaldson, Steve Striker, Colt Knost, Miguel Angel Caraballo e Dustin Johnson, indicato tra i favoriti al titolo alla vigilia (Clicca per l'articolo dedicato). Sono 8 invece i professionisti al 10° posto con 67 colpi (-3), tra cui troviamo Brian Stuard, Daniel Berger, lo svedese Henrik Norlander e Justin Leonard, detentore di 2 edizioni di questa tappa del PGA Tour. Poco più in ritardo Francesco Molinari, 18° con altri 7 atleti; 68 colpi (-2) per lui. Molinari ha messo a segno 3 birdie e un solo bogey. Un buon inizio per l'atleta italiano, ma nelle prossime giornate dovrà forse rischiare di più. Insieme a Molinari anche Ben Crane e Stuart Appleby. Ben 14 gli atleti al 26° posto in una classifica che appare cortissima, con 36 atleti a massimo 4 distanze dal trio di testa. Harris English si piazza 26° dopo la prima giornata con 69 colpi (-1). Tanti atleti famosi al 40° posto a pari col par: Phil Mickelson, Ernie Els, Ken Duke, Aaron Baddeley e Fabian Gomez, il campione in carica. Falsa partenza: chi è in zona taglio? - Scendendo sempre più in classifica troviamo Derek Fathauer con Chad Collins, Steve Marino, Charles Howell III e Freddie Jacobson al 91° posto; Graeme McDowell al 115° con Camilo Villegas e Andres Romero. 127° Carlos Ortiz e 151° Padraig Harrington. La foto è tratta da You Tube.
"Dalle stalle alle stelle" per James Hahn al Wells Fargo Championship, rovesciando il famoso detto. Dopo tanti missed cut ecco la sua 2° vittoria al PGA Tour. Dietro di lui Roberto Castro (2°), Rose (3°) e McIlroy, Mickelson , Loupe e Fowler al 4° posto. Felice gara per Molinari (17°) che finisce alla pari con Adam Scott.
Finito il Wells Fargo Championship: McIlroy lascia il testimone ad un James Hahn che non ti aspetti. James Hahn (70, 71, 68, 70) conclude 1° l'ultimo giro del torneo a pari merito, con 279 tocchi, con un Roberto Castro (71, 66, 71, 71) davvero in forma. Ai playoff trionfa Hahn, che stupisce tutti dopo gli 8 missed cuts da cui era reduce. Non è la prima vittoria per lui al PGA Tour (vinse il Northern Open nel 2015), ma certamente la sua vittoria è una sorpresa e continua quella piccola tradizione di vittorie inaspettate al PGA Tour cui vi avevamo accennato nell'articolo relativo alla prima giornata di questo torneo. La vittoria arriva dopo un finale rocambolesco: a 3 buche dal termine della gara vinceva Castro che però con 2 bogey concede la prima piazza ad Hahn che però scivola in un bogey proprio all'ultima buca. Castro non riesce a mantenere la concentrazione ai playoff e ad Hahn basta rimanere in par per conquistare lo Wells Fargo Championship. Subito dietro i primi due arriva Justin Rose (70, 70, 69, 71; 280) concludendo a -8; al 4° posto si piazzano assieme Rory McIlroy (73, 69, 73, 66) e Phil Mickelson (68, 70, 76, 66), che concludono entrambi con un ultimo giro di altissimo livello finendo 6 tocchi sotto al par, Andrew Loupe (65, 71, 74, 71) e Rickie Fowler (71, 68, 68, 74) che invece non riesce a competere per la vittoria segnando l'unico suo giro sopra il par (+2) proprio all'ultimo. Bella gara per Francesco Molinari (72, 70,73, 71) che finisce 17° con Adam Scott (73, 70, 72, 71). L'atleta italiano ha dato il tutto per tutto nel 4° round mettendo in mostra una prestazione altalenante: un eagle, tre birdie e quattro bogey. In generale un'ottima prestazione per prepararsi al The Players Championship (12-15 maggio). La foto è tratta da You Tube.Anche in una seconda giornata fermata da un tempo inclemente, l'inaspettato della prima giornata è al comando: Loupe guarda tutti dall'alto. Fowler e Mickelson (5°) inseguono. Buon Molinari (24°) con Rory McIlroy, Adam Scott tarda (35°). Fuori Henrik Stenson.
