Il mental training nel risultato negativo. Per gestire il risultato negativo, la prima cosa da fare è definire quello positivo: sembra un controsenso, ma chiedersi per prima cosa quale sia il nostro obiettivo e dare una definizione di successo è il primo passo per calibrare e valutare il mancato raggiungimento del target. Per gestire il risultato negativo, il mental training richiede di uscire dalla zona comfort, ovvero quel limite conosciuto della nostra vita, del nostro livello sportivo, al di là del quale le sfide sono diverse e quindi mettono paura. Non si può crescere rimanendo nel proprio ambito e rifiutando tutto ciò che c'è di nuovo intorno a noi! Avremo molte occasioni di tornare su questo concetto, perché è fondamentale nel mental training sportivo come nella vita. Un'altra cosa importantissima è l'umiltà, o la ricerca del rispetto, non della popolarità. Il timore del giudizio fa emergere l'insicurezza, ma se ci mostriamo per ciò che siamo, senza maschere e con il desiderio continuo di migliorare e di imparare dai nostri errori, oltre che dagli altri, il successo è a portata di mano. Molti sportivi (come nella vita) aspettano ad agire, fino al momento in cui "le condizioni siano perfette". Questo non avverrà mai, ci sarà sempre qualcosa che disturba. Dunque, il momento perfetto per agire, se si presenta l'occasione, è quando questa si trova a portata di mano. Non è utile usare modelli preconfezionati di "perfezione", aspettando l'approvazione di qualcuno. Agire nel migliore dei modi e con la giusta preparazione è sempre una propria responsabilità, e così rimane. Nel mental training, cercare scuse per rimanere nella zona comfort è auto-limitante; per raggiungere l'obiettivo bisogna fluire come l'acqua, adattarsi ai cambiamenti e alle nuove condizioni perché nulla è statico e tutto si muove. Bisogna cambiare la propria "cornice" e visualizzare il nuovo scenario in base a ciò che si vuole realizzare, e ai propri obiettivi. Avremo modo di rivedere questi concetti, in quanto alla base del training dello sportivo.
Dicembre 6, 2015 / Commenti disabilitati su Il mental training nel risultato negativoby Antonella Iannò / Tag:cornice auto-limitante, mental training, scenario, zona comfort