Prosegue l’European Tour con la tappa in programma all’Abu Dhabi Golf Club negli Emirati Arabi Uniti da domani a domenica 22 gennaio 2017. L’Abu Dhabi HSBC Championship quest’anno si prospetta più emozionante che mai, con un battaglione di atleti pronti a darsi battaglia a colpi di birdie per aggiudicarsi la quinta tappa stagionale del Tour europeo ed il ricco montepremi dedicato al vincitore, che ammonta a più di 420mila euro (su un totale di oltre 2 milioni e mezzo di euro). L’eccezionale field di golfisti del torneo può vantare la presenza di ben 5 giocatori tra i primi 14 del World Golf Ranking (il numero 3 al mondo Dustin Johnson, il numero 4 Henrik Stenson, il n°10 Alex Noren, il n°12 Danny Willett ed il n° 14 Rickie Fowler), ma anche la partecipazione di altri golfisti di spessore come il tedesco Martin Kaymer, gli inglesi Ian Poulter, Matthew Fitzpatrick e Lee Westwood, gli spagnoli Rafael Cabrera Bello e Pablo Larrazabal, il belga Thomas Pieters, i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat e i sudafricani Branden Grace, Jaco Van Zyl, Dean Burmester e Trevor Immelman. Per l’Italia in campo ad Abu Dhabi il ventenne romano Renato Paratore (Orgoglio italiano: Renato Paratore), il ventottenne Nino Bertasio ed il ventitreenne veronese Matteo Manassero (Orgoglio italiano: Matteo Manassero), al debutto stagionale dopo il 73° piazzamento nell’Eurotour 2016, che tenteranno di apporre la loro firma in cima alla classifica del torneo, scalzando la schiera di pluricampioni ampiamente favoriti, in cui manca solo il nome di Rory McIlroy, numero 2 al mondo uscente da una convincente prova al BMW South African Open (2° dopo l’inglese Graeme Storm), che ha dovuto rinunciare all’Abu Dhabi HSBC Championship per un doloroso infortunio ad una costola.
Edoardo Molinari, Renato Paratore e Nino Bertasio rappresenteranno il nostro Paese al terzo appuntamento dell’Eurotour 2017, mettendosi in gioco all’Hong Kong Golf Club di Fanling nell’ UBS Hong Kong Open, organizzato in collaborazione con l’Asian Tour. Il torneo comincia domani e finisce domenica, e può vantare la partecipazione di un gran numero di giocatori di spessore: primo fra tutti il campione uscente, nonché oro olimpico a Rio, l’inglese Justin Rose; da non sottovalutare nemmeno i suoi connazionali Danny Willett e Ian Poulter, per non parlare dell’americano Patrick Reed, degli spagnoli Miguel Angel Jimenez (due volte vincitore di questo torneo), Pablo Larrazabal e Rafael Cabrera Bello, e di molti altri protagonisti talentuosi. Comincia quindi il tour europeo anche per Renato Paratore, che ha chiuso in 57a posizione la passata stagione, mentre vogliono rifarsi della brutta prestazione all’Australian PGA Championship di settimana scorsa gli altri due italiani, Edoardo Molinari e Nino Bertasio, rispettivamente 148° e 96° nella graduatoria del 2016. Dopo le prime due tappe in Australia e Sudafrica, la Money List è capitanata dal sudafricano Brandon Stone, seguito dal conterraneo Richard Sterne e dall’australiano Andrew Dodt, ma il percorso verso la tappa finale di Dubai è ancora lungo e si prospetta ricco di colpi di scena. Al torneo asiatico, che mette in palio complessivamente circa due milioni di dollari, seguirà una pausa di un mese, che terminerà il 12 gennaio con la partenza del BMW South African Open. Per chi volesse seguire in diretta la competizione di Hong Kong, le gare iniziano alle 7:00 italiane.
L'Italian Pro Tour si avvicina. “Far crescere il golf con la spinta trainante dell’assegnazione della Ryder Cup 2022.” Parola di Franco Chimenti.