Si ferma anche lo Wells Fargo Championship alla seconda giornata per il tempo che si è volto allo scuro, non resiste a lungo il sole al PGA Tour dove invece resiste al comando Andrew Loupe (65, 71, 136). Loupe a -8 domina la classifica a metà gara, si abbassa ancora di più sotto il par, pur non riproponendo la spumeggiante prestazione della prima giornata. 4 birdie e 3 bogey per Loupe stavolta, tanto basta per mantenere il comando. Si getta all'inseguimento Roberto Castro (71, 66; 137), autore di uno splendido secondo round che lo porta ad una sola distanza da Loupe: 7 birdie 3 bogey e un eagle proprio all'ultima buca della giornata per Castro. 6 sotto al par è il migliore score della seconda giornata. Altra bella prestazione l'ha offerta l'attuale 3° atleta in classifica, Chesson Hadley (71, 67; 138), a pari merito con Mark Hubbard (70, 68), entrambi a -6. Giù dal podio troviamo al 5° posto Steave Weathcroft (65, 74), che scivola giù in classifica dopo la prima posizione conquistata al 1° round, Phil Mickelson (69, 70), che si mantiene nelle zone alte della classifica, insieme con Brian Harman (69, 70), Daniel Berger (68, 71) e un ottimo Rickie Fowler (71, 68). Tutti con 139 tocchi (-5). Mickelson si è mostrato molto tranquillo riferendo che presto o tardi vincerà lo Wells Fargo Championship. Justin Rose segue alla 9° posizione (70, 70; 140) a -4; Più in difficoltà Rory McIlroy (73, 69), e Graham DeLaet ( 71, 71) al 24° posto con 142 tocchi (-2). Attardato Adam Scott (73, 70), alla pari con Tony Finau (74, 69), con 143 colpi (-1). Buona la prestazione di Francesco Molinari ( 72, 70) che supera in scioltezza il taglio ottenendo la 24° posizione con 142 tocchi. Il taglio invece cade inesorabile su Henrik Stenson (72, 75; 147), così come su Bill Haas, alla pari con l'atleta svedese. Non si salvano nemmeno Ricky Barnes, Chad Collins, il giovane Bryson DeChambeau (74, 72; 147) e Charles Howell III. Taglio indigesto anche per Pedraig Harrington , Derek Fathauer e Andres Gonzales. Salvi per un pelo invece Carlos Ortis 62° con Angel Cabrera, Camilo Villegas e Hideki Matsuyama. La foto è tratta da You Tube.Per la seconda volta è sospensione al Valero Texas Open. Brendan Steele tenta la fuga, scivola al 45° posto Francesco Molinari. Walker, Mickelson, DeChambeau a rischio taglio.
Non sembra aver pace il Valero Texas Open quest'anno che, per la seconda volta, è stato sospeso a causa delle avverse condizioni climatiche, nel mezzo della 2° giornata. Rispetto ai risultati di parte del primo round vi avevamo aggiornato nell'articolo di ieri (ndr 22 aprile), oggi non mancheremo di aggiornare la classifica e i risultati, in attesa che anche la 2° giornata del torneo possa concludersi. Brendan Steele (64, 70; 134) consolida il suo primato non perdendo la concentrazione: si trova ora a -10, primo, con ben 3 tocchi di vantaggio dagli inseguitori. Non un secondo round bruciante come il primo per Steele che comunque conclude di 2 sotto al par: per lui 7 birdie ma anche 2 bogey ed 1 double-bogey alla buca 6. Alla 2° posizione si trova un terzetto composto da Scott Langley (68, 69; 137), Stuart Appleby (67, 70; 134) e Charley Hoffman (66, 71; 134) a -7. inseguono quinti anche Ricky Barnes (68, 70), Patrick Reed (65, 73), Rayan Palmer (68, 70) insieme con Jon Curran, Peter Malnati, Mark Williams e il coreano Sun Kang con 138 tocchi a -6. Classifica serrata dietro Steele a fine seconda giornata. Kevin Chappell e Pedraig Harrington non vanno oltre il 19° posto con 141 tocchi a -3; Keegan Bradley, Kyle Reifers e J.B.Holmes sono 30° con 142 tocchi a -2. Francesco Molinari (68, 75) purtroppo scivola dalla 9° alla 45° posizione concludendo la sua seconda giornata a + 3 dopo 6 bogey ed un doublu-bogey alla 6° buca, non bilanciati da 5 birdie. Per lui 143 colpi, -1. A T60 Branden grace, Aaron Baddeley, Steve Flash, Zach Johnson,Justin Leonard. Quasi certamente eliminati al taglio Ben Curtis, Bryson DeChambeau, Phil Mickelson e il campione in carica Jimmy Walker. Il Valero Open si dimostra prodigo di sorprese: se così fosse le previsioni alla vigilia sarebbero da stracciare e tutti i candidati alla vittoria sarebbero fuori. In attesa di concludere la seconda giornata Miguel Angel Caraballo, Ryan Ruffels, Omar Uresti, Billy Hurley III, Curtis Reed e Hiroshi Iwata, Tyler Aldridge, che però non dovrebbero dare scossoni alla classifica. la foto appartiene a Usgolftv.Il maltempo porta alla sospensione del Valero Texas Open. Buono Molinari 9°, in difficoltà Mickelson (81°), scatenato Brendan Steele a -8 alla buca 13.
