Edoardo Molinari riparte dagli States: in campo al Wells Fargo Championship

Edoardo Molinari torna in campo dopo alcuni mesi di pausa e lo fa nel Wells Fargo Championship, torneo del US PGA Tour in programma dal 5 all'8 maggio al Quail Hollow Club a Charlotte, nel North Carolina. Come la maggior parte dei tornei del circuito americano, il livello tecnico si prospetta molto alto per la presenza degli statunitensi Phil Mickelson, Jim Furyk, Anthony Kim, Bubba Watson, vincitore domneica scorsa nello Zurich Classic, Nick Watney e Rickie Fowler, del fijano Vijay Singh, del colombiano Camilo Villegas e dell’argentino Angel Cabrera. Di qualità anche la partecipazione europea: oltre a Molinari, infatti, vi saranno il tedesco Martin Kaymer, l’inglese Paul Casey, l’irlandese Padraig Harrington, lo spagnolo Sergio Garcia e il nordirlandese Rory McIlroy. Saranno due mesi molto impegnativi per il golfista piemontese che, dopo questo torneo parteciperà al The Players Championship (12-15 maggio), poi tornerà in Europa per il BMW PGA Championship (26-29 maggio), quindi sarà nuovamente in America per il Memorial Tournament (2-5 giugno) e per l’US Open (16-19 giugno).

Maggio 4, 2011 / by / Tag:, , , , , , , , , ,
Matteo Manassero e i suoi primi 18 anni

Matteo Manassero oggi compie 18 anni. Il talento veronese fresco vincitore del Maybank Malaysian Open non poteva festeggiare il modo migliore il raggiungimento della maggiore età: secondo torneo vinto dell'European Tour, circuito mondiale di golf a dispetto del nome e 33° posto nel ranking mondiale. E' quasi stupito di sè stesso Matteo Manassero, che l'anno scorso con il primo successo nel Castellò Masters, aveva battuto il record di precocità per questo sport: "Sta andando bene, sta andando come lo scorso anno, sopra le mie aspettative - ha dichiarato Matteo subito dopo la magnifica vittoria in Malesia - Il mio obiettivo era quello di entrare nei primi 50 al mondo ad inizio anno, adesso, invece, sono dentro i primi 35. Sono tutti obiettivi che sto guadagnando con degli ottimi risultati e sono contentissimo. Cercherò ogni anno e ad ogni gara di migliorare, per vincere sempre di più". Parole da veterano per un giovane campione che, a dispetto dei diciotto anni appena compiuti dimostra una maturità ed un equilibrio che lo ha portato a dare filo da torcere ai top player del circuito. In terra malese, Manassero ha preceduto il francese Gregory Bourdy e il nordilrlandese Rory McIlroy per il quale il campione italiano nutre una vera e propria ammirazione considerandolo, per il momento, inarrivabile: "In questo caso sono stato io, ma è da qualche anno che McIlroy sta giocando sempre ad altissimi livelli. Lo reputo il giocatore con maggiore talento nel tour europeo. Siamo molto amici, ci rispettiamo molto, in questo caso ho vinto io, ma sappiamo di valere molto, perché possiamo fare molto bene". Anche Giorgia Meloni, ministro dell gioventù, si complimenta con l'astro nascente del golf italiano, considerandolo un modello da seguire per tutti i giovane del nostro paese: "Sono contenta per il grande traguardo tagliato alla vigilia dei suoi 18 anni: questo trofeo è uno splendido regalo di compleanno per sé, e per tutti quei giovani italiani che fanno grandi cose a dispetto della giovane età e di chi, proprio per questioni anagrafiche, non crede in loro. La storia di Matteo, infatti, così come quelle di tanti altri ragazzi che raggiungono l'eccellenza nello sport, il lavoro, l'arte, la creatività o il volontariato, dimostra che non è necessario avere i capelli bianchi per poter essere grandi davvero".

Aprile 19, 2011 / by / Tag:, ,
Matteo Manassero re in Malesia. Il Malaysian Open è suo