L'Italian Pro Tour, i primi lavori verso la Rider Cup 2022
Il 23 marzo è stato svelato il programma dell’Italian Pro Tour 2016 al Castel San Pietro Terme, al Palazzo di Varignana Resort & Spa. Alla presentazione del calendario erano sono stati presenti: Franco Chimenti (nella foto), Presidente di Coni Servizi e della Federazione Italiana Golf, Ivano Serrantoni, Presidente del Golf Club Le Fonti, Fausto Tinti, Sindaco di Castel San Pietro Terme. Alessandro Rogato e Barbara Zonchello, rispettivamente Presidente e Direttore del Comitato Organizzatore Open professionistici di golf della FIG hanno presentato i principali eventi organizzati per l’Italian Pro Tour. Presente anche Gian Paolo Montali, da poco nominato Direttore Generale del “Progetto Ryder Cup 2022” (Clicca l'articolo dedicato). Proprio dal Golf Club Le Fonti, in Emilia Romagna, alle porte di Bologna partiranno i lavori per la promozione del golf in Italia in vista della Ryder Cup del 2022. Questa infatti sarà la sede del Campionato Nazionale Open (6 - 8 aprile) primo evento dell’Italian Pro Tour. In questo senso riportiamo le parole di Franco Chimenti: “L’Italian Pro Tour 2016, con un calendario di eventi di alto prestigio, segna la svolta per la nostra attività agonistica e sono certo che queste manifestazioni contribuiranno alla diffusione del golf.” "La nostra partita si gioca nella crescita del numero di golfisti: un traguardo che mi trasmette grandi stimoli." Le parole invece di Montali.La formula e i protagonisti
In totale parteciperanno 120 giocatori (107 professionisti) alla prima gara ufficiale. Si giocherà sulla distanza di 72 buche, suddivise in 4 giornate da 18. Dopo i primi due round resteranno in gara i primi 40 classificati e i pari merito. Fra i professionisti più titolati che prenderanno parte all’evento, Marco Crespi, Alessandro Tadini, Matteo Manassero, Matteo Delpodio Lorenzo Gagli e Nino Bertasio, che rappresentano sei dei primi dieci dell'ordine di merito italiano. Vi sarà anche Renato Paratore.Il calendario dell'Italian Pro Tour
Il calendario dell’Italian Pro Tour sarà il seguente:- 6 – 8 aprile Campionato Nazionale Open, Golf Club Le Fonti
- 12 – 15 maggio, Italian Challenge Tour, Golf della Montecchia
- 19 – 21 maggio, Alps Tour, Golf Vigevano
- 15 - 17 giugno, Alps Tour, La Pinetina Golf Club
- 30 giugno – 2 luglio, Alps Tour, Golf Club Frassinelle
- 24 – 26 agosto, Alps Tour, Castello Tolcinasco
- 15 – 18 settembre, 73° Open d’Italia, Golf Club Milano
- 6 – 9 ottobre, Italian Challenge Tour, Terre dei Consoliv
- 14 – 16 ottobre, Alps Tour, Miglianico Golf & CC
- 21 – 23 ottobre, Senior Italian Open, Golf Club Udine
Il taglio blocca Renato Paratore alla sua prima apparizione al PGA Tour, Rafael Carlos e George MacNeill mantengono i primi due posti in classifica.
Renato Paratore, peccato il taglio.