La sospensione. Non è ancora conclusa la prima giornata del Valero Texas Open, il torneo del PGA Tour si è fermato per la situazione atmosferica che non consentiva il gioco. "Round 1 suspened due to darkness" recita il sito del PGA Tour, sospensione quindi. Oggi si concluderà ufficialmente la prima giornata. Chi ha concluso il 1°round. Tra coloro che hanno concluso ieri il loro gioco il migliore è stato Charley Hoffman, 2° a -6 con 66 tocchi, 7 birdie e 1 bogey per lui. Al 3° posto l'australiano Stuart Appleby e Peter Malnati a -5 con 67 colpi. A seguire Steve Flash al 5° posto a -4. Più in ritardo Zach Johnson 9° a - 3 e 69 tocchi. In difficoltà Aaron Baddeley, Comilo Villegas e Bryson DeChambeau a + 2 con 74 tocchi, tutti e tre 110°, a rischio taglio. Il campione in carica Jimmy Walker parte anche peggio concludendo la usa prima giornata a n+3 con 75 colpi finendo 126°. Chi è stato fermato. Tra coloro che hanno dovuto interrompere la propria gara c'è il primo in classifica, fermato alla 13° buca con uno score pazzesco, a -8, Brendan Steele. Per lui finora 8 birdie puliti, che potrà incrementare consolidando il suo primato o anche ridurre se l'interruzione porterà via concentrazione. Speriamo che questa seconda possibilità rimanga tale nel caso di Francesco Molinari, fermato anche lui alla 13° buca, con un buon -3 che per ora vale il 9° posto. Per Molinari 3 birdie e 1 bogey. A pari merito con Flash a -4, al 5° posto, vi sono anche Brend Snedeker, fermato alla buca 14, Patrick Reed, fermo alla 13 e Freddie Jacobson alla 11. Risulta in difficoltà Phil Mickelson che al momento dell' interruzione di gara, alla sua buca 14, si trovava al 81° posto a +1. La foto è tratta dal sito Usgolftv.Alla seconda giornata del Masters Tournament si scoprono le sabbie mobili. Rallenta Jordan Spieth incalzato da Rory McIlroy. Fuori al taglio nomi illustri.