Matteo Manassero trionfa in Malesia e si regala per il suo diciottesimo compleanno il Maybank Malaysian Open. Il fenomeno veronese vince con 272 colpi (66 71 67 68), 16 sotto par, disputato sul percorso del Kuala Lumpur G&CC. Il torneo, come tanti altri in calendario, fa parte dell’European Tour. La nuova grande impresa del giovanissimo veronese, al secondo titolo nel circuito dopo quello conseguito lo scorso anno in Spagna nel Castello Masters Costa Azahar, assume ancor più valore in relazione agli avversari sconfitti, tra i quali vi sono il nordirlandese Rory McIlroy, terzo con 274 colpi (69 64 72 69), il numero uno mondiale Martin Kaymer, nono con 280, e Charl Schwartzel, vincitore del Masters, 11° con 281 e risalito dalle retrovie con un’orgogliosa reazione. Manassero ha dovuto fare i conti nel finale con il 29enne francese Gregory Bourdy, un ottimo elemento con tre titoli nel palmares, che precedeva il veronese in classifica e che è stato anche leader solitario prima di giungere con notevole anticipo in club house. In quel momento era in vetta con Manassero, ma la cosa è durata poco perché l’azzurro stava giocando la buca 14 dove con un birdie ha siglato il definitivo “meno 16”. Bourdy ha conquistato un meritatissimo secondo posto con 273 (71 69 66 67), mentre al quarto con 275 sono terminati lo spagnolo Rafael Cabrera Bello e lo svedese Alexander Noren, 29enne anch’egli e una vittoria nel tour, altro grande protagonista della gara dove è stato in lotta per il titolo fino a nove buche dal termine. A tratti hanno fatto presenza in alta classifica il cileno Felipe Aguilar, sesto con 276, e l’inglese Simon Dyson, settimo con 278. In ottava posizione con 279 MD Siddikur Rahman del Bangladesh, applaudissimo dai tifosi di casa. Nono sono mai stati in partita il thailandese Thongchai Jaidee, due volte a segno in questa gara nel 2004 e 2005, 17° con 283, l’indiano Jeev Milkha Singh, 47° con 288, e il sudafricano Louis Oosthuizen, 73° con 295. L’atteso 20enne coreano Seung-yul Noh, campione uscente, è uscito al taglio. I ritardi causati dal maltempo hanno fatto aprire l’ultima giornata di gioco con la coda del terzo giro. Manassero, che all’atto della sospensione aveva giocato nove buche, realizzando tre birdie, nelle rimanenti ne ha messi a segno altri due e con il 67 e il totale di 204 (-12) si è portato in vetta alla pari con Noren. A un colpo McIlroy e a due Bourdy ed Aguilar. Noren è rimasto da solo al comando dopo una buca per un birdie, Manassero ha replicato alla seconda, ma nel frattempo Bourdy, che come detto era più avanti sul percorso, ha infilato quattro birdie consecutivi per il “meno 14”, mentre Aguilar si defilava e McIrloy non riusciva a imprimere accelerazioni alla sua andatura. Prima del giro di boa Bourdy ha frenato con un bogey e Noren ha perso contatto poco dopo con due bogey dai quali non si è più ripreso. Manassero, dopo il solo birdie sulle prime nove buche, ha cambiato all’improvviso passo e con la sequenza eagle-birdie alla buca 11 è tornato leader, complice anche il francese che ha segnato altri quattro birdie, ma anche un doppio bogey. Il veronese, però, ha perso un colpo con l’unico errore alla 12 (nelle 27 buche di giornata un eagle, cinque birdie e un bogey) e a “meno 15” è stato riagganciato da Bourdy che poco dopo è entrato in club house. Quasi contemporaneamente Manassero ha chiuso la buca 14 con il birdie per il “meno 16” poi risultato decisivo. Alla 15 ha salvato un par abbastanza complicato, poi data un’occhiata al leaderboard ha deciso di non correre più rischi. Quando sembrava che il titolo fosse ormai acquisito è rinvenuto McIlroy con tre birdie in quattro buche, l’ultimo sulla 17 quando Manassero stava terminando la 18 con il 5 del par. Il nordirlandese, che aveva bisogno di un birdie per andare al play off, ha forzato il gioco, ha sbagliato il drive e ha posto la palla a centro green con il terzo colpo. Ha tentato il birdie quasi impossibile, sbagliando linea e forza e perdendo anche la seconda posizione con un bogey. Manassero ha guadagnato un assegno di 288.466 con il quale è salito all’11° posto nell’ordine di merito europeo preceduto da Francesco Molinari, 10° con 436.778: In vetta è Schwartzel con E 1.587.333 ed Edoardo Molinari è 24° con 272.656 euro. Inoltre il veronese entrerà tra i top 35 della classifica mondiale, che verrà diramata domani, lunedì 18 aprile. “E’stato tutto meraviglioso - ha detto Manassero - è un gran giorno per me. Sicuramente esser riuscito a chiudere due colpi avanti a un campione come McIlroy è motivo di grande soddisfazione. E’stato un finale di gara molto combattuto, giocato colpo su colpo con McIlroy e Bourdy, entrambi fino all’ultimo green in corsa per la vittoria. Non è stato facile mantenere la concentrazione ed estraniarmi dall’atmosfera circostante, ma sono riuscito a rimanere calmo e a raggiungere il mio obiettivo. Certamente ottenere questo titolo a due giorni dal mio diciottesimo compleanno è grandioso e non potevo trovare maniera migliore per festeggiare”. Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, ha dichiarato: “Manassero ha reagito da campione qual è al mancato invito per il Masters. Ha una grandissima forza morale, espressa sia in campo che fuori, e che è assolutamente incredibile per la sua età. Abbiamo già usato tanti aggettivi per le sue imprese che mi sembra superfluo aggiungere altri, invece mi piace sottolineare la tranquillità con cui ha giocato sulle ultime buche: ha sopportato come un veterano la forte pressione che veniva da due fronti. Infatti in club house c’era Bourdy, che aveva fissato un limite ben preciso per vincere, e lui aveva un solo colpo di margine, mentre sul campo sentiva il fiato di un grandissimo giocatore come McIlroy”. Manassero ha firmato la seconda vittoria stagione degli italiani dopo quella ottenuta da Nino Bertasio nel Cimar Open Samanah (EPD Tour). A inizio anno il veronese aveva fatto parte della squadra europea che ha battuto l’Asia nel Royal Trophy. Dopo essere stato il più giovane vincitore nel tour continentale all’età di 17 anni e 188 giorni, Manassero è ora anche al secondo posto della stessa graduatoria con questo successo conquistato a 17 anni e 363 giorni. E’ il terzo tra i più giovani vincitori ad aver ottenuto il secondo titolo nei circuiti internazionali dopo Ryo Ishikawa (Japan Golf Tour, a 17 anni e 46 giorni) e Chinnarat Phadungsil (Asian Tour, a 17 anni e 293 giorni). La 16ª vittoria italiana nella storia dell’European Tour consentirà a Manassero di avere l’esenzione nel circuito fino al 2013 (ossia potrà giocare indipendentemente dalla posizione nell’ordine di merito) e di disputare gli ultimi due tornei stagionali del WGC, il Bridgestone Invitational e l’HSBC Champions.