Peccato per Renato Paratore che non riesce a superare il taglio al Puerto Rico Open, al suo debutto assoluto al PGA Tour (70, 75; 145). L’atleta romano era stato autore di una bella prestazione alla prima giornata, conclusa 2 buche sotto al par (Qui, l'articolo sulla prima giornata). Ieri Renato non è riuscito a ripetersi. Ha iniziato in difficoltà con un bogey alla prima buca, rimediando subito con due birdie; poi è arrivato un altro bogey e un double bogey alla buca 7. Dopo, un birdie e altri due bogey nelle ultime 8 buche. In totale +3 ieri, contro il -2 della prima giornata: +1 dopo 2 giornate, non un brutto risultato, ma non basta a superare il taglio. Peccato, sarà per la prossima volta. Tra gli altri a non superare il taglio: John Daly (73, 71; 144), Chesson Hadley (69, 75; 144), il messicano Carlos Ortiz (72, 73; 145), Peter Malnati (73, 75; 148). Rory Sabbatini, Alan Morin, Shawn Stefani, Connor Aarendel, agli ultimi posti dopo la prima giornata non riescono a migliorare abbastanza per superare il taglio.Le parti alte della classifica
Rimane in sostanza inalterata la classifica del Puerto Rico Open al termine della 2° giornata di gara: sia Rafael Campos che George MacNeill migliorano di un tocco il loro score. Campos (64, 71; 135 colpi) mantiene la prima posizione a -9, dopo aver concluso ieri con una buca sotto al par grazie a 3 birdie e 2 bogey. MacNeill (65, 71; 136) rimane in scia, usando una metafora ciclistica, dell’atleta cubano: 3 birdie nelle prime tre buche poi 2 bogey, per un totale di -1; -8 dopo due round. Molto cambia in terza posizione, mantenuta da Will Mckenzie (66, 71; 137) e il tedesco Alex Cejka (66, 71; 137), mentre l’australiano Aaron Baddeley e Frank Lickliter II scendono di una posto in classifica. A pari merito al terzo posto con McNeill e MacKenzie troviamo Kyle Reifers (67, 70; 137), l’inglese Ian Poulter (71, 66; 137), Steve Marino (70, 67; 137), Bronson Burgoon (69, 68; 137) e Mark Hubbard (67, 70; 137). In risalita, al 4° posto pari merito con Baddeley e Frank Licklitet II, Derek Fathauer (70, 68; 138). E Jonathan Byrd (70, 68; 138). Migliora la sua classifica anche il Canadese Graham DeLaet a T15 (70, 69; 139). La foto appartiene a AskaNews.Renato Paratore compie il suo debutto nei tornei del PGA Tour al Open di Portorico. Occasione per fare un’importante esperienza internazionale. Si piazza a T34 (-2). Primo, a fine prima giornata, Rafael Campos (-8), seguito da George McNeill (-7).
Ieri (ndr 24 Marzo) si è giocata la prima giornata del Puerto Rico Open a Rio Grande (Portorico). Montepremi 3. 000. 000 dollari, prima moneta 540. 000 dollari. In palio anche 300 punti validi per la FedEx Cup e tanta esperienza per Paratore. Vediamo la classifica al primo round.Il podio al primo round
Rafael Campos si prende la prima piazza con 64 tocchi, otto sotto il par (72) inanellando ben 8 birdie. Non poteva iniziare meglio l’atleta cubano questa edizione del Puerto Rico Open facendo sua la prima giornata al Coco Beach & CC. Al secondo posto con 65 colpi l’americano George McNeill, che conclude a -7. Anche per lui 8 birdie ed un bogey alla buca 9. Al terzo posto ben 4 giocatori che seguono da vicino il duo di testa: il tedesco Alex Cejka, l’australiano Aaron Baddeley e gli americani Frank Lickliter II e Will McKenzie con 66 tocchi e -6.Renato Paratore ed il resto della classifica