Dopo un’ottima prima giornata (Clicca per leggere l’articolo dedicato), arriva uno scivolone per Jordan Spieth, vere e proprie sabbie mobili a bloccarne il cammino verso la giacca verde. Gli avversari si avvicinano, ma molti incontrano le difficoltà di Spieth: è una seconda giornata da sabbie mobili. I primi posti. 4 birdie, 4 bogey e 1 double-bogey alla buca 6 valgono un + 2 per Spieth (66, 74; 140). Brusco rallentamento ieri, opposto alla prestazione pulita da bogey del primo round. Chi evita le sabbie mobili è Rory McIlroy, che dopo la buona prestazione del 7 aprile si riconferma senza strafare ottenendo il 2° posto in solitaria (70, 71; 141). Per lui 5 birdie , 2 bogey e 1 double-bogey alla buca 4. Subito dietro al 3°posto a pari merito Danny Lee (2° al primo round), che ha subito un rallentamento (68, 74; 142) e Scott Piercy (70, 72; 142) che pareggiando il par ieri scala la classifica. Giù dal podio con 143 tocchi a -1 vi sono Brendt Snedeker (71, 72 ), Soren Kjeldsen (69, 74) e Hideki Matsuyama (71, 72). Chi sale. Tra gli atleti che migliorano la loro classifica e non subiscono le sabbie mobili, oltre a McIlroy, Piercy, Snedeker e Matsuyama sopracitati, c’è Danny Willet (70, 74; 144) che nonostante il +2 di ieri ottiene la posizione T8. Anche Dustin Johnson (73, 71; 144) alla stessa posizione. Jason Day (72, 73; 145) sale alla posizione T15 nonostante il +1 di ieri. Con 148 tocchi si salva dal taglio Adam Scott, con 149 Patrick Reed, Bill Haas, Anirban Lahiri, Louis Oosthuizen e con 150 Bubba Waston, ultimo alla 50° posizione a +6. Chi scende. Non una giornata da ricordare al Masters quella di ieri, chi è salito in classifica spesso ha sfruttato gli scivoloni altrui, l’azione delle sabbie mobili. Infatti giocatori illustri si sono salvati dal taglio per un soffio, altri lasciano prematuramente il Masters. Tra questi Phil Mickelson (72, 79; 151), a +7 dopo ben 3 double-bogey alle buche 7, 15 e 16; Charl Schwartzel (76, 76; 152) dopo due giornate concluse entrambe a +4. Vi è anche il vincitore dello Shell Houston Open (Clicca per leggere l’articolo dedicato) Jim Herman (75, 78; 153), Tom Watson (74, 78; 152), Ernie Els (80, 73; 153), Graeme McDowell (72, 81; 153) con addirittura un +9 ieri e Rickie Fowler (80, 73; 153). Moltissimi nomi illustri non concluderanno il primo Major stagionale dopo il secondo round di ieri, vere sabbie mobili al Golf Club di Augusta il cui simbolo possono essere Phil Mickelson con i suoi 3 double-bogey e Graeme McDowell con ben 8 bogey e 1 double-bogey con 1 birdie che serve a poco. La foto appartiene a UkSportYahoo.Charley Hoffman 1° dopo il primo round allo Shell Houston Open. Spieth a T10; Fowler, Stenson, Mickelson assieme a T83.
Ieri (ndr 31 marzo) al Golf Club di Houstson (Humble) in Texas ha preso il via lo Shell Houston Open (31 marzo – 3 aprile). Il torneo ha un montepremi totale di 6. 800. 000 dollari, in palio per il vincitore 1. 224. 000 dollari e 500 punti validi per la Fed Ex Cup. Presenti molti tra i migliori atleti in circolazione, come il numero 2 al mondo Jordan Spieth, Rickie Fowler 5° al mondo, Henrik Stenson 7° e Louis Oosthuizen 11°, oltre a Tony Finau fresco vincitore del Puerto Rico Open, suo primo titolo al PGA Tour.Le prime posizioni: Hoffman 1°
Dopo una giornata di gara il primo posto è di Charley Hoffman che ha concluso con 64 colpi, a -8 (par 72), grazie a ben 9 birdie e un solo bogey. Ottimo inizio per Hoffman che però è tallonato da un gruppo di 4 giocatori che occupano la 2° posizione in classifica: Dustin Johnson e Roberto Castro, Scott Brown e Morgan Hoffman, tutti con 65 tocchi a -7. 7 birdie, 2 bogey e 1 eagle alla buca 8 per Johnson, stesso score per Hoffman (eagle alla buca 4), 7 birdie puliti per Castro e Brown. Altri 4 atleti hanno conquistato il 3° posto a pari merito, con 66 tocchi, a -6. Prestazioni importanti quindi anche per Johnson Wagner, Justin Hicks, Chez Reavie, e Scott Pinckney. Alla posizione T10, ai piedi del podio, troviamo un gruppo di atleti ben nutrito (11), con 67 colpi a -5 tra i quali appaiono Steve Marino, 2° al Puerto Rico Open, il canadese Graham DeLaet e Jordan Spieth. Il numero 2 al mondo colleziona 6 birdie e un solo bogey, con sole 3 distanze dalla vetta della classifica, ha completato una buona prima giornata, avendo tutte le carte in regola per giocarsi la vittoria. Tony Finau si trova alla posizione T21, ad una distanza da Spieth, con 68 tocchi, a -4. A -3 e 69 colpi, alla posizione T32, compaiono moltissimi giocatori tra i quali Phil Mickelson, Rickie Fowler, Henrik Stenson, Patrick Reed e Charl Schwartzel (vincitore del Valspar Championship 2016).La parte bassa della classifica