Aprile 18, 2011 / by / Tag:, , , , , , ,
Matteo Manassero secondo al Malaysian Open, guida McIlroy

Matteo Manassero sugli scudi al Maybank Malaysian Open. Il talento veronese è al posto con lo score di 10 colpi sotto il par a metà del terzo giro del torneo dell’European Tour che non sta rispettando i tempi previsti al Kuala Lumpur G&CC (par 72) nella capitale della Malesia. Il riferimento al par è dovuto al fatto che, a causa dei ritardi accumulati per il maltempo, il terzo turno non è stato portato a compimento: lo hanno concluso solo 12 concorrenti, mentre gli altri sono stati fermati tra le buche 8 e 16. Ha mantenuto il comando con 12 colpi sotto il par il quasi 22enne nordirlandese Rory McIlroy, stoppato alla 9ª buca, mentre ha perso un colpo lo svedese Alexander Noren (8ª), che affianca Manassero e il francese Gregory Bourdy (14ª), in risalita dalla 14ª piazza. Riscossa del tedesco Martin Kaymer (15ª), numero uno mondiale, da 15° a 5° con “meno 9” alla pari con il cileno Felipe Aguilar (13ª) e settimo posto con “meno 8” per il coreano In-choon Hwang (15ª) e per l’inglese Simon Dyson (9ª). Stanno rimontando anche l’indiano Jeev Milkha Singh (15ª), da 57° a 14° con “meno 6”, il thailandese Thongchai Jaidee (10ª) da 62° a 34° con “meno 3” e il sudafricano Charl Schwartzel, vincitore del Masters, da 62° a 41° con “meno 2” dopo 11 buche. La giornata è iniziata con la ripresa del secondo turno, interrotto la sera precedente, e nelle cinque buche che aveva ancora da giocare Manassero, 18 anni il prossimo martedì 19 aprile, ha realizzato un bogey e due birdie in chiusura portandosi dal 6° al quarto posto (137 - 66 71) e recuperando un colpo sulla copia di testa formata da McIlroy (133 - 69 64) e da Noren (133 - 64 69). Al ritorno in campo il veronese ha messo a segno tre birdie nelle prime cinque delle nove buche giocate, ritrovandosi al secondo posto, come detto, al momento dello stop. McIlroy, un birdie e otto par, è rimasto solo in vetta, mentre Noren ha avuto numerosi altri e bassi con tre birdie, due bogey e un doppio bogey. Dalle retrovie è spuntato Bourdy con sette birdie in dieci buche, prima di frenare con un bogey, e Kaymer è tornato ai suoi livelli con sei birdie e nessun errore. Partenza velocissima anche di Aguilar con sei birdie, di cui cinque di fila in avvio (contro un bogey) per un salto di nove gradini in classifica. Al termine del secondo turno Manassero ha dichiarato: “E’ stato molto importante finire con due birdie, anche se non ho giocato bene come nel primo giorno. C’è stata la sospensione e non era facile mantenere il ritmo. Non è stata una giornata semplice, ma sono felice per come è terminata e per la quarta posizione. Staremo a vedere cosa succede nel weekend. Devo andare in campo pratica per sistemare alcune cose. Sono abbastanza ottimista. Il percorso mi piace. Ho bisogno soltanto di lavorare sulla consistenza del colpo”. Queste le parole di McIlroy a fine turno: “Sono state nove buche positive, anche se ho commesso un paio di errori e avrei potuto guadagnare almeno due colpi. E’ un percorso dove non si deve sbagliare quasi nulla, altrimenti si paga subito pedaggio. Però sono al comando e questo è l’importante. Con il caldo che c’è, domani sarò dura affrontare 27 buche”. Felice Bourdy: “Ho giocato bene in tutto i torneo ed è stato veramente bello essere sei colpi sotto par dopo 13 buche. Ho mancato un birdie alla 14, ma non posso certo lamentarmi per questo”. Nella giornata finale il gioco inizierà alle ore 7,40 locali e si conta di far partire i primi concorrenti per il turno finale alle ore 8,45, orario che dovrebbe garantire la conclusione senza ulteriori code, salvo nuovi problemi per il maltempo. Il montepremi è di 1.725.000 euro dei quali 288.465 euro destinati al vincitore.