Il debuttante Renato Paratore ottiene il 34° posto a pari merito con altri 18 atleti, tra cui Derek Fathauer e il canadese Graham De Leat, con 70 tocchi, 2 sotto al par. Un buon debutto al PGA Tour per il talento italiano del 1996 nato a Roma ed affiliato all’Asiago Golf Club. Paratore si è disimpegnato nella prima giornata del Puerto Rico Open con 4 birdie e 2 bogey alle buche 10 e 13. L’australiano Jarrod Lye e l’americano Ricky Barnes si ritrovano alla pari al 52° posto con l’inglese Ian Poulter (71 colpi, a -1) dietro Paratore. Terminano il primo round con un tocco in meno dei Ken Duke ed il messicano Carlos Ortiz. A chiudere la classifica della prima giornata del Puerto Rico Open 2016 ci sono il sudafricano Rory Sabbatini e Alan Morin alla pari al 129° posto con 77 tocchi e Shwan Stefani e Connor Arendell con 6 colpi sopra il par. La classifica completa è consultabile sul sito del PGA Tour. La foto appartiene al sito AskaNews.S.S.P. Chawrasia ha conquistato l'Hero Indian Open 2016, evento in combinata tra European Tour e Asian Tour. In un quarto round tiratissimo l'indiano ha tenuto alla distanza sul connazionale e campione uscente Anirban Lahiri e sul coreano Jeunghun Wang. Dopo aver assistito alla rimonta di Lahiri nelle prime 9 buche e con Wang sempre più vicino, Chawrasia ha tenuto i nervi saldi facendo valere le proprie abilità sui percorsi più angusti e intricati e l'ottima conoscenza del New Delhi Golf Club. Il 273 (-15) finale (qui la classifica) è valso a Chawrasia l'agognata conquista dell'Hero Indian Open dopo quattro medaglie d'argento, l'ultima l'anno scorso proprio contro Anirban Lahiri. Per il 37enne si aggiudica il terzo titolo all'European Tour che gli permetterà di rimettersi in gara per il Race to Dubai dopo il 113.o posto dello scorso anno ma soprattutto di giocarsi le sue carte su palcoscenici più importanti:
"Questa vittoria è molto importante per me perché ho un cartellino completo e molto probabilmente giocherò le Olimpiadi e la Wolrd Cup, ed è molto molto importante per me - ha riferito Chawrasia - Sono arrivato quattro volte secondo a questo evento e ho pensato per lungo tempo 'devo vincere questo torneo'. Era il mio sogno e l'ho realizzato".
Scivola in classifica l'italiano Renato Paratore chiude la campagna asiatica in 72.a posizione con 296 (+8).Hero Indian Open, III round. Grande rimonta dei padroni di casa guidati da S. S. P. Chawrasia che guadagna il primo posto mentre il campione uscente Anirban Lahiri risale fino al terzo in compagnia del connazionale Rashid Khan. S.S.P. Chawrasia è il nuovo leader della classifica, 202 (-14). All'Hero Indian Open in corso al New Delhi GC, evento valido per l'European Tour e l'Asian Tour, l'indiano 37enne ha concluso le 18 buche di oggi con 68 (-4) scalzando dal gradino più alto Terry Pilkadaris. Autore di una prestazione sottotono con 73 (+1), l'australiano scende in seconda posizione ma resta in corsa per il titolo grazie alla brillante prestazione di ieri. Lahiri e Khan, ancora due indiani, occupano invece il gradino basso del podio chiudendo rispettivamente con 67(-5) per il campione uscente e 68 (-4) il connazionale, a quattro colpi dalla vetta. Dietro la coppia di indiani, Sebastien Gros, Adilson Da Silva, Jeunghun Wang e l'indiano Rahi Gangjee che con 207 (-9) inizieranno la gara di domani dalla quinta posizione. Chawrasia, in cerca della terza vittoria al New Delhi GC dove vinse nel 2008 l'Indian Masters e il Panasonic Open India, conosce bene il circuito di gara e le sue doti nel colpire bene anche nello "sporco" hanno fatto la differenza oggi:
"Ho giocato qui al New Delhi Golf Club varie volte e so bene come giocare in questo campo - ammette Chawrasia - L'Hero Indian Open è un torneo davvero importante per me e voglio vincerlo, dopo essere arrivato secondo per quattro volte"
L'italiano Renato Paratore chiude la terza giornata di gara con 74(+2) e scende al 68.o posto in classifica.foto da golfweek.com
Hero Indian Open II round. Un Pilkadaris scatenato si prende la testa della classifica del torneo in combinata tra European Tour e Asian Tour in corso al New Delhi GC, in India.
