Qualche giorno fa, in occasione di una sua intervista rilasciata all'Omega Dubai Desert Classic, abbiamo scritto che Tiger Woods è stato a lungo reputato il giocatore col miglior swing del mondo (prima dei dolori che l'hanno colpito e continuano a tormentarlo da un anno a questa parte). Ma è davvero così? Per rispondere a questa domanda basta guardare questo breve video del canale youtube di PGA Tour, che mostra l'evoluzione dello swing del golfista dal 1993 all'anno scorso. Un concentrato di potenza, precisione ed eleganza che dovrebbe essere mostrato a rotazione continua nelle varie scuole di golf e campi pratica del mondo. Che classe, Tiger!
Nel gioco del golf quando si incontrano i bunker, il golfista è obbligato ad attenersi alle regole del gioco e a mantenere un comportamento adeguato (come affrontare un bunker durante il gioco); ma come si può uscirne in maniera ottimale? Ecco quattro consigli! 1 Colpire la sabbia sotto la palla Ricordatevi: non bisogna colpire la palla. Come in acqua, anche nel bunker il bastone deve entrare prima dell'ostacolo, e in questo caso sarà la sabbia a spostare e a far uscire la palla. Non deve esserci contatto diretto tra il ferro e la palla, altrimenti sarebbe un normale colpo pieno. Tuttavia, se si prende troppa sabbia durante il colpo, l'effetto sarà un rallentamento eccessivo dello swing. Il consiglio è quello di entrare nella sabbia 5 centimetri prima della palla. 2 Scegliere un ferro aperto Generalmente per uscire dal bunker si sceglie un sand wedge, un 56° ad esempio. Il bounce del bastone permetterà di "tagliare" la palla, al quale si dovrà adeguare un'apertura ulteriore della faccia per aumentarne il loft. Durante lo swing bisogna stare attenti a mantenerla sempre aperta. 3 Mantenersi sulla sinistra Due indicazioni: posizionare la palla sulla sinistra, per avere un angolo di attacco più verticale, uno swing dall'alto verso il basso e maggior loft; e allinearsi a sinistra mantenendo il peso del corpo sul piede sinistro per compensare la faccia aperta che punta a destra. 4 Scivolare con i piedi dentro la sabbia Dentro al bunker è necessario scivolare con i piedi dentro ben dentro alla sabbia per avere una maggiore stabilità e un baricentro più basso per poter entrare, con facilità, sulla pallina. Fonte golfpiù Foto
Il drive è il colpo che si tira alla partenza di ogni buca. Croce e delizia per ogni golfista, il drive è il colpo che rischia di far perdere lucidità a coloro che puntano a un tiro il più lontano possibile. Vediamo in breve gli errori più comuni e i piccoli segreti per un drive perfetto. ATTENZIONE ALL'ATTREZZATURA Scegliere il materiale giusto è il primo passo. L’errore più comune è quello di credere che uno shaft più duro e un loft più chiuso aiutino a tirare più lungo. Per questo è importante ricercare con cura l’attrezzatura più adatta al vostro gioco tenendo in considerazione la vostra velocità, gli errori più frequenti e il vostro allenamento. Per esempio, se il vostro difetto è lo slice, scegliete uno shaft più morbido che vi smusserà l’effetto a destra. LA POSIZIONE Un buon drive nasce da una posizione corretta. Iniziate dunque ad allargare leggermente la distanza tra i piedi in modo da avere una buona base che dia solidità, ma che permetta la mobilità e la destrezza. La palla va posizionata sul tallone sinistro, in modo da essere colpita nella fase ascendente dell’arco dello swing. La posizione ottimale vuole che il peso sia tutto spostato sull'avampiede e che le braccia siano morbide e il busto non troppo flesso. Non pensiate che essendo un colpo lungo dobbiate fare fatica, infatti sono le leve che devono lavorare; irrigidendovi diminuirete solo la velocità della testa del bastone, perdendo quindi distanza. LO SWING Una volta ottenuta la posizione corretta, il grosso del lavoro è fatto. Nell'eseguire lo swing non dovete fare molte modifiche al movimento, che rimarrà sostanzialmente lo stesso. foto
Quali sono gli errori che si commettono durante lo swing? Una breve carrellata degli errori più comuni vi aiuterà a migliorare il vostro swing. TORSIONE ESAGERATA La maggior parte dei golfisti dilettanti crede che più esasperato è il backswing, più distanza riuscirà a percorrere la pallina. In realtà per acquisire distanza bisogna trovare la posizione perfetta che permetta di effettuare così uno swing fluido, e che assicuri un contatto solido con la palla. Se durante il backswing l’impugnatura è scorretta, questa può causare patologie infiammatorie a carico del polso e della mano. MARCARE LA LINEA IDEALE DI PUTT Il segreto per un buon putt sta nel riuscire a visualizzare la linea tra la palla e la buca. Uno degli errori più frequenti è analizzare la traiettoria “potenziale” partendo dalla buca fino alla palla, a ritroso. Bisogna fare esattamente il contrario: visualizzare mentalmente la traiettoria ideale dalla posizione della palla verso la buca. IDEE SBAGLIATE SULLO SWING Molti dilettanti cercano di migliorare il proprio swing partendo dalla convinzione che il backswing non sia lineare, il piano dello swing poco solido e il finale non abbastanza ampio e alto. Tre semplici consigli aiuteranno a sfatare questo mito:
- Il grip: il giusto posizionamento del palmo sinistro e destro delle mani è fondamentale. Per uno swing corretto è importante che l’impugnatura sia leggera ma solida.