Aprile 16, 2011 / by / Tag:, , , , , ,
Manassero scivola al sesto posto al Malaysian Open, guida McIlroy

Rory McIlroy sembra aver assorbito nel modo migliore la pesante delusione dell'Augusta Masters e si trova al comando del Malaysian Open. Il ventunenne nordirlandese ha terminato con 8 colpi sotto il par la seconda giornata del torneo malese, sospesa a causa delle avverse condizioni metereologiche. Matteo Manassero è sceso dal secondo al sesto posto ma ha ancora cinque buche per risalire di qualche posizione. Infatti il veronese, che compirà 18 anni martedì 19 aprile ed anche lui fermato dal maltempo, si è fermato alla 13ª buca con lo score di “meno 6” dopo un bogey (6ª), un birdie (9ª) e undici par. Rory divide la prima posizione in classifica con lo svedese Alexander Noren, che ha chiuso il secondo giro in 69 colpi dopo il bellissimo 64 del primo giorno. Il gioco al Kuala Lumpur Golf and County Club è stato sospeso per ben tre ore e, una dopo una breve ripresa, ci si è dovuti fermare nuovamente a causa dei tuoni e della poca visibilità. Il vincitore del Masters di Augusta Charl Schwartzel è tra i 77 giocatori che non ha potuto terminare il proprio giro; la ripresa del gioco è programmata per la giornata di domani. McIlroy la scorsa settimana guidava la classifica dopo ben 63 buche prima di vivere un vero e proprio incubo nelle ultime nove che l'hanno costretto ad abbandonare definitivamente qualsiasi velleità di vittoria. Queste le sue dichiarazioni: "Sono in una buona posizione per affrontare al meglio il week end, sono entrato sul green e ho giocato bene, ho effettuato un paio di buoni putts e ho avuto un buon approccio sulla palla, cosa fondamentale in questo campo". L'inglese Simon Dyson è ad un colpo di distanza dai primi dopo aver concluso il secondo giro in 64 colpi mentre il numero uno del ranking mondiale Martin Kaymer è in ritardo di otto colpi avendo terminato il secondo giorno in 71 colpi. Molto contrariato è apparso lo svedese Noren a causa della variabilità di questo clima tropicale: "Sono andato benissimo nelle prime 14 buche ma il caldo mi ha assalito e sul finire della gara stavo contando quante buche mancassero alla fine".

Aprile 15, 2011 / by / Tag:, , , , ,
Matteo Manassero al Maybank Malaysian Open

Matteo Manassero saluta gli States. Dopo la parentesi negli Stati Uniti il giovane fenomeno italiano riprende il cammino nell’European Tour partecipando al Maybank Malaysian Open (14-17 aprile) che si disputa al Kuala Lumpur G&CC nella capitale della Malesia. Nel field il tedesco Martin Kaymer, numero uno mondiale, il sudafricano Charl Schwartzel, re del 75° Masters di Augusta, il connazionale Louis Oosthuizen, il nordirlandee Rory McIlroy, gli inglesi Nick Dougherty e David Horsey, il neozelandese Michael Campbell, lo svedese Alexander Noren e lo spagnolo Pablo Martin. Folta, naturalmente, la presenza asiatica con il ventenne coreano Seung-yul Noh, campione uscente, con il thailandese Thongchai Jaidee, vincitore di questa gara nel 2004 e 2005, e con gli indiani Jeev Milkha Singh, Jyoti Randhawa, SSP Chowrasia e Shiv Kapur. Per Manassero riparte la caccia al 50° posto nella classifica mondiale, che appare sicuramente alla sua portata.