Terry Pilkadaris si candida seriamente per la vittoria finale grazie al 64(-8) di oggi, con ben 9 birdies e una sola penalità nelle 18 buche di oggi. L'australiano adesso guida la classifica con 131 (-13) e un vantaggio di tre misure sui diretti inseguitori, lo spagnolo Nacho Elvira e l'indiano S.S.P Chawrasia, secondi con 134 (-10) nella classifica provvisoria. Seguono in quarta posizione l'americano David Lipsky e l'inglese Ben Evans con 136 (-8) mentre Jorge Campillo, Rashid Khan e Alejandro Cañizares condividono la sesta piazza resta 7 colpi al di sotto del par. Ancora alla ricerca del primo titolo all'European Tour e di una vittoria a livello internazionale che manca dal 2005, con un successo all'Hero Indian Open Pilkadaris riscatterebbe la delusione per quel primo posto mancato per un soffio lo scorso anno in Danimarca. Nella giornata di oggi c'è stata gloria anche per l'inglese Lee Slattery che alla buca 8 si è regalato il primo albatross personale all'European Tour. Capitolo azzurri. Nonostante l'opaca prestazione di oggi, 73 (+1), Renato Paratore supera il taglio. Rimane fuori invece Edoardo Molinari nonostante la bella prestazione di oggi che ha visto l'italiano completare le 18 buche con 68 (-4).foto da www.golfgrinder.com
Hero Indian Open, I round. Al Delhi GC di Nuova Delhi, lo statunitense Daniel Im è al comando a con 65 (-7) dopo le prime 18 buche del torneo in combinata tra European Tour e Asian Tour.
Fondamentale l'approccio dell'americano, esordiente al Delhi GC che pur non essendo lunghissimo (6,983 yard, meno di 6.400 m) a causa della sua stretta configurazione, richiede grande precisione al tee e spiccata sensibilità sul green. Una gara pulita, senza penalità e con 7 birdies all'attivo, ha permesso a Daniel Im di prendersi la vetta della classifica provvisoria."Un paio di volte ho rischiato di incorrere in un bogey ma ho recuperato (Up & down, ndr) - ha riferito al termine della gara Daniel Im - Ero calmo. Avevo sentito parlare così tante volte di questo campo da golf prima di questo viaggio. Sono entrato con riguardo. Ho mostrato rispetto ed ho ottenuto rispetto".
Ad una misura dal 30enne del New Jersey, si piazza l'accoppiata spagnola composta da Jorge Campillo e Nacho Elvira e il thailandese Prom Meesawat che terminano il tracciato 6 colpi al di sotto del par. Meesawat si candida come primo di sfidante di Im, nonostante un bogey iniziale è riuscito a strappare 5 birdies tra la 13.a e la 18.a buca, eguagliando il suo record stagionale. Dietro il terzetto di testa, a -5, troviamo S.S.P. Chowrasia e Sanjay Kumar, il coreano Jeunghun Wang, l’australiano Terry Pilkadaris e il francese Raphael Jacquelin (67, -5) che confeziona il suo 12.o hole-in-one della stagione alla buca 5. Il campione uscente Lahiri Anirban chiude in T10 con 68 (-4) mentre Padraig Harrington chiude a 71 (-1) la prima giornata di gara all'Hero Indian Open, dove non si vedeva dal 1992. Capitolo azzurri. Renato Paratore chiude in 40.a posizione con 71 (-1) una gara fin troppo altalenante con 3 bogeys e 4 birdies mentre sembra irrecuperabile la situazione di Edoardo Molinari al 130.o posto con 78 (+8).foto da www.zimbio.com
European Tour - True Thailand Classic, II round. Al Black Mountain GC, uno scatenato Scott Hend agguanta lo svedese Pelle Edberg in prima posizione con 132 (-12) dopo due giorni di gara.