Gli spagnoli Sergio Garcia e Rafa Cabreo Bello, semifinalista al WGC Match Play di settimana scorsa, alla posizione T83 inseguono a -1 con 71 tocchi, ancora più in ritardo a T106 a +1 il colombiano Camilo Villegas e Louis Oosthuizen, secondo al WGC Match Play. Ritirati Alex Cejka e Charlie Beljan. Ultimo, 142°, Ricky Barnes (+9) e Luke Guthrie penultimo, 141° (+7), vedono il taglio avvicinarsi salvo una loro prestazione superba oggi (ndr 1 aprile). La foto appartiene a GolfChannel.Ad Austin nel Texas si sta giocando il World Golf Championship, secondo dei quattro tornei stagionali del WGC (9.500.000$ il montepremi di cui 1.620.000$ al vincitore) gara Match Play tra i 64 migliori giocatori del mondo a cui non prende parte nessun italiano. Il Match Play è un incontro in cui un giocatore gioca contro un altro. Sinceramente è una formula che non mi entusiasma a meno che non sia in una gara a squadre in cui comunque un giocatore non viene eliminato direttamente ma gioca tutti i match della giornata. A quanto pare non solo io la penso così tanto che in questo torneo, dallo scorso anno, è stata adottata una nuova formula che garantisce a tutti almeno tre match. I concorrenti sono stati divisi in 16 gruppi di 4 giocatori che si affrontano in un girone all'italiana dove ognuno incontra gli altri 3. Vengono assegnati 1 punto per il successo, 0,5 per il pari e 0 per la sconfitta. Al termine i 16 vincitori di ogni gruppo saranno ammessi agli ottavi che si svolgeranno insieme ai quarti oggi. Semifinali e finali, per primo e terzo posto, domenica 27 marzo. Vi proponiamo oggi il video dell'americano Patrick Reed in cui, durante il terzo giro del terzo turno, nel match contro Phil Mickelson, sulla buca 10, un par4, con il suo approccio da 86 m coglie un magnifico eagle. Reed gioca nel gruppo 9 insieme a Phil, Daniel Berger e il giovane inglese Matthew Fitzpatrick. Dopo i primi due turni in classifica Mickelson e Reed hanno 2 punti mentre Berger e Fitzpatrick sono a 0.
WGC Dell Match Play, II round. Al Austin Country Club (Austin, Texas) i risultati della seconda giornata di gara lasciano ancora aperti il discorso qualificazione e molti campioni come il detentore del titolo Rory McIlroy si giocano il passaggio agli ottavi all'ultima giornata. Nel torneo in combinata tra European Tour e PGA Tour, possono dormire sonni tranquilli Jordan Spieth e Jason Day che con le vittorie di giovedì hanno già più di un piede negli ottavi. Nel secondo round, lo statunitense Spieth ha avuto la meglio per 5/4 su Victor Dubuisson mentre l'australiano Day ha regolato 5/3 il thailandese Thongchai Jaidee; entrambi affronteranno in questa terza giornata giocatori già eliminati. Più intricata la situazione nel gruppo 3, dove Rory McIlroy, pur avendo vinto 3/1 contro Smylie Kaufman, si giocherà la qualificazione nello scontro diretto con Kevin Na, anche lui a punteggio pieno con due vittorie. Nel Gruppo 4, riprende quota Bubba Watson che sconfigge Emiliano Grillo e potrebbe approdare agli ottavi anche con un pareggio. Praticamente eliminato Ricky Fowler; solo un pareggio contro Scott Piercy dopo la sconfitta della prima giornata. Passa il turno chi vince nei gironi 6 e 7 dove Adam Scott affronta Bill Haas e Justin Rose sfida Matt Kuckar. Nel Gruppo 9, Phil Mickelson vince ancora ma deve ancora superare lo scoglio Patrick Reed mentre nel Gruppo 13 Sergio Garcia deve vincere e sperare in un passo falso di Ryan Moore. Eliminazione diretta già in essere anche tra Charl Schwartzel e Brandt Snedeker e tra Louis Oosthuizen e Andy Sullivan.