- La faccia del bastone deve essere posizionata in modo esatto rispetto alla palla.
- Assumere la postura corretta: né troppo incurvata né troppo eretta.
Il golf è uno dei pochi sport che permette di coniugare eleganza e praticità. Attenzione però alla scelta dell'outfit giusto perché il golf non ammette errori di stile.
Molti circoli di golf pretendono dai propri abbonati un certo dress code, che si traduce in un abbigliamento classico e informale. Banditi i jeans, tute da ginnastica e t-shirt, poco pratici e per nulla eleganti.
L'abbigliamento ideale prevede un pantalone di taglio classico o bermuda e una maglietta col colletto, e per ripararsi dall'umidità invernale si consiglia il classico maglione con collo V. Evitate le felpe col cappuccio, per carità! Lo swing richiede una buona mobilità articolare, perciò niente indumenti troppo ingombranti o aderenti.
Per quanto riguarda gli accessori, meritano una speciale menzione i guanti e le scarpe.
I guanti, utilizzati soprattutto dai professionisti, devono essere rigorosamente in pelle per permettere una maggior presa durante il colpo senza scivolamenti della mano.
Le scarpe da golf sono studiate per garantire al giocatore una eccellente impermeabilità in caso di pioggia e una adeguata stabilità durante la rotazione dello swing. Per questo motivo, infatti, la suola della scarpa presenta dei piccoli chiodini di gomma che possono essere sostituiti in caso di usura. Esistono anche scarpe senza chiodini, chiamati spikeless, che garantiscono comunque una buona aderenza grazie a speciali trame antiscivolo sotto la suola. Più che una scarpa da golf, le spikeless ricordano una scarpa da passeggio e risultano anche più comode rispetto a quelle con i chiodini.
Se invece siete dei giocatori alle prime armi, andranno benissimo delle comunissime scarpe da ginnastica. Almeno per le prime volte.
Look casual anche per le donne che non vogliono rinunciare a sentirsi belle sul green. La scelta di capi è vasta e le combinazioni interessanti.
Un bel pantalone abbinato a una classica polo a maniche lunghe o corte e uno smanicato in tessuto tecnico per le temperature più basse creano un ottimo outfit di partenza. Intramontabile.
Per le più modaiole invece, l'alternativa al pantalone può essere una pratica gonna, ma mai troppo corta!
Negli ultimi anni il tema del golf ha invaso anche le passerelle di tutto il mondo e ispirato molti stilisti; tra questi vi è Laura Biagiotti che nella sua ultima collezione ha trasformato le palline in buca in pois per gli abiti e ha rivisitato il colletto a polo per abiti aderenti e sexy.