Pelle Edberg pregustava di passare una nottata felice, da leader solitario della classifica, dopo aver approfittato dei 4 bogeys di un Peter Uihlein sottotono, solo 71 (-1) per lo statuinitense. Lo svedese ha iniziato la II giornata ad una sola Uihlein ma ha preso il largo con 7 birdies e 2 bogeys, arrivando al -12 finale. Edberg, ancora in cerca del primo titolo all'European Tour su 200 eventi disputati, probabilmente non si aspettava di dover assistere alla clamorosa rimonta dell'australiano Scott Hend che con un birdie-birdie nelle ultime due buche ha raggiunto lo svedese sul gradino alto del podio, recuperando ben tredici posizioni in classifica. L'australiano ha inanellato 6 birdies e un eagle, alla seconda buca, senza incorrere in penalità e chiudendo la giornata con un ottimo 64(-8). Deciso a puntare al secondo titolo dell'European Tour, Hend sembra non aver risentito dei fastidi del jet lag, nonostante il lungo volo che lo ha portato in Asia direttamente dalla Florida, dove aveva preso parte al WGC Cadillac Championship, concluso in 22.a posizione: "Dopo una prestazione non brillante al WGC Cadillac Championship, vedremo cosa succederà ora" ha dichiarato l'australiano, che ha manifestato un deciso gradimento per il circuito di gara e per il paese ospitante. La classifica resta comunque cortissima con il thailandese Panuphol Pittayarat (133, -11) ad un solo colpo dal duo Hend-Edberg. Cinque i giocatori che dalla quarta piazza proveranno a recuperare i 3 colpi di svantaggio avendo concluso con 135 (-9): il gallese Rhys Davies, il sudafricano Shaun Norris, lo scozzese Simon Yates e gli statunitensi Peter Uihlein e David Lipsky, vincitore dell’ordine di merito dell’Asian Tour 2014. Attenzione anche al francese Benjamin Hebert, in nona posizione con 136 (-8). Conclude oggi la sua esperienza al True Thailand Classic Renato Paratore, che con 144 (72, 72, par) non supera il taglio per due soli colpi.foto di www.golflink.com.au
Si è da poco conclusa la prima giornata di gara del True Thailand Classic, 14.a tappa dell'European Tour e valevole anche per la classifica dell'Asian Tour. Dopo le prime 18 buche è Peter Uihlein a guidare la classifica chiudendo con 64 colpi (-8). In seconda posizione, ad un solo colpo di distanza dall'americano, Pelle Edberg che chiude con 65 (-7). Dopo un 15 buche scoppiettanti, lo svedese ha ceduto la testa della classifica a causa di due bogey nelle tre buche finali, alla 7.a e alla 9.a, lasciandosi superare da Uihlein. L'americano aveva concluso al comando anche il primo round anche all'ultima apparizione dell'European Tour, al ISPS HANDA Perth International, chiudendo poi in quarta posizione. Continua nel migliore dei modi il recupero della forma migliore dopo l'operazione al polso per il 26enne statunitense, rigenerato anche dalla recente vacanza a Phuket. La classifica del True Thailand Classic vede in terza posizione con 66 (-6) lo scozzese Scott Jamieson e lo spagnolo Javier Colomo, quinta piazza per gli inglesi Gary Boyd e Robert Dinwiddie con 67 (-5), il taiwanese Chi-hsien Hsieh, il gallese Rhys Davies, lo scozzese Simon Yates, il sudafricano Shaun Norris, i thailandesi Prayed Marksaeng e Pariya Junhasavasdikul e l’americano David Lipsky. Solo 81° Renato Paratore che chiude con 72 (par) il primo giorno di gara al Black Mountain GC a Hua Hin in Thailandia.