foto da www.breakingnews.ie
Ieri (3 marzo) si é consumata la prima giornata del WGC Cadillac Championship (3 - 6 marzo) che ha visto saltare al comando Scott Piercy e Marcus Fraser.
Il tornerò, prima tappa del World Golf Championship ( il WGC consta di 4 tornei), si sta svolgendo in Florida, a Miami, sul percorso del Trump National Doral (par 72) e vi partecipano 68 atleti tra i migliori al mondo nel settore (non vi sono golfisti italiani). Il montepremi è di ben 9.500.000 dollari con prima moneta di 1.620.000 dollari.
Il duo di testa è composto da due outsiders, nessuno dei due atleti trentaottenni appare nei primi dieci posto del World Golf Ranking. Scott Piercy ha recentemente cambiato allenatore, scegliendo dopo una serie di risultati che non lo hanno soddisfatto e sembra stata un'ottima scelta, l'australiano Marcus Fraser sta invece dando seguito ad un buon periodo di forma che lo ha portato a vincere il Maybank Championship Malaysia due settimane fa.
Tra gli altri protagonisti del WGC Cadillac Championship di quest'anno, Phil Mickelson segue al 3° posto (67, -5), subito dopo si trovano l'inglese Danny Willet e l'australiano Adam Scott (68, -4), fresco vincitore dell'Honda Classic (28 febbraio). All'ottavo posto il numero 1 al mondo, l'americano Jordan Spieth (69, -3) e, rispettivamente 29° e 18° posto, i numeri 2 e 3 al mondo Jason Day (72) e Rory Mcllory (71, -1). 14° Rickie Fowler (70, -2) numero 5 al mondo, Bubba Watson (69, -3), numero 4 al mondo al 10° posto. Lo spagnolo Sergio Garcia (73, 1), eccellente protagonista all'Honda Classic con il sopracitato Adam Scott, è un po' in ritardo al 40° posto.
Ora è in corso la seconda giornata di gara che è possibile seguire attraverso il sito ufficiale del PGA Tour nella sezione Live (PGAtourLive). Si ricorda che il WGC Cadillac Championship sarà in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky: venerdì 4 marzo, dalle ore 19 alle ore 24 (Sky Sport 3 HD); sabato 5, dalle ore 18 alle ore 24 (Sky Sport 2 HD); domenica 6, dalle ore 18 alle ore 24 (Sky Sport 3 HD). Con il commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e di Roberto Zappa.
Phil Mickelson, il "Lefty" del golf. Phil Mickelson, soprannominato "Lefty" per il suo swing mancino, rientra tra i migliori giocatori della sua generazione
Phil Mickelson, detto "Lefty" per il suo swing mancino, anche se normalmente è destrorso, è senza dubbio uno dei migliori giocatori della sua generazione. Nato a San Diego il 16 giugno del 1970, ha vinto ben cinque volte i tornei Major più importanti: tre volte il Masters (nel 2004, 2006 e 2010), una volta il PGA Championship nel 2005 e una volta l'Open Championship nel 2013. Attualmente occupa la posizione numero 36 nella classifica Official World Golf Ranking con quaranta eventi giocati nella sua carriera da golfista. Oltre ai successi tra i Major più importanti, Phil Mickelson si è classificato per ben sei volte al secondo posto nello US Open Championship. Grazie alle vittorie conseguite e alla sua posizione raggiunta in classifica OWGR, pur oscillando in varie posizioni ma abbastanza stabile nella top 40, Phil Mickelson, in base alle statistiche, rientra tra i primi dieci sportivi più pagati nel mondo. La passione per il golf è cresciuta con lui, in quanto fin da bambino Phil osservava il padre giocare. Una curiosità: il suo swing mancino probabilmente deriva dal fatto che imitava il padre mentre tirava di fronte a lui, con un effetto "a specchio", dunque ha imparato a tirare di sinistro. Infatti, pur essendo destrorso in tutte le altre attività della sua vita, Phil Mickelson gioca a golf da mancino. La sua carriera da amateur è prosperosa, costellata da vittorie tra cui lo US Amateur nel 1990 e un torneo PGA Tour, il Northern Telecom Open nel 1991. Le vittorie complessive di Phil "Lefty" Mickelson ammontano a 49 tornei, di cui 42 sul PGA Tour. Nel 2009 ha conseguito per la prima volta due grandi vittorie in due tornei del World Golf Championship: il Ca Championship e l'HSBC Championship. La sua carriera lo vede costantemente protagonista anche nella Ryder Cup, con ben nove presenze in qualità di membro del Team USA. Tutto ciò ha contribuito al suo inserimento, dal 2012, nella World Golf Hall of Fame. Un onore meritatissimo!