Aprile 13, 2011 / by / Tag:, , ,
Rory McIlroy vive un incubo: ma riuscirò a rifarmi

Forse non sono bastati due giorni, forse non basteranno nemmeno due anni per smaltire lo psicodramma vissuto domenica dal giovane Rory McIlroy, passato letteralmente dalle stelle di un Masters praticamente in tasca, alle stalle di un deludentissimo 15° posto, almeno per come si erano messe le cose dopo i primi tre giorni di gara. Tutto inizia alla buca 10 dell'ultimo giro: primo tiro, par potente e pallina decolla ad altissima velocità, ma impatta in un albero e schizza cinquanta metri a sinistra; da lì in poi il calvario. La scena del ragazzo che gioca in mezzo agli chalet mai inquadrati dalla tv è destinata a rimanere nella storia del Masters. McIlroy chiuderà la maledetta buca 10 con un doppio bogey che lo costringe ad abbandonare qualsiasi velleità di vittoria; ma ci sono ancora otto buche da giocare e il dramma del nordirlandese è appena cominciato; chiuderà 15° sorpassato anche dal nostro Edoardo Molinari, che contrariamente a Rory havissuto quattro giorni di rimonta pur non avvicinandosi mai alla vittoria. Rory conclude il suo strazio e cerca di mantenere un contegno: "Per ragioni che non riesco a spiegare ho colpito un po' troppo a sinistra rispetto a quanto volevo, ho preso quell'albero e credo che nessuno prima di me sia finito a giocare vicino a quelle casette. È stata una di quelle giornate che formano il carattere, mettiamola così. La prossima volta saprò cosa fare qui". Il problema è che lo sapeva benissimo anche nei giorni scorsi; si era dimenticato solo quanto può mordere quella bestia chiamata Masters.

Aprile 12, 2011 / by / Tag:, , ,
Masters: superlativo Schwartzel, dramma McIlroy


Un Masters così non si vedeva da anni. Forse non si è mai visto. Il giro finale del Masters 2011 è stato uno dei momenti di golf più emozionanti degli ultimi anni con un continuo susseguirsi di birdie per conquistare la leadership con continui colpi di scena. Il finale del torneo è stato apertissimo con 9 giocatori che fino all'ultimo si giocavano la vittoria. Tiger Woods è stato uno degli assoluti protagnoisti della giornata con un gioco che in lui non si vedeva da anni, il putt non è stato quello dei migliori momenti con 3 o 4 colpi sbordati di pochi millimetri, ma il gioco da tee a green è forse stato il suo migliore di sempre. Tiger Entra in Club House come secondo ad un colpo dal leader Adam Scott che col suo Long Putter imbuca praticamente da qualsiasi posizione e sale a -12. Il rookie del Torneo Jason Day fa altrettanto con colpi spettacolari e putt precisi portantosi co-leader a -12. Ma poi arriva Charl Schwartzel. Mentre Day e Scott sono alla 18, il sudafricano fa birdie alla 17 e si porta a -13. Drive perfetto alla 18, secondo colpo vicino all'asta e birdie finale per aggiudicarsi la sua prima vittoria in un Major. Il campione uscente Phil Mickelson, che non ha di certo impressionato in questa edizione, consegna l'ambita giacca verde a Schwartzel, che, dopo 50 anni, replica il successo del connazionale Gary Player, primo atleta non statunitense a vincere il Masters di Augusta. Da segnalare l'ottima prestazione, soprattutto negli ultimi 2 giri, di Edoardo Molinari che alla fine si è classificato undicesimo garantendosi così la sicurezza di partecipare al Masters 2012. Dodo Ha alternato birdie e bogey con qualche difficoltà di troppo sui difficili par 3 della Georgia, quasi sempre recuperati sui par 5. Ma il Masters 2011 non è stato solo spettacolo. Infatti mentre gli altri se le suonavano di santa ragione a colpi di birdie, Rory McIlroy è stato protagonista di un dramma che lo ha visto in pochi minuti passare da leader a 15° con il quarto giro chiuso a +8 in una crisi di nervi che lo ha distrutto. Già dalla 1 il nordirlandese ha dato segni di cedimento con un bogey in apertura che non presagiva nulla di buono. Altro bogey alla 5 ma è vicino all'Amen Corner che si compie la disgrazia. Triplo bogey alla 10 con drive messo nel giardino della casa di un socio, recupero che scappa in rough, legno 3 chiuso a sinistra, approccio sbagliato, secondo approccio sbagliato e 2 putt. Un incubo. Rors poi fa bogey alla 11 e doppio bogey alla 12, scoppia in lacrime ma continua comunque in modo dignitoso con 2 par un bogey, altri 2 par e si risolleva con un birdie alla 18.