L'European Tour sbarca in Asia per il True Thailand Classic Presented by Chang, che si svolgerà dal 10 al 13 marzo a Hua Hin, Thailandia. Sul tracciato del Black Mountain GC, inserito per la seconda volta nel calendario dell'European Tour, il beniamino locale Kiradech Aphibarnrat cercherà di strappare una vittoria dopo il buon piazzamento della prima edizione e le vittorie ottenute al Shenzhen International e al Saltire Energy Paul Lawrie Match Play che gli valsero il 13.o posto nella classifica generale del Race to Dubai 2015. Il 26enne thailandese dovrà superare però l'ostacolo rappresentato da Andrew Dodt, che cercherà di difendere il titolo conquistato lo scorso anno. L'australiano arriva in Asia non al meglio della forma ma conosce quella vecchia legge non scritta del golf secondo la quale è bene non fidarsi troppo dei golfisti infortunati. Un influenza non basterà a fermare Dodt, deciso ad imporsi e conquistare il terzo titolo personale all'European Tour, memore della vittoria nella prima edizione del torneo: "Ho molti bei ricordi qui. Ricordo quasi ogni colpo e alcuni erano davvero buoni. È sempre piacevole tornare in luoghi dove hai giocato bene in precedenza"
Nutrita presenza di giocatori asiatici: oltre a Kiradech Aphibarnrat, proveranno e tenere alta la bandiera thailandese anche Thaworn Wiratchant e Prayad Marksaeng. Prenderanno parte alla competizione anche i filippini Miguel Tabuena, Angelo Que e Antonio Lascuna, il malese Danny Chia, Mardan Mamat di Singapore, gli indiani Arjun Atwal e Shiv Kapur e il giapponese Shingo Katayama, 43 anni, figura storica del Japan Tour, con 29 titoli conquista, che beneficia di un invito. Piazzeranno il tee anche gli spagnoli Miguel Angel Jimenez e Pablo Larrazabal, i francesi Raphael Jacquelin, Romain Wattel, Alexander Levy e Gregory Bourdy, il tedesco Marcel Siem, l’olandese Joost Luiten e lo statunitense David Lipsky, vincitore nel 2014 dell’ordine di merito dell’Asian Tour.
Unico rappresentante dei colori azzuri, Renato Paratore. Dopo essere uscito al taglio nell'ultima uscita al Perth International in Australia, il 19enne romano proverà a scalare la classifica e rientrare fra i prima sessanta dell'ordine di merito; attualmente è 87°. Il montepremi è di 1.585.000 euro, 264.136 dei quali andranno al primo classificato.
Renato Paratore, simpaticissimo nell'intervista della Federazione Italiana Golf. Domani inizierà il True Thailand Classic , in cui gareggerà Renato Paratore. Di questo atleta nostrano si è rapidamente trattato nell'articolo del 8 marzo (ndr ieri), Renato Paratore al True Thailand Classic. Di lui possiamo aggiungere che è nato il 14 dicembre del 1994, fa parte del Golf Club Parco di Roma G&CC, ed attualmente è 399° nel Official World Golf Ranking. In quest'anno ha disputato 7 tornei in cui 4 volte ha vinto premi in moneta. Attualmente 87°all'European Tour con l'obiettivo di entrare nei primi 60, nell'ordine di merito. Ma conosciamo meglio questa giovane promessa dello sport italiano in un'intervista rilasciata ormai qualche anno, a 16 anni, alla Federazione Italiana Golf. In questa intervista Roberto risponde in modo disponibile e molto simpatico alle domande dell'intervistatore indicando pregi e difetti del suo stile, abitudini sportive e non, e ripercorrendo i suoi primi successi in carriera. Intenzionato a raggiungere la categoria pro, confessa di preferire Tiger Woods a Rory McIlrroy. Ci informa su quanto si allena a settimana sotto la guida di Alessandro Bandini e il suo idolo, Matteo Manassero, oltre a tante altre curiosità. Video di Federazione Italiana Golf.