Foto: Google
Phil Mickelson uno dei giocatori più seguiti al mondo, piace soprattutto per il suo gioco fantasioso e spettacolare, ma che bastoni utilizza? Scopriamo cosa ha in sacca Mickelson. Come driver Lefty utilizza un Callaway Big Bertha 815 Double Black Diamond. Questo driver da la possibilità al giocatore di muovere dei pesi sulla testa del bastone, tra cui uno che viene posizionato in verticale all'interno della testa in modo da modificare lo spin rate ed il volo di palla. Mickelson come shaft utilizza un Mitsubishi Rayon Fubuki J X-Stiff.
Credits: http://www.golfalot.com/equipment-news/callaway-big-bertha-alpha-815-and-big-berth-alpha-815-dd-extreme-distance-3006.aspx Lefty utilizza solo un legno 3, un Callaway X Hot Pro 3Deep, la particolarità di questo bastone sta nella sua faccia, è più alta rispetto una faccia standard. Questa caratteristica aiuta ad avere uno spin rate più basso rispetto ad un legno tradizionale. Come shaft utilizza un Mitsubishi Rayon Fubuki K Prototype X-Stiff. Credits: http://www.golfalot.com/equipment-news/callaway-x-hot-3deep-fairway-wood-2478.aspx Mickelson utilizza uno driving iron o utility iron. Si tratta di un ferro 2 da 18° con la testa più grande rispetto ad un ferro tradizionale, questa forma aiuta ad avere un volo di palla più alto rispetto a quello di un ferro standard ma più basso rispetto a quello di un ibrido. Si tratta di un Callway Apex UT con uno shaft KBS Tour-V 125 X-Stiff. Credits: https://golfweek.com/news/2014/aug/15/callaway-apex-ut-irons/ Mickelson utilizza dei ferri del 2013, dal 4 al PW. Sono dei Callaway X-Forged. Forgiati con una leggera cavità nella parte posteriore della testa. Gli shaft sono dei KBS Tour-V 125 X-Stiff. Credits: http://www.rdgolfmedia.com/reviews/callaway-golf-2013-xforged-major-champion-major-playability/ Molto particolari sono i wedge utilizzati da Mickelson, che con questi bastoni ci fa sempre vedere dei colpi spettacolari, impossibili per altri giocatori. Sono dei Callaway pensati esclusivamente per lui, i Mack Daddy PM Grind. La particolarità di questi wedge sta nelle scanalature che si estendono dalla punta al tacco del bastone e non solo nella parte centrale della faccia come negli altri Mack Daddy. In sacca ha un 56°, un 60° ed un 64°. Gli shaft utilizzati sono dei KBS Tour-V 125 X-Stiff. Credits: http://www.intothegrain.com/2015-pga-show-best-new-clubs/callaway-mac-daddy-pm-grind-wedge_960_t620/ Unico anche il putter di Mickelson, si tratta di un Odissey PM Prototype. Modello che ha ben 5° di loft, pensato per tenere le mani più avanti rispetto alla testa, questa posizione aiuta a non far muovere i polsi durante il pendolo. Credits: http://www.golfwrx.com/forums/topic/286381-witb-phil-mickelson/page__st__240 Immagine da usatoday.com