Aprile 11, 2011 / by / Tag:, , , , , ,
Masters Augusta: il ruggito di Tiger Woods, Francesco Molinari fuori

Tiger Woods sente odore di Masters. La seconda giornata del Masters di Augusta ha come protagonista il fuoriclasse statunitense ed ex numero uno del mondo, tornato ai suoi livelli ovvero quelli che lo hanno reso lo sportivo più ricco del mondo prima dello scandalo sexy, del divorzio, della crisi tecnica e umana. ll Masters sta forse recuperando il vero Tiger, protagonista di una rimonta dal 24° al terzo posto, a pari merito col coreano Choi e a tre colpi dal leader ventunenne McIlroy; e in questo evento sacro dello sport americano, in uno scenario naturale da favola, c'è anche Edoardo Molinari. Un Molinari sì, l'altro no, insomma. Dopo il secondo giro che ha dimezzato il numero dei partecipanti, è rimasto in gara Edoardo, mentre il fratello Francesco non ce l'ha fatta. "Dodo", 37° in classifica, ha reagito dopo gli errori del giorno prima, ha recuperato i due colpi persi rispetto al par, è riuscito a non "spegnere la luce", come aveva ammesso affranto giovedì. "E' stata una lotta" spiega alla fine, "ma è stato bello chiudere alla buca 18 con un birdie. È la prima volta che passo il "taglio" qui al Masters, sono soddisfatto ma ancora non capisco perché non gioco al meglio". I Molinari arrivavano al Masters con grandi ambizioni, dopo la scorsa stagione in cui Edoardo aveva vinto lo Scottish Open e il Johnnie Walker a Gleneagles, Francesco aveva battuto l'ex numero 1 Westwood vincendo il World Golf Championship in Cina, e insieme avevano fatto parte del team europeo che ha conquistato la Ryder Cup. Nessuno dei due al momento è pienamente soddisfatto delle sue condizioni. "Nel secondo giro ho giocato abbastanza bene" si consola Francesco, "devo recriminare su quel che ho fatto il giorno prima. Non sono arrivato a questo appuntamento con una forma sufficiente, ho lavorato soprattutto sul gioco corto e meno su quello lungo. Ora vado a casa mia, a Londra, torno negli Usa per un torneo poi mi prendo tre settimane di pausa". Un anno e mezzo di pausa, invece, sembra essersela presa Tiger Woods, tornato grande nel torneo dei grandi come un vero e proprio fuoriclasse quando molti nel mondo del golf cominciavano a temere che non fosse più in grado di tornare ai livelli di un tempo. Un avvio zoppo, ieri e subito tre colpi persi alla buca 1, 3 e 7, poi l'immediata reazione, dopo il birdie alla 2 e alla 6 ecco una sequenza d'altri tempi, dalla 8 alla 10, dalla 13 alla 15 birdie a ripetizione, per concludere in bellezza con un preciso putt alla 18. Attorno a lui la solita folla in silenzio totale che sembrava dare forza alla Tigre prima di ogni colpo. Le esplosioni di entusiasmo dei tantissimi tifosi dell'asso americano sono state numerose grazie alla classe immensa dimostrata dal quattro volte vincitore del Masters. L'impresa di Tiger ha messo ingiustamente in secondo piano i nuovi ragazzi del golf, una vera e propria Golden Age golfistica i cui protagonisti giocano con aria scanzonata e maturità da veterani. Rory McIlroy ai 65 colpi del primo giorno ha aggiunto un solido 69 che conferma il primo posto, a due lunghezze segue il ventitreenne australiano Jason Day, che ha fatto addirittura meglio di Woods girando in 64. Ma gli States, oggi, hanno occhi solo per un campione ritrovato.

Aprile 9, 2011 / by / Tag:, , , ,
Masters Augusta: male i big e Francesco Molinari