Tra il 10 e il 13 marzo, vedremo Renato Paratore sul percorso del Black Mountain GC, a Hua Hin in Thailandia. Qui infatti avrà luogo il True Thailand Classic, torneo in combinata tra European Tour e Asian Tour. Renato sarà l'unico italiano presente nella competizione dove è invece preponderante il numero di atleti di origine asiatica come i thailandesi Kiradech Aphibarnrat, Thaworn Wiratchant e Prayad Marksaeng, i filippini Miguel Tabuena, Angelo Que e Antonio Lascuna, il malese Danny Chia, Mardan Mamat di Singapore e gli indiani Arjun Atwal e Shiv Kapur. Tra gli europei invece ritroviamo gli spagnoli Miguel Angel Jimenez e Pablo Larrazabal, i francesi Raphael Jacquelin, Romain Wattel, Alexander Levy e Gregory Bourdy, il tedesco Marcel Siem, l’olandese Joost Luiten. Dall'Australia arriva Andrew Dodt, detentore del titolo, mentre da oltre l'Atlantico arriva l'americano David Lipsky, vincitore nel 2014 dell’ordine di merito dell’Asian Tour. Dal Giappone invece arriva Shingo Katayama, invitato a 43 anni a partecipare all'evento dopo una vita passata a vincere nel Japan Tour dove ha ottenuto 29 titoli. La cerimonia d'apertura, presentata da Chang, si è tenuta al Rajabhakti Park in Hua Hin in onore dei sette antichi re della Thailandia.Hanno partecipato il più famoso golfista thailandese, Thoingchai Jaidee e i suoi compatrioti Kiradech Aphibarnrat e Gunn Charoenkul, oltre al campione uscente Andrew Dodt e Johan Edfors. Il montepremi della competizione è di 1.585.000 euro dei quali 264.136 destinati al vincitore.
Renato Paratore non ha superato il taglio nell’ultima uscita al ISPS HANDA Perth International (T86, +2) in Australia e deve riprendere il suo cammino per entrare tra i primi 60 dell’ordine di merito, dove attualmente l'atleta cresciuto al Parco di Roma G&CC è 87° con quattro gare su sette disputate in cui è andato a moneta (OMEGA Dubai Desert Classic, Commercial Bank Quatar Masters, BMW SA Open e Alfred Dunhill Championship).
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Renato Paratore, tra i professionisti più giovani. Renato Paratore è nato in 14 dicembre 1996, tuttora diciannovenne, è indicato tra le stelle del golf italiano non solo per i grandi risultati già ottenuti, ma anche per la giovanissima età in cui è diventato professionista, nel 2014, pochi giorni prima di diventare maggiorenne. Ha conosciuto il golf all'età di otto anni, ispirato dalle amicizie della famiglia, incoraggiato dalla madre a proseguire seriamente nella carriera quando a soli 13 anni Renato realizzò la sua prima buca sotto il par. Entra nella storia come il terzo tra i giocatori più giovani nella Qualifying School, dove rivendica la sua carta European Tour classificandosi terzo nella maratona annuale PGA Catalunya Resort, il suo primo evento da professionista. Nella classifica OWGR Renato occupa la posizione numero 480 e alla sua giovanissima età ha già 32 eventi alle spalle. Un altro record lo vede protagonista al French Open, compiendo il percorso di 18 buche con 4 colpi per ogni buca; lo stesso punteggio per ciascuno dei par del percorso, cosa mai successa prima, in 43 anni di storia del Tour europeo. Poco dopo l'ascesa al Catalunya Resort, Renato Paratore vince anche il PGA Championship italiano, trovandosi anche contro Andrea Pavan, ex numero uno del torneo, rivendicando la sua posizione. Renato ha alle spalle una brillante carriera amatoriale, in cui ha vinto il Men’s Individual Strokeplay Gold alle Olimpiadi giovanili della Cina del 2014; inoltre, ha partecipato due volte alla Junior Ryder Cup e sempre nel 2014, anno che ha segnato il risvolto della sua carriera, ha vinto il Portuguese Amateur Open Championship. Una ricca collezione di vittorie da dilettante lo ha visto protagonista anche nel 2013, conquistando tra le varie anche il Trofeo Internazionale di Umberto Agnelli, l'Amateur al Royal Cinque Ports, e il Junior Orange Bowl a Miami. Foto: Europeantour