Lydia Ko, 19 anni, campionessa numero uno del Ranking mondiale, ha vinto recentemente il primo dei cinque tornei major stagionali, l'ANA Inspiration. In questo video vediamo la sua tecnica di swing presa sotto analisi da un esperto di golf. PRIMO STEP: Tutto sta nel metodo con cui si coordinano la rotazione delle spalle e delle braccia intorno al proprio asse, mantenendo sempre la posizione dei piedi e delle gambe (come indicato all'inizio del video). Altra cosa importante è la direzione verso cui il braccio e la spalla destra devono muoversi rispetto alla spina dorsale. SECONDO STEP: Nel corso della rotazione che porterà il bastone a colpire la palla si può notare come la posizione delle gambe cambi. La gamba sinistra va a tendersi e quella destra a piegarsi, in modo da ridistribuire il peso del corpo. Mentre la linea dei fianchi e il braccio sinistro rimangano paralleli al terreno. TERZO STEP: E' importante garantire al busto una rotazione dinamica per evitare la troppa rigidità e la debolezza del colpo che si andrà ad effettuare. La testa rimane rivolta verso il basso e entrambi i piedi vanno a toccare completamente terra. Video dal canale YouTube di RotarySwing Immagine da Golfweek
L'utilità del golf per uscire dalle situazioni difficili: Jean Reno in Wasabi. Certo ricorderete tutti il film Wasabi prodotto da Luc Besson e uscito nel 2001, girato tra Francia e Giappone; si racconta la vicenda di Hubert (Jean Reno), un poliziotto dai modi bruschi, come nel suo stile, mescolando comicità e azione e ottenendo un risultato eccezionale, tanto da far rimanere incollati allo schermo fino alla fine. Hubert è un poliziotto francese molto efficiente ma dai metodi discutibili, e proprio a causa del suo comportamento (e in seguito all'ennesimo danno) viene allontanato temporaneamente dal lavoro. Nel frattempo il poliziotto viene chiamato in Giappone per risolvere una questione personale. Infatti, la donna che amava e che lo aveva allontanato diciannove anni prima è morta e lo ha nominato erede nel suo testamento. Hubert scopre così di avere una figlia, Yumi, che si trova nei guai con la malavita per quelli che erano gli affari della madre deceduta; Hubert infatti scoprirà che la sua morte è avvenuta in circostanze particolari. Nel film Jean Reno è appassionato di golf e dimostra di essere un ottimo giocatore in più occasioni, fin dall'inizio della storia, quando con un colpo ben eseguito (nel campo) riesce a sventare il furto di un'auto colpendo sulla testa il ladro (nel parcheggio). Inoltre, nel suo ufficio Hubert ha il tappetino per la pratica del putting Ma nella scena in questione, di cui si riporta il video, il golf gli sarà particolarmente utile per uscire da una brutta situazione in cui si trova per salvare la figlia: lo vedremo infatti alle prese con un colpo molto singolare, che nonostante si dimostri assolutamente ad di fuori dai canoni regolamentari (non c'è swing, vengono usate due palline allo stesso tempo, il ferro viene utilizzato più come se fosse una mazza da baseball che da golf) aiuterà Hubert a fronteggiare i cattivi e ad aiutare sua figlia. Per Hubert, l'etichetta è davvero un'opinione! Buona visione! https://youtu.be/MYu6wb5st4o
Il golf animato con Lotti.Tutti noi abbiamo visto almeno una volta nella vita un episodio della serie a cartoni animati "Tutti in campo con Lotti"; anzi, non escludo che molti si siano appassionati al golf proprio guardando questa bellissima serie degli anni '80! Ma ora che siamo più grandi e conosciamo questo sport un po' meglio, forse ci siamo accorti che il cartone animato, seppur in versione semplificata, ci ha offerto degli spunti golfistici veramente aderenti a quelle che sono le tecniche e le regole del golf della realtà. Facciamo un esempio guardando questo video, uno stralcio da una puntata della serie con uno dei momenti più particolari del gioco di Lotti, quello per cui tutti ce lo ricordiamo: "Spa-ghet-ti"! La sua esclamazione è davvero solo legata al fatto che ama particolarmente quella pietanza, tanto da utilizzarla per "caricare" il suo swing, ottenendo un buon tiro legando al colpo le sensazioni positive che ottiene gustando quel piatto? In realtà, c'è anche della tecnica sotto! Intanto, lo swing è il movimento compiuto per colpire la palla, e si può dividere in tre parti: lo stacco iniziale, che prevede l'allineamento del bastone e della posizione con la palla. Poi c'è il back swing, ovvero la rotazione del corpo e del bastone all'indietro, e il down swing, con cui si porta in avanti il bastone con la potenza calcolata per effettuare il tiro e lanciare la palla. Sono tre movimenti, anche se potrebbe sembrare uno solo, che corrispondono esattamente alle tre consonanti di spa-ghet-ti, che piacciono tanto a Lotti. In questo stralcio di video, vediamo Lotti alle prese con un Match Play con un rivale. Oltre al movimento swing con spaghetti di Lotti, notate anche l'utilizzo del droppaggio! https://youtu.be/u4A9auuXUAA