Nella prima giornata dell'attesissimo Masters di Augusta deludono tutti i big e a sorpresa, guidano la classifica l'irlandese Rory McIlroy e lo spagnolo Alvaro Qiuros con 65 colpi, sette sotto il par. Giornata difficile per i Francesco Molinari e per il fratello Edoardo, entrambi in bassa classifica: Eil primo è 75° con 75 mentre Edoardo 64° con 74. I due giocatori europei precedono i coreani Y.E. Yang eY.E. Yang, terzi con 67, e gli statunitensi Matt Kuchar e Ricky Barnes, quinti con 68. Sono al settimo posto con 69 Brandt Snedeker, Gary Woodland, l'inglese Ross Fisher, lo spagnolo Ross Fisher, i sudafricani Charl Schwartzel e Trevor Immelman e l'australiano Geoff Ogilvy. Avrebbe potuto essere con questo gruppetto anche Phil Mickelson, che però ha commesso un errore sull'ultima buca, dopo tre birdie, ed è sceso al 14° posto con 70 in compagnia del sudafricano Retief Goosen, partito forte e poi un difficoltà dopo metà giro, del colombiano Camilo Villegas e dell'inglese Paul Casey. Tiger Woods fatica ed è 24° con 71 colpi (tre birdie, due bogey) e con il rammarico di aver mancato almeno tre putt abbastanza abbordabili nel finale. Più indietro Jim Furyk, Steve Stricker, Nick Watney, l'australiano Adam Scott e gli inglesi Lee Westwood e Luke Donald, 31.i con 72, mentre insieme a Edoardo Molinari si trovano l'irlandese Graeme McDowell e l'inglese Ian Poulter e sono con Francesco Molinari il sudafricano Ernie Els ed Hunter Mahan. Giornata nera per il fijiano Vijay Singh, 87° con 76, per l'irlandese Padraig Harrington, 91° con 77, e per il tedesco Martin Kaymer, numero uno mondiale, 93° (su 99 concorrenti) con un 78. Il quasi 22enne McIlroy, che vanta un titolo nell'European Tour (Dubai Desert Classic, 2009), ha offerto un giro da manuale con gran varietà di ottimi colpi e un putter particolarmente ispirato: nello score sette birdie, quattro in uscita e tre nel rientro, senza bogey. Per il 28enne Quiros, cinque titoli nel circuito continentale, uno sbandamento vistoso alla buca 14, quando ha mandato la palla tra gli alberi, colpendo poi un fusto con il secondo colpo. Se l'è cavata a buon mercato con un bogey, visto come si erano messe le cose, grazie anche a un lungo putt. Nelle prime 13 buche aveva segnato cinque birdie, poi ne ha realizzati altri tre nelle ultime quattro buche e ha agganciato McIlroy proprio in extremis. Edoardo Molinari ha iniziato con un birdie alla buca 2 e ha terminato in 36 colpi le prime nove per un bogey alla buca 7. Nel rientro birdie alla 10, doppio bogey alla 14, ritorno in par con un birdie alla 15 e doppio bogey alla 18 che gli ha fatto perdere più di 30 posizioni. Francesco Molinari è andato in altalena per nove buche, che però ha chiuso in 35, un colpo sotto par, con bogey in avvio, due birdie e altrettanti bogey di fila e ancora due birdie consecutivi alle buche 7 e 8. Tanti problemi invece sulle seconde nove con un doppio bogey alla 11 e due bogey in chiusura. “Lo score - ha detto Rory McIlroy - non indica che abbia capito tutto del campo. Ci vogliono anni per arrivare a questo e a volte non bastano, perché comunque subisce sempre delle modifiche: direi che mi ci sono trovato meglio rispetto al passato. E ho anche giocato veramente bene. Ho avuto il pieno controllo della palla che mi ha permesso di procurarmi numerose occasioni da birdie. Dopo il secondo giro dell’anno scorso e il taglio subito avevo bisogno di ritrovare piena fiducia e sarà bello affrontare i prossimi tre turni con serenità”. Quanto mai tranquillo Tiger Woods: “Mi sono trovato bene con il putter, anche se ho sbagliato qualcosa. Realisticamente il mio punteggio poteva essere di 68 o 69 colpi. Ho fiducia nel mio gioco e nelle mie possibilità: in definitiva sono solo sei colpi dietro al leader”. Raggiante Alvaro Quiros: “Sono al terzo Masters e il 65 è il miglior punteggio che ho ottenuto in questa gara. Sono stato un po’ fortunato alla buca 17, ma senza la buona sorte è difficile realizzare uno score così. Non avevo buone sensazioni alla vigilia e non so se questo risultato sia solo l’effetto di una giornata particolare. Sarà importante il primo colpo di domani. Arrivare ai due giri finali? Sarebbe veramente fantastico”. Infine Phil Mickelson: “Ho commesso alcuni errori dal tee, ma fortunatamente la palla è finita sempre in luoghi da cui ho potuto recuperare. Il gioco corto è andato a meraviglia, anche se ho perso alcune occasioni da birdie. Il punteggio è buono, ma domani voglio scendere ancora. Ho rinunciato a portare due driver per avere un ferro tre: ero sicuro che mi sarebbe servito nelle buche 4 e 15 per via del vento a favore. La scelta l’ho fatta all’ultimo momento ed è stata giusta”. Nella seconda giornata Edoardo partirà alle ore 9,57 locali con Paul Casey e con Bubba Watson, mentre Francesco Molinari sarà in campo alle ore 13.37 con Ernie Els e Hunter Mahan.

Aprile 8, 2011 / by / Tag:, , , , , , , , , , , , , ,
Masters Augusta: i protagonisti della prima giornata

Tanti grandi nomi hanno deluso, tanti giocatori in crisi hanno fatto bene, vediamo passo a passo i giocatori da tenere sott'occhio al Masters di Augusta 2011. Rory McIlroy è stato, insieme ad Alvaro Quiros, una delle grandi sorprese del primo giro del Masters di Augusta 2011. Primo giro chiuso in -7 con una fantastica progressione. Speriamo solo che mantenga questo ritmo e che non cali nei prossimi giri Alvaro Quiros: Il big hitter spagnolo ha saputo giocare cauto nei momenti giusti ed attaccare, grazie alla sua lunghezza, nelle buche che lo permettevano. Probabilmente ha giocato dalla sua anche una buona dose di fortuna vista la sua sporadica scarsa precisione. Y.E. Yang e K.J. Choi: i due orientali sono appaiati al terzo posto con -5 a 2 colpi di distanza dai 2 leader. La loro continuità e la precisione negli approcci ai green gli hanno garantito un ottimo score e si sono portati in alta classifica per continuare bene nelle prossime giornate. Entrambi da tenere sott'occhio. Sergio Garcia: In un momento di forma non dei migliori, anzi forse in uno dei momenti peggiori per Sergio, lo spagnolo ha saputo recuperare e negli ultimi mesi ha riportato il suo livello alla pari di quello degli altri giocatori del PGA Tour. Dimostrazione del suo recupero è questo ottimo -3 sul difficile percorso della Georgia che lo vede attualmente settimo. Rickie Fowler: Il Matteo Manassero d'oltreocena ha iniziato male, bogey alla 1, ed alla 12 si è trovato +2 sul campo. Qui è scattata la sua grinta: dopo l'amen corner 3 birdie di fila alla 14, 15 e 16 con fantastico birdie finale alla 18. Se la testa non fa scherzi potrebbe chiudere molto bene questo Masters. Phil Mickelson: Buona prestazione per Phil con 1 birdie nelle prime 9 ed altri 2 birdie alla 14 ed alla 15. Peccato per il bogey alla 18 che lo ha portato in 14esima posizione. Probabilmente sta ancora studiando per portare un attacco nei prossimi giri. Tiger Woods: Giro in 71 e 24esima posizione. Non male visto il gioco in campo dell'ex number one. 3 birdie e 2 bogey, alla 10 ed alla 11 prima buca dell'amen corner. Imprevedibile nelle prossime giornate, potrebbe portarsi in vetta come mollare e scendere in classifica. Chi lo sa? Edoardo Molinari: Prima birdie, poi bogey, poi di nuovo birdie e poi 2 disastrosi double bogey intermezzati da un birdie alla 15 che hanno costato a Dodo un +2 che lo ha relegato fuori dalla zona taglio. Speriamo in bene per la seconda giornata. Da segnalare che il torinese non ha avuto dalla sua la fortuna. Francesco Molinari: Prime nove buche chiuse +1, con un brutto bogey alla uno, subito recuperato e poi trasformato in un -1 alla 3. Il problema è che alla 4 ed alla 5 sono tornati 2 bogey, poi recuperati con 2 birdie di fila alla 7 ed alla 8. Purtroppo le seconde nove sono state un incubo per Francesco. Doppio bogey alla 11, bogey alla 16 ed alla 17, con +3 finale che rende dura la seconda giornata. Martin Kaymer: Disastro Kaymer. Sfilza di bogey per il numero 1 al mondo e score che riporta ben 7 buche chiuse sopra par. Risultato finale della prima giornata +6 con taglio lontanissimo ed irraggiungibile a meno di recuperi da vero campione. Ora è 93° su 99.



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In the Bag: Rory McIlroy al Quail Hollow Championship

Rory McIlroy ha vinto il suo primo titolo in carriera sul PGA Tour al Quail Hollow Championship. Il neo-21enne irlandese è da sempre sponsorizzato da Titleist, marchio che ritroviamo su ogni suo bastone. Come sempre più spesso accade tra i professionisti la scelta dei ferri cade su 2 set diversi, uno più facile per i ferri lunghi, ed uno più preciso pe i ferri corti. McIlroy tra l’altro preferisce usare un pitching wedge vokey design e non il classico PW Titleist MB che sarebbe la giusta continuazione del suo set.

Ecco i bastoni di Rory McIlroy al Quail Hollow Championship:
Driver: Titleist 909D2 8.5° con shaft Fujikura Rombax 7V05
Legno 3: Titleist 906 F2 13.5° con shaft Project X 7A3
Legno 5 : Titleist 906 F2  18.5° con shaft Fujikura FitOn 11 Pro 95
Ferri Lunghi: Titleist AP1 3 e 4 con shaft Project X 6.5
Ferri Corti:
Titleist MB dal 5 al 9 con shaft Project X 6.5
Wedge: Titleist Vokey Design Spin Milled C-C 48°, 54°, 58° con shaft Project X 6.5
Putter: Titleist Scotty Cameron Newport Fastback Select prototype
Palline: Titleist Pro V1x
 

Quail Hollow Championship- Final Round

Maggio 5, 2010 / by / Tag:, ,