Novità dall’R&A: il golf a 9 buche sbarca all’ Open Championship

Come molti sanno, dal 14 al 17 luglio di quest'anno si svolgerà la 145esima edizione dell’ Open Championship, in programma sul percorso del Royal Troon Golf Club ad Ayrshire in Scozia. La cosa interessante è che questa volta la gara ufficiale sarà preceduta in data 9 luglio da una gara a 9 buche tenutasi fra 30 giocatori dilettanti. La R&A ha promosso questa competizione con lo scopo di proporre una formula di gioco meno impegnativa in termini di tempo rispetto alle classiche 18 buche. Meno tempo, quindi, ma anche più divertimento. In questo modo La R&A ha voluto dare un segnale concreto sulla base dei risultati del sondaggio effettuato lo scorso novembre a St Andrews in merito al tempo di gioco nel golf. Alla luce delle difficoltà nel ritagliarsi lo spazio necessario allo svolgimento di 18 buche, il 60% dei golfisti partecipanti al sondaggio ha espresso preferenza verso un formato di gioco più breve. Secondo il parere del Chief Executive della R&A, Martin Slumbers, sembrerebbe che questa formula di gioco su 9 buche, sebbene non rappresenti una novità, sia la scelta migliore per chi vuole vivere il golf come momento di evasione dalla vita quotidiana, magari insieme al proprio partner o con gli amici. Secondo Slumbers, sarebbe bello e interessante promuovere nei prossimi mesi sempre più eventi golfistici a 9 buche, così da abituare i golfisti a un nuovo modo di interpretare questo sport. Anche l’irlandese Padraig Harrington, il vincitore dell’ Open Championship nel 2007 e nel 2008 e Golf Ambassador per la R&A, ha espresso il suo giudizio positivo a proposito del golf a 9 buche. Secondo Harrington, "Dare autorevolezza alle gare a 9 buche è la decisione più saggia per lanciare un messaggio a tutti i golfisti che si lamentano del poco tempo da destinare al golf", ed aggiunge: "La gara a 9 buche che precederà l’ Open Championship sarà una bella occasione per dare risalto a questa formula di gioco e spingere tante persone a praticare questo sport con sempre maggiore frequenza". Immagine da OCCM Golf

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La nascita dello sport del Golf

Tutti noi (o quasi) sappiamo per certo che lo sport del golf è nato in Scozia, ma qual è stata la sua evoluzione? Alla fine del Medioevo per l'appunto in Scozia, i contadini erano soliti passarsi le pietro con due bastoni (molto simile a ciò che facciamo noi adesso). Nonostante non vi sia una teoria per certa, nei Paesi Bassi nel 1300,troviamo uno sport in cui  utilizzando una stecca ed una palla di cuoio, chi colpiva quest'ultima entro un bersaglio distante diverse centinaia di metri con il minor numero di colpi vinceva. Partendo da questo fatto, molti studiosi sostengono che il gioco di mandare una palla in una buca del terreno usando una mazza da golf cominciò ad essere praticato nel 17esimo secolo nei Paesi Bassi e che poi questo sia stato trapiantato in Scozia dopo troviamo il primo campo da golf, la prima associazione e le prime regole scritte. Il primo campo da golf chiamato St. Andrews era formato da undici buche che dovevano essere ripetute due volte, ottenendo quindi un totale di 22 buche. Nel 1974 siccome molte di quelle buche furono considerate troppo corte, il numero si ridusse da 11 a 9, così che un giro completo del campo comprendesse 18 buche. Considerando St Andrews la capitale del golf, tutti gli altri campi seguirono il suo esempio e le 18 buche rimasero lo standard fino al giorno d'oggi. Il primo campo creato in Italia fu il Varese Golf Club creato nel 1897 (9 buche), seguito dal Roma Golf Club l'anno seguente (9 buche), Firenze Golf Club nel 1899 (9 buche) ed il Sanremo Golf Club 1901 (9 buche).